La Gazzetta dello Sport - Bologna
Sala: «San Siro? Il Milan parli con noi non nelle interviste»
glio di lui. E allora immagino che il suo rapporto con la squadra non cambierà molto dopo le parole di Cardinale. Semmai cambierà la percezione di chi, da ora in avanti, dovrà relazionarsi con lui come riferimento nelle altre aree del club. Penso a tutte le figure che oggi sono presenti in società. Se prima Ibrahimovic era soltanto un uomo di campo, oggi gli è stata posta la corona in testa».
Il sindaco di Milano
Sala è tornato a parlare di San Siro con un messaggio chiaro al Milan: «Se non interessa più lo dicano. Posto che ognuno fa i conti in casa sua e io non mi permetto di giudicare quello che intende fare il Milan, ma se veramente non sono interessati a San Siro, piuttosto che dirlo in una intervista a un quotidiano inglese, prendano carta e penna e scrivano al Comune. E io ne prendo atto e capisco cosa fare. Serve chiarezza».
▶Acqui⏻ti, cessioni, allenatore: le prime decisioni che dovrà prendere riguarderanno comunque l’aspetto tecnico. Da qui si intuirà anche la sua idea di calcio: in che direzione crede che si muoverà?
«Ripeto, con il nuovo ruolo potrà e dovrà deciderà su tutto. So che non sarà istintivo e che cercherà condivisione. Sulla scelta di un eventuale nuovo allenatore vanno considerati pro e contro: il tipo di squadra che gli metti a disposizione, le risorse che hai e gli obiettivi che ti poni. Oggi è difficile dirlo».
▶Vorrà forti? puntare subito a nomi
«Aspettiamo. Prima il Milan deve definire dove e come vuole arrivare a certi traguardi, cosa vuol vedere in stagione. In un modo o nell’altro agirà di conseguenza. I tifosi sono contenti se hanno show e risultati».
▶A proposito di incoronazione, si aspettava che gli fosse attribuito tanto potere?
«Intanto si è finalmente capito cosa farà, all’inizio i confini del suo ruolo non erano assolutamente chiari. Oggi sì: o meglio i confini non ci sono... farà tutto. Stavolta è chiaro come il sole, non possiamo più dire lì c’entra o non c’entra, se toccherà a lui entrare nello spogliatoio o gestire i rapporti. La risposta è sì, toccherà a lui».
▶Dunque, filerà tutto liscio?
«Ho un solo dubbio. La cosa che mi piacerebbe sapere è se riuscirà anche a essere diplomatico. E non mi riferisco solo alle dichiarazioni pubbliche. Penso ai rapporti che dovrà mantenere in privato. In tutte le situazioni...».
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«Al di là delle parole l’allenatore sa meglio di tutti che contano i risultati»