La Gazzetta dello Sport - Bologna

Gimondi 50 anni fa e un distacco d’altri tempi

- Di Paolo Marabini

l mio favorito è Pogacar: è in grande condizione, lo ha dimostrato alla Strade Bianche, anche se era al debutto. Però non deve fare come ha fatto nelle Sanremo che ha perso: stavolta deve stare attento a partire al momento giusto, e cioè dove è andato via Van der Poel l’anno scorso, o appena un po’ prima. Ma non deve fare troppi tentativi, deve dare una botta secca e via. Sulla Cipressa no, mi sembra complicato: è una salita pedalabile, e da lì è lunga prima di arrivare ai piedi del Poggio. Teniamo conto che a Siena non aveva i velocisti dietro, con lui c’erano corridori di altro tipo e oltretutto al gancio, non lo hanno più visto. Soluzioni alternativ­e al duello PogacarVan der Poel? Bettiol potrebbe essere l’uomo giusto, perché no. Restando agli italiani, Milan può fare un bel gioco di squadra con Pedersen, ma devono essere bravi: se fai la corsa dura lavori per Pogacar.

Iogacar è il favorito, lo abbiamo visto tutti come sta. Van der Poel è un’incognita perché è al debutto su strada. Gli altri faranno un’altra corsa: non vedo avversari in grado di rimanere con quei due.

Mathieu in inverno ha fatto una grande stagione di cross, che significa sforzi brucianti per un’ora, ma sulla distanza resta un punto interrogat­ivo. Pogacar ha dimostrato nella prima corsa dell’anno una forma superiore a tutti. Andranno via sulla Cipressa. Pogacar attaccherà, e se Van der Poel gli rimarrà a ruota se ne andranno in due: non vedo chi possa competere. Anche perché Pogacar e Van der Poel quando partono per una corsa partono per vincerla. Che possa vincere un terzo è fantacicli­smo. Ma se vogliamo giocare e immaginare una volata, dico Philipsen, che dovrà anche aiutare Van der Poel, poi Pedersen e Milan se tiene sul Poggio.

Pedo Van der Poel un po’ superiore a Pogacar, per le caratteris­tiche che ha. Sembra nato per una corsa come la Sanremo, è perfetta per lui: se arrivano insieme, l’olandese è più veloce, e ha uno scatto più bruciante. Certo, non sappiamo quale sia la sua condizione, non ha ancora corso su strada, ma punterei su Mathieu. Pogacar? Se vuole vincere deve andare via sulla Cipressa, fare il vuoto e sperare che dietro non ci sia una squadra compatta che va a riprenderl­o subito. Dipenderà anche dal meteo e dal vento. Ma non vedo altri al loro livello. Potrei azzardare Bettiol, uno che se resta con loro ce la può fare. In caso di volata, invece, dico Philipsen, uno che non ha paura della distanza, lo ha dimostrato pure alla Roubaix. Non dovesse farcela VdP, immagino avrà via libera. Anche Pedersen ha fatto un buon inizio di stagione. Gli altri, da Milan a Ganna, sono un punto di domanda.

Vopo aver vinto in quel modo la Strade Bianche, ora Pogacar vuol vincere anche la Sanremo. E prima o poi ce la farà, non ho dubbi. Lui e Van der Poel sono i due che possono spaccare tutto anche quest’anno, con la differenza che lo sloveno deve levarsi di ruota il campione del mondo altrimenti perde in volata. Per vincere la Sanremo bisogna prima partecipar­e. Anche a me è andata male tante volte, e poi è arrivata quella che mi ha ripagato di tutte le altre. La Sanremo è bella anche per questo. Chi non c’è, come Van Aert che ha preferito andare a prepararsi in quota, ha perso di sicuro. Il punto di Pogacar potrebbe essere la Cipressa: se aspetta il Poggio il pronostico pende dalla parte di Van der Poel. Come terzo incomodo vedo Philipsen: se i magnifici due non riescono a rompere la corsa, può batterli in volata. Bettiol? Perché no, ma deve muoversi in anticipo.

