La Gazzetta dello Sport - Bologna
Marini: «Honda soffre al posteriore» Quartararo: «Yamaha, così non basta»
Via in Qatar
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Come un anno fa, anzi, perfino meglio. Se il nuovo sistema di concessioni riuscirà a tarpare le ali (non quelle aerodinamiche) alla Ducati, lo capiremo nei prossimi mesi, quando gli avversari potranno sfruttare maggiormente – chi più, chi meno – la possibilità di sviluppare le loro moto, ma così come 12 mesi fa, anche stavolta i primi test stagionali sono stati una sinfonia… desmodromica. Un anno fa, la tre giorni di Sepang si chiudeva con Luca Marini davanti a Francesco Bagnaia, con complessivamente sette Ducati nelle prime nove posizioni. Ma quella guidata dal fratello di Valentino Rossi era la GP22 con la quale Pecco tre mesi prima si era portato a casa il primo Mondiale MotoGP, una moto all’apice dello sviluppo e della competitività – “quasi perfetta” l’aveva definita il torinese –, mentre la nuova GP23 era ancora un cantiere a cielo aperto, tra prove di motore a livello di erogazione e aggressività per non ripetere l’errore dell’anno prima, un lavoro intenso sulla fase di frenata e ingresso curva, e prove di aerodinamica.
Dopo i tre giorni di test appena conclusi in Malesia, la marcia di avvicinamento della MotoGp alla nuova stagione prevede una seconda tornata di test ufficiali in programma il19e20 febbraio nel circuito di Losail in Qatar
Muro abbattuto
Dodici mesi classifica conferma il
La Ducati domina, la KTM dimostra una crescita graduale, così come l’Aprilia, ormai stabilmente nelle prime posizioni. Ma l’attenzione di tutti era anche puntata su Honda e Yamaha, le due Case più in difficoltà tecnicamente nelle ultime stagioni: venendo alla prima, Joan Mir ha chiuso 10°, ma sia lui sia Luca Marini (19°, mentre Johann Zarco con la moto di Lucio Cecchinello è 16°), lamentano la difficoltà di sfruttare la gomma posteriore. «Con la Ducati era facile essere forti sul giro
Luca Marini, 26 anni, in azione a Sepang sulla Honda secco, mentre ora fatico a fermare la moto come vorrei. Ma dobbiamo sfruttare i nostri punti forti, senza trasformare la RC213V in una Desmosedici» dice Luca. Passando alla Yamaha, Fabio Quartararo (11°) riconosce come la M1 sia cresciuta sia a livello di motore che di aerodinamica, ma non a sufficienza: «Il motore è migliorato ma è ancora troppo aggressivo, e soffriamo con il grip. Non ho dormito la notte: so dove dobbiamo migliorare, ma non come farlo»
POS/PILOTA
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BAGNAIA
MARTIN
BASTIANINI
A. MARQUEZ
ESPARGARO
M. MARQUEZ
BINDER
DI GIANNANTONIO ITA
ACOSTA
MIR
QUARTARAROSPA
VINALES
NAKAGAMI
MILLER
RINS
ZARCO
BEZZECCHI
OLIVEIRA
MARINI
FERNANDEZ
NAZ/TEAM
ITA
SPA
ITA
SPA
SPA
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SFA
SPA
SPA
SÈA
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SPA
FRA
ITA
SPA
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DUCATI
DUCATI PRAMAC
DUCATI
DUCATI GRESINI
APRILIA
DUCATI GRESINI
KTM
DUCATI VR46
GASGAS
HONDA
YAMAHA
APRILIA
HONDA LCR
KTM
YAMAHA
HONDA LCR
DUCATI VR46
APRILIA TRACKHOUSE
HONDA
GASGAS
1’56”854 1’56”915 1’56”938 1’57”091 1’57”270 1’57”307 1’57”343 1’57”365 1’57”374 1’57”525 1’57”528 1’57”765 1’57”851 1’57”879 1’57”942 1’57”995 1’58”000 1’58”008 1’58”740
Proprio a Losail si disputerà il 10 marzo il primo GP della stagione che si concluderà a Valencia il 17 novembre