La Gazzetta dello Sport - Bologna
RETEGUI-GIANNETTI SFIDA DEI DUE MONDI GENOA E UDINESE PER FARE IL SALTO
Attaccante e difensore si sono affrontati in Argentina in giugno: vinse il genoano Vertice in Comune per sistemare il Ferraris
vittoria è la medicina migliore per puntare alla salvezza - ha detto ieri alla vigilia Fabio Liverani -. Riaccendere vuole dire dare entusiasmo ai calciatori che non vincendo mai sono mentalmente negativi».
La scintilla
L’allenatore e la gente di Salerno vuole vedere prima di tutto una squadra con l’anima, assente nella partita del Meazza contro l’Inter. Già questo atteggiamento spegnerebbe i primi focolai di protesta nell’ambiente. Poi però serve la concretezza, ovvero la vittoria. Perché per dare un senso alla volata serve creare le fondamenta. Ad andare incontro a Liverani c’è anche il precedente della scorsa stagione. Pure Paulo Sousa iniziò con una sconfitta (contro la Lazio) e alla seconda uscita incrociò il Monza all’Arechi vincendo 3-0 e seminando in quella gara la rincorsa alla salvezza che poi si sarebbe concretizzata. Visto che dopo i brianzoli sulla strada ci saranno Udinese, Cagliari e Lecce per tre scontri diretti, sarebbe bene fare punti subito per poi provare a coinvolgere gli altri nella lunga volata. Liverani dovrebbe proporre la difesa a tre con l’esordio di Manolas. Dia e Coulibaly, che sembravano un po’ scollati dal gruppo a Milano settimana scorsa, saranno convocati.
Continuità
Il Monza arriva ben più sereno a Salerno. Ha vinto
Lautaro Giannetti, 30 anni, argentino, è arrivato lo scorso gennaio e ha segnato contro la Juve
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PANCHINA 56 Costil, 62 Allocca, 5 Boateng, 6 Sambia, 17 Fazio, 7 Martegani, 11 Gomis, 18 Coulibaly, 20 Kastanos, 99 Legowski, 9 Simy, 10 Dia, 22 Ikwuemesi, 33 Tchaouna ALL. Liverani BALLOTTAGGI Vignato-Kastanos 60-40%, Weissman-Dia 60-40% SQUAL. nessuno DIFFIDATI Gyomber, Kastanos INDISP. Pierozzi (da valutare), Pirola (26ª), Gyomber (30ª)
DIFF.
ALL. contro il Milan domenica, è in striscia positiva da 4 turni (8 punti), recupera Di Gregorio e vede la parte sinistra della classifica a tre punti. Un successo all’Arechi metterebbe virtualmente nel cassetto il discorso salvezza e alimenterebbe invece quello europeo. Con la mente libera e leggera i brianzoli se la giocheranno forse con la difesa a tre, tornando alle origini. Dubbio lecito visto che il 4-23-1 ha fatto così bene contro il Milan. Nel caso di 3-4-2-1 potrebbe rientrare Zerbin a sinistra e Colombo potrebbe giocare dal 1’ al posto dell’ex Djuric. A proposito di ex, lo è anche Palladino. Da calciatore ventenne arrivò alla Salernitana (in B) in prestito dalla Juventus nell’estate 2004. In quella stagione, con tre allenatori che si alternarono in panchina (Ammazzalorso, Marino e Gregucci), realizzò 15 gol in campionato e fu determinante per la salvezza. «Salerno è un posto dove sono stato benissimo, una città meravigliosa dove sono stato amato e ho sempre cercato di dare il massimo per quella maglia. Allo stadio ci sarà tutta la mia famiglia» - ha commentato. Niente incrocio tra i fratelli Vignato: Samuele resta a Monza, così come Bettella e Ciurria. Convocato Popovic.
