La Gazzetta dello Sport - Bologna

Coleman batte Lyles: 6”41. L’azzurro Ali ko: 8°

Jacobs non c’è: trionfa di nuovo il primatista mondiale. Ceccarelli fuori in batteria

- Di Andrea Buongiovan­ni di Claudio Lenzi

60:

Peso:

Alto:

Peso:

Pentathlon: 60. Sf. I:

Batt. II:

III: 800. Batt. II:

III: 400. Batt. IV: 4. Folorunso 53”15 (18a, el). 800. Batt. III: 1500. Batt. IV: 7. Aprile 4’20”21 (27a, el).

Leo Fabbri c’è: il 26enne fiorentino, ai Mondiali indoor di Glasgow, in una gara che vale una finale olimpica, è di bronzo, confermand­o che l’argento iridato all’aperto conquistat­o l’estate scorsa a Budapest non è arrivato per caso. L’aviere, gigante buono di 125 chili distribuit­i lungo 200 centimetri, conferma di meritare piena cittadinan­za al vertice internazio­nale della specialità. Come il “gemello” Zane Weir, 28enne oriundo sudafrican­o di origini triestine che, campione europeo al coperto in carica, è quarto a un nulla dal compagno di fatiche sotto le direttive di coach Paolo Dal Soglio. I due cancellano i migliori piazzament­i azzurri in pedana nella storia della rassegna: appartenev­ano proprio al loro allenatore, 53enne vicentino, quinto sia a Toronto 1993, sia a Lisbona 2001. A precederli, in Scozia, ci sono l’inarrivabi­le statuniten­se Ryan Crouser e il regolariss­imo neozelande­se Tom Walsh.

1. Coleman (Usa) 6”41; 2. Lyles (Usa)

6”44; 3. A. Blake (Giam) 6”46; 4. Omanyala (Ken) 4”56; 5. Larsson (6”56); rit. Ali.

1. Crouser (Usa) 22.77; 2. Walsh (N.Zel) 22.07; 3. Fabbri 21.96; 4. Weir 21.85; 5.

Gill (N.Zel)

21.69.

1. Olyslagers (Aus) 1.99;

2. Mahuchikh (Ucr) 1.97; 3. Apostolovs­ki (Slo) 1.95.

1. Mitton (Can) 20.22; 2. Ogunleye (Ger) 20.19; 3. Jackson (Usa) 19.67.

1. Vidts (Bel) 4773;

2. Vanninen (Fin) 4677; 3. Dokter (Ola) 4571 ; 4. Gerevini 4559;

5. Mayr (Aut) 4466.

Che sfida

Fabbri è il primo a lanciare tra i sedici atleti in lizza. E spara subito il misurone: 21.96. In sala, soltanto in una gara, ha fatto meglio: il 10 febbraio a Lietesso tempo, 6”41, ma risultato diverso. Due anni fa, a Belgrado, il fotofinish aveva premiato l’azzurro Marcell Jacobs, mentre stavolta il campione olimpico non c’è e Christian Coleman si riprende l’oro dei 60 - come a Birmingham 2018 - di cui è anche primatista mondiale (6”34 ad Albuquerqu­e il 18 febbraio 2018). Al 2° posto, con 6”44, l’uomo più atteso a Glasgow, quel Noah Lyles che ai Giochi olimpici di Parigi vorrebbe annichilir­e la concorrenz­a vincendo quattro ori (100, 200, 4x100 e 4x400). Come in batteria e in semifinale, l’iridato dei

S100 agli ultimi Mondiali paga il penultimo tempo di reazione allo sparo e quando riesce ad allungare l’azione è già troppo tardi. Bronzo al giamaicano Ackeem Blake in 6”46, bravo a lasciar giù dal podio il keniano Omanyala. Ottavo l’azzurro Chituru Ali, un’altra bella sorpresa della prima giornata ai Mondiali, che però s’infortuna ed è costretto a rallentare dopo pochi metri.

Verso Parigi

Coleman, Lyles, e Omanyala sono tutti possibili avversari sulla strada di Jacobs verso la difficile riconferma olimpica, metre altri (il britannico Hughes, lo statuniten­se Kerley e il giamaicano Seville) come l’azzurro hanno deciso di non concentrar­si sulla pridapest, dandogli convinzion­e assoluta nei proprio mezzi, gli ha consentito un nuovo salto di qualità. Al resto, sempre insieme a Zane, ci han pensato due raduni di un mese, in dicembre e in gennaio, a Stellebosc­h, in Sudafrica e il trasferime­nto a Schio, dove vive Dal Soglio. Oltre ad altri chili persi (quasi 25 in due anni!) e a letture sempre più frequenti ispirate al buddhismo e allo zen. Che non hanno però evitato un certo nervosismo in avviciname­nto all’appuntamen­to. «I giudici - svela - a me e a Zane non hanno approvato i pesi da gara: han sostenuto presentass­ero dei pozzetti che avrebbero favorito il grip. Abbiamo dovuto lanciare con attrezzi non nostri, scivolosi ed è assurdo,

1. Coleman (Usa) 6”43; 2. Ali 6”53 (pb, 6°, Q).

4. Ceccarelli 6”77 (33°, el). 1. Ali 6”59 (9°, Q).

2. Pernici 1’47”38 (pb, 16°, el)

2. Tecuceanu 1’47”07 (15°, Q).

ma parte di stagione indoor, per mettere a fuoco esclusivam­ente la gara regina delle Olimpiadi. «Volevo venire e dare spettacolo. Questo risultato mi darà un grande slancio in vista dei Giochi» ha esultato il 27enne iridato in sala, oro anche nei 100 a Doha nel 2019, mentre a Tokyo due anni più tardi non c’era per una squalifica (ridotta) di doping. E Lyles? Il 26enne velocista di Gainesvill­e, fresco di rinnovo-record con il suo sponsor tecnico, è ugualmente soddisfatt­o e avverte i rivali: «Ogni volta che ho gareggiato sui 60 quest’anno è stata una benedizion­e. Coleman è probabilme­nte il mio più grande avversario, sono così vicino a lui ai 60 (metri) e la mia parte migliore so

2. Coiro 1’59”76 (pb, 2a, Q).

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Chituru Ali,
24, alla prima finale mondiale indoor. Nel 2023 ha perso tutta la stagione per infortunio
Rinato Chituru Ali, 24, alla prima finale mondiale indoor. Nel 2023 ha perso tutta la stagione per infortunio

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