D11

Doppiette consecutiv­e

84

Vincitori in 114 edizioni a prima volta a Sanremo, correva il 14 aprile 1907, suonò la Marsiglies­e. Dopo oltre 11 ore di corsa, vittoria di Lucien Petit-Breton (prossimo a prendersi il Tour de France quattro mesi più tardi), a segno con la complicità di una scorrettez­za del compagno di colori Giovanni Gerbi sferrata in volata ai danni dell’altro francese Gustave Garrigou: cosa fu mai, per il Diavolo Rosso, vedersi retrocesso al terzo posto, quando in tasca gli erano piovute dalla mano del vincitore ben 2145 lire, ovvero 10mila euro di oggi... L’anno dopo, altro re straniero, il belga Cyrille Van Hauwaert: 14 giorni più tardi avrebbe conquistat­o anche la Roubaix. Poi l’Italia, finalmente. E anche in questo caso, 4 aprile 1909, una firma nobilissim­a, quella di Luigi Ganna, in una sorta di aperitivo verso la pietra miliare posata di lì a poche settimane sul traguardo finale del primo Giro d’Italia.

LQuattro iridati

Sarebbero arrivate poi altre 50 perle tricolori. Le sei di Costante Girardengo, per esempio, confeziona­te nell’arco di un decennio: per far meglio ci sarebbe voluto, mezzo secolo dopo, un Cannibale come Eddy Merckx, con sette trionfi nello stesso lasso di tempo: il primo al debutto, nel ‘66, e l’ultimo nel ‘76, con in mezzo due trionfi - ‘72 e ‘75 - con indosso la maglia iridata. Prima di lui c’era riuscito Alfredo Binda, nel ‘31. E, dopo, soltanto altri due: Gimondi nel ‘74 e Saronni nell’83. Mezzo secolo fa, Felice approfittò del forfeit per bronchite del Cannibale, battuto sei mesi prima a Barcellona, e confezionò un capolavoro. Tre attacchi ravvicinat­i. Poi, ad Arma di Taggia, a 14 km dall’arrivo, i belgi Huysmans e Demeyer si arresero. L’assolo del bergamasco fu da applausi. Il distacco sul secondo - 1’53” all’altro belga Leman - pure. Dal 1949, quando Fausto Coppi aveva vinto con 4’17” su Vito Ortelli, la Sanremo non si chiudeva con un distacco così alto. E dopo mezzo secolo, nessuno ha fatto ancora meglio di Felice.

⏻ TEMPO DI LETTURA 1’34”

Dal francese Lucien PetitBreto­n, 1° nel 1907, all’olandese Mathieu Van der Poel, campione uscente

 ?? ?? Tredici sono le nazioni che figurano nell’albo d’oro. Dietro all’Italia (51): Belgio (22), Francia (14), Germania (7) e Spagna (5)
Tredici sono le nazioni che figurano nell’albo d’oro. Dietro all’Italia (51): Belgio (22), Francia (14), Germania (7) e Spagna (5)
 ?? ?? Otto corridori hanno vinto per due anni di fila: Costante Girardengo (1925-26), Gino Bartali (193940), Fausto Coppi (1948-49), Loretto Petrucci (1952-53), Eddy Merckx (196667, 1971-72, 1975-76), Roger De Vlaeminck (1978-79), Laurent Fignon (1988-89), Erik Zabel (1997-98, 2000-01)
Otto corridori hanno vinto per due anni di fila: Costante Girardengo (1925-26), Gino Bartali (193940), Fausto Coppi (1948-49), Loretto Petrucci (1952-53), Eddy Merckx (196667, 1971-72, 1975-76), Roger De Vlaeminck (1978-79), Laurent Fignon (1988-89), Erik Zabel (1997-98, 2000-01)

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