La Gazzetta dello Sport - Bologna
Avellino, grande cinquina Pazienza adesso è terzo Il Catania affonda ancora
Apre l’ex Rocca: 3-0 all’intervallo Lucarelli reagisce, ma non basta: il rischio playout è sempre più alto
30a GIORNATA IERI
AVELLINO-CATANIA FOGGIA-PICERNO GIUGLIANO-TURRIS MESSINA-CROTONE MONOPOLI-BRINDISI TARANTO-FRANCAVILLA
OGGI
LATINA-JUVE STABIA MONTEROSI-SORRENTO POTENZA-BENEVENTO CASERTANA-CERIGNOLA 5-2 2-0 2-1 0-1 2-2 1-0 ore 20.30 ore 20.45
MARCATORI
Rocca (A) al 30’, Gori (A) al 33’, De Cristofaro (A) al 44’ p.t.; Marsura (C) al 5’, Castellini (C) al 7’, Russo (A) al 32’, Liotti (A) al 39’ s.t.
AVELLINO (3-5-2)
Ghidotti 6; Cionek 5, Rigione 5,5, Frascatore 6; Ricciardi 6, (dal 44’ s.t. Dall’Oglio s.v.), Armellino 6,5, Rocca 7 (dall’11’ s.t. Palmiero 6,5), D’Ausilio 6 (dall’11’ s.t. Liotti 7); Gori 6,5 (dal 26’ s.t. Russo 7), Sgarbi 7 (dal 26’ s.t. Marconi 6). (Pane, Pizzella, Tito, Mulè, Pezzella, Tozaj, Llano).
Pazienza 6,5
All. De Cristofaro 7 CATANIA (4-3-3)
Furlan 5,5; Castellini 6, Curado 5, Kontek 4,5,
Celli 4,5; Sturaro 6 (dal 27’ s.t.
Wellbek s.v.; dal 42’ s.t. Chiarella s.v.), Ndoj 5 (dal 1’ s.t. Bouah s.v.; dal 12’ s.t. Cicerelli 5), Zammarini 6; Peralta 5 (dal 27’ s.t. Cianci 5,5), Costantino 5, Marsura 6. (Torrisi, Albertoni, Haveri, Tello, Monaco). Lucarelli 5
All.
ARBITRO Di Francesco di Ostia 5,5 NOTE spettatori 5.500 circa, abbonati 5.081, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Frascatore, Peralta, Gori, Curado e Furlan. Angoli 8-4 ioggia di gol al Partenio-Lombardi con un Avellino convincente e concreto che ha rifilato un sonoro 5-2 a un Catania sempre più in difficoltà in campionato. Complice la sconfitta del Picerno, gli irpini hanno conquistato il terzo posto e soprattutto hanno dato segnali di grande ripresa dopo i due precedenti pareggi che avevano lasciato tanto amaro in bocca. C’è da fare molta attenzione per gli uomini di Lucarelli che, dopo aver conquistato la finale di Coppa Italia con conseguente approdo ai playoff, rischiano di vanificare l’importante risultato se risucchiati nei playout nella regular season. E c’è da preoccuparsi soprattutto per la tenuta difensiva dei rossazzurri che hanno rischiato di capitolare più volte, oltre le ben
Pcinque reti subite, denotando anche poca aggressività in fase offensiva. Senza gli infortunati Di Carmine e Chiricò, il Catania è apparso poca cosa.
I migliori
L’Avellino, dal canto suo, finalmente ha espresso l’enorme potenziale che si ritrova, pur rischiando e complicandosi la vita quando a inizio ripresa sul 3-0 ha regalato due gol agli ospiti. Un improvviso black-out che aveva permesso al Catania di riaprire i giochi, ma stavolta Pazienza è stato bravo a pescare anche dalla panchina, trovando i gol di Russo (primo stagionale dopo un lungo infortunio) e Liotti che hanno allontanato lo spettro di una clamorosa rimonta. Devastante nel primo tempo il solito Sgarbi che con due assist (13 totali in campionato) ha permesso prima all’ex Rocca e poi a Gori, al decimo gol, di sbloccare la gara, oltre a innescare De Cristofaro
L’ex in gol
sulla terza marcatura. Si sarà sicuramente divertito Pippo Inzaghi: la presenza in tribuna dell’ex tecnico della Salernitana non è passata inosservata assieme alla dirigenza irpina. Panchina rigorosamente blindata per Pazienza, anch’egli finito in discussione nel recente passato dopo i tanti mugugni le e critiche che avevano minato qualche certezza. L’allenatore è tornato sui suoi passi nel modulo iniziale rinunciando al 4-3-3. Ma, soprattutto, l’Avellino è apparso un gruppo dai notevoli mezzi tecnici (miglior attacco del girone insieme col Crotone e seconda difesa meno battuta) che con la giusta mentalità potrà ancora dire la sua in questa stagione.
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