La Gazzetta dello Sport - Bologna

Toro-Fiorentina

Il difensore ha saltato cinque partite per infortunio I granata devono cancellare le ultime due sconfitte

- Di Mario Pagliara

Nella storia di un campionato arriva sempre il momento in cui il quando e il dove diventano circostanz­e fondamenta­li. Il quando sarà questa sera, il dove sarà allo stadio Olimpico Grande Torino. Questa è l’ora dei leader, e il Toro fa un pieno di energie e di adrenalina potendo nuovamente contare sulla bandiera per antonomasi­a. Riecco, allora, Alessandro Buongiorno, trentasei giorni dopo l’infortunio di Cagliari (26 gennaio), dopo le cinque partite del mese di febbraio senza di lui che hanno segnato un rallentame­nto dei granata nella rincorsa europea (cinque punti in cinque partite). Buongiorno non vede l’ora, Juric anche, il Toro fa un ricarica di spirito, di carisma, di leadership e anche di forza in vista dell’incrocio delicatiss­imo contro la Fiorentina che sta per arrivare.

A petto in fuori

in un colpo solo, Juric ritroverà la sua super difesa titolare. Praticamen­te quella di sempre: Djidji sul centrodest­ra, Buongiorno perno centrale e capitan Rodriguez sulla sponda mancina.

Scintille

Juric ha consegnato ad Alessandro Buongiorno il compito di seguire a uomo, a tutto campo, Andrea Belotti. «Speriamo che Buongiorno riuscirà a fermarlo», dice il tecnico. E allora, sta per andare in scena anche un confronto dal grande fascino tra il capitano del passato e il capitano del futuro. Si conoscono bene i due, perché Alessandro ha cominciato a respirare l’aria della prima squadra da giovane promessa della Primavera proprio nel momento in cui il Gallo viveva, probabilme­nte, la sua migliore parabola in carriera prima di decidere di andare via da Toro in silenzio rifiutando le ricche offerte di rinnovo avanzatagl­i in più occasioni dalla proprietà. Ma questa è un’altra storia. Oggi per il Toro conterà solo vivere una grande notte per ripartire di slancio.

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