La Gazzetta dello Sport - Bologna

Avellino, grande cinquina Pazienza adesso è terzo Il Catania affonda ancora

Apre l’ex Rocca: 3-0 all’intervallo Lucarelli reagisce, ma non basta: il rischio playout è sempre più alto

- 14 27 24 26 24 32 36 33 35 32 36 34 34 34 28 50 44 42 51 57 di Domenico Zappella

30a GIORNATA IERI

AVELLINO-CATANIA FOGGIA-PICERNO GIUGLIANO-TURRIS MESSINA-CROTONE MONOPOLI-BRINDISI TARANTO-FRANCAVILL­A

OGGI

LATINA-JUVE STABIA MONTEROSI-SORRENTO POTENZA-BENEVENTO CASERTANA-CERIGNOLA 5-2 2-0 2-1 0-1 2-2 1-0 ore 20.30 ore 20.45

MARCATORI

Rocca (A) al 30’, Gori (A) al 33’, De Cristofaro (A) al 44’ p.t.; Marsura (C) al 5’, Castellini (C) al 7’, Russo (A) al 32’, Liotti (A) al 39’ s.t.

AVELLINO (3-5-2)

Ghidotti 6; Cionek 5, Rigione 5,5, Frascatore 6; Ricciardi 6, (dal 44’ s.t. Dall’Oglio s.v.), Armellino 6,5, Rocca 7 (dall’11’ s.t. Palmiero 6,5), D’Ausilio 6 (dall’11’ s.t. Liotti 7); Gori 6,5 (dal 26’ s.t. Russo 7), Sgarbi 7 (dal 26’ s.t. Marconi 6). (Pane, Pizzella, Tito, Mulè, Pezzella, Tozaj, Llano).

Pazienza 6,5

All. De Cristofaro 7 CATANIA (4-3-3)

Furlan 5,5; Castellini 6, Curado 5, Kontek 4,5,

Celli 4,5; Sturaro 6 (dal 27’ s.t.

Wellbek s.v.; dal 42’ s.t. Chiarella s.v.), Ndoj 5 (dal 1’ s.t. Bouah s.v.; dal 12’ s.t. Cicerelli 5), Zammarini 6; Peralta 5 (dal 27’ s.t. Cianci 5,5), Costantino 5, Marsura 6. (Torrisi, Albertoni, Haveri, Tello, Monaco). Lucarelli 5

All.

ARBITRO Di Francesco di Ostia 5,5 NOTE spettatori 5.500 circa, abbonati 5.081, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Frascatore, Peralta, Gori, Curado e Furlan. Angoli 8-4 ioggia di gol al Partenio-Lombardi con un Avellino convincent­e e concreto che ha rifilato un sonoro 5-2 a un Catania sempre più in difficoltà in campionato. Complice la sconfitta del Picerno, gli irpini hanno conquistat­o il terzo posto e soprattutt­o hanno dato segnali di grande ripresa dopo i due precedenti pareggi che avevano lasciato tanto amaro in bocca. C’è da fare molta attenzione per gli uomini di Lucarelli che, dopo aver conquistat­o la finale di Coppa Italia con conseguent­e approdo ai playoff, rischiano di vanificare l’importante risultato se risucchiat­i nei playout nella regular season. E c’è da preoccupar­si soprattutt­o per la tenuta difensiva dei rossazzurr­i che hanno rischiato di capitolare più volte, oltre le ben

Pcinque reti subite, denotando anche poca aggressivi­tà in fase offensiva. Senza gli infortunat­i Di Carmine e Chiricò, il Catania è apparso poca cosa.

I migliori

L’Avellino, dal canto suo, finalmente ha espresso l’enorme potenziale che si ritrova, pur rischiando e complicand­osi la vita quando a inizio ripresa sul 3-0 ha regalato due gol agli ospiti. Un improvviso black-out che aveva permesso al Catania di riaprire i giochi, ma stavolta Pazienza è stato bravo a pescare anche dalla panchina, trovando i gol di Russo (primo stagionale dopo un lungo infortunio) e Liotti che hanno allontanat­o lo spettro di una clamorosa rimonta. Devastante nel primo tempo il solito Sgarbi che con due assist (13 totali in campionato) ha permesso prima all’ex Rocca e poi a Gori, al decimo gol, di sbloccare la gara, oltre a innescare De Cristofaro

L’ex in gol

sulla terza marcatura. Si sarà sicurament­e divertito Pippo Inzaghi: la presenza in tribuna dell’ex tecnico della Salernitan­a non è passata inosservat­a assieme alla dirigenza irpina. Panchina rigorosame­nte blindata per Pazienza, anch’egli finito in discussion­e nel recente passato dopo i tanti mugugni le e critiche che avevano minato qualche certezza. L’allenatore è tornato sui suoi passi nel modulo iniziale rinunciand­o al 4-3-3. Ma, soprattutt­o, l’Avellino è apparso un gruppo dai notevoli mezzi tecnici (miglior attacco del girone insieme col Crotone e seconda difesa meno battuta) che con la giusta mentalità potrà ancora dire la sua in questa stagione.

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Michele Rocca, 28 anni, era nel Catania fino a gennaio

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