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L’ultima volta fu un Retegui-show. Era il 22 giugno scorso, e nel suo stadio il Tigre batté il Velez di Lautaro Giannetti per 2-1. Il bomber del Genoa colpì un palo, firmando l’assist del gol finale, mettendo in difficoltà il difensore oggi all’Udinese, al quale stasera spetterà il compito di frenare il bomber azzurro in grande crescita dopo il doppio stop subìto in autunno, con i suoi guai fisici che erano iniziati proprio al Bluenergy Stadium nella gara di andata, il 1° ottobre scorso, in uno scontro di gioco con Kristensen. Ora il Re(tegui) rossoblù è ripartito e l’auspicio di Gilardino (che è poi lo stesso di Spalletti) è che i tre mesi che mancano alla fine della stagione possano regalare al suo Genoa un finale di stagione da protagonista e, di conseguenza, rappresentino il miglior viatico per Retegui in ottica Europeo. L’attaccante genoano ha avuto un faccia a faccia proprio con Spalletti alla vigilia della trasferta di Empoli, il 2 febbraio scorso, mentre il Grifone era in ritiro a Coverciano. Un incontro prezioso per accrescere l’autostima del giocatore, in un periodo particolare della sua stagione, e pure le certezze del tecnico della Nazionale, dopo essersi reso conto che il suo centravanti da area di rigore era davvero tornato.
Occhi aperti
Guai, però, a pensare che ora il cammino sia tutto in discesa. Ai rossoblù, conti alla mano, mancano una decina di punti indicativamente per entrare in una comfort zone che allontani definitivamente la zona calda della classifica. Anche perché, come fa notare Gilardino, guardando le ultime prestazioni dell’Udinese la classifica di Giannetti e compagni è oltremodo bugiarda: «I valori di questa squadra non trovano conferma nella loro posizione. Nelle ultime partite si sono rialzati, ma del resto guardando gli interpreti si vede che hanno per esempio uomini di grandissima gamba sia a destra sia a sinistra». Servirà, insomma, il miglior Genoa, mentre la società guarda al futuro anche a livello di stadio. Non a caso proprio ieri, insieme alla Samp, si è tenuto un vertice a Palazzo Tursi con i vertici del Comune, «per esaminare il progetto di ristrutturazione dello Stadio Luigi Ferraris, al fine di renderlo compatibile alle aspettative dei cittadini e dei tifosi per uniformarlo alle norme per la selezione di UEFA Euro 2032».
Lautaro c’è
Dall’altra parte, cioè quella bianconera, Giannetti è carico e non vede l’ora di affrontare il rivale: «Giocherò alla mia maniera , duro, deciso, come siamo abituati a fare noi difensori argentini», ha detto lunedì alla Gazzetta. Il difensore centrale, ex capitano del Velez, è la bella novità della squadra di Gabriele Cioffi. Ha dato sicurezza a un reparto che adesso patisce meno la mancanza dell’infortunato sloveno Jaka Bijol che ha allungato un po’ i tempi di rientro e ci sarà probabilmente dopo la sosta di marzo. Ma l’Udinese oggi dovrà guardarsi dai calciatori offensivi rossoblù e Cioffi ieri ha messo in guardia i suoi: «Gudmundsson è un giocatore molto simile a Deulofeu, ti porta a spasso e strappa quando riceve il pallone. Abbiamo preparato la partita sapendo che è una delle punte di diamante del Genoa. Anche Retegui ha caratteristiche importanti». Se ne occuperà Giannetti, uno degli argentini visionati domenica contro il Cagliari da Walter Samuel, vice di Scaloni nell’Argentina. Se Lautaro, Perez e Payero saranno gli argentini pronti a dare battaglia a Marassi, mancherà, invece, il vero leader della squadra, il Tucu, Pereyra che ancora non ha recuperato dall’infortunio. L’Udinese conta di riaverlo sabato 2 marzo per la prossima partita in casa contro la Salernitana. Spiega Cioffi: «Non vedo il Tucu in un ruolo preciso, vedo un giocatore che voglio in campo»,
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Ristrutturazione L’obiettivo di società e istituzioni è rendere a norma lo stadio per l’Europeo del 2032