La Gazzetta dello Sport - Bologna
I colpi Sinner
Jannik maestro dei punti rapidi Connors lo esalta «Diventerà n. 1»
annik va veloce. E non soltanto per l’impetuosa e travolgente marcia trionfale che da ottobre ad oggi lo ha condotto al paradiso del tennis, con la vittoria del primo Slam, il successo in Coppa Davis e il numero 3 del ranking accompagnato dal sogno neppur troppo nascosto di partire all’inseguimento del primato di Djokovic quando il tour si trasferirà sulla terra e sull’erba europee, non prima però di aver tentato il sorpasso ad Alcaraz, il secondo giocatore del mondo, già a Indian Wells. Il Sinner che farà il suo esordio domani nel primo Masters 1000 stagionale è il punto di riferimento del momento, l’uomo da battere, in attesa di valutare la condizione complessiva del rientrante Novak. Una posizione di predominio certamente sancita dai risultati (serie aperta di 15 par
Jtite vinte, 3 nel 2023 e 12 quest’anno), ma corroborata da performance tecniche incontrovertibili
Arma letale
Due anni fa, quando tra molte incertezze iniziò il nuovo corso con Vagnozzi, poi raggiunto da Cahill, queste parole potevano apparire un azzardo. Ma la pazienza è la virtù dei fuoriclasse: «Quando siamo partiti - ha ricordato proprio Vagnozzi a Rotterdam l’obiettivo era di renderlo un giocatore migliore, ma queste cose non si possono fare in due mesi. Abbiamo provato a mettere piano piano un mattoncino alla volta, migliorare dove lui era magari un po’ più debole, perché non si può dire scarso di uno che era già n.10 del mondo. Però per battere con continuità i migliori bisogna essere completi, sentirsi sicuri in campo, non avere punti deboli. Penso che ci stiamo riuscendo». Sempre più in alto, Jannik.
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