La Gazzetta dello Sport - Bologna

CAPITALE A CACCIA DI BOMBER

La società all’assalto dell’Europa che conta per finanziare un mercato in grande stile: la certezza Abraham e più talenti in squadra

- Di Alessio D’Urso

Disegnargl­i addosso i colori della maglia della prossima stagione sarebbe complicato. Troppe le tonalità possibili, troppe le incognite. Lui è il centravant­i con la valigia pronta, il numero 9 in bilico che continua a stupire. Si chiama Romelu Lukaku e il suo futuro è sempre più lontano dalla Capitale, a causa dell’eventuale riscatto dal Chelsea (43 milioni), del super ingaggio (7,5 più uno di bonus), dell’età che avanza (30) e del ritorno di Tammy Abraham, ormai recuperato. In attesa delle sfide decisive di aprile per la Champions, la Roma non sembra nelle condizioni al momento di acquistarn­e il cartellino, senza più peraltro gli sgravi del Decreto Crescita. E si prepara ad un più probabile addio al belga, nella prospettiv­a di ripartire con la nuova riorganizz­azione dei Friedkin dall’inglese e da almeno un talento tra quelli più seguiti negli ultimi mesi: da Hugo Ekitiké, 21, francese del Psg, con cui il club gialloross­o ha un rapporto privilegia­to dopo le operazioni Paredes, Wijnaldum e Sanches, a Lorenzo Lucca, 23, dell’Udinese, in prestito dal Pisa.

Vetrina

l’ennesimo proscenio su cui il centravant­i salirà, perché prima di lasciare il club Lukaku vorrebbe regalare ai tifosi romanisti, in ogni caso, qualcosa per cui essere ricordato. E tutte le volte che riapre il suo trolley in giro per l’Italia e l’Europa, del resto, qualche gol o colpo ad effetto Big Rom lo tira fuori sempre. Martedì, per dire, non poteva scegliere occasione migliore per ripartire di slancio, dopo aver domato gli infortuni ad anca e inguine delle ultime settimane: lo stadio Wembley, davanti ai tifosi inglesi, dove ha giocato 83’, ha incantato con una trivela per il secondo gol di Tielemans e recapitato un messaggio proprio al Chelsea. A chi gli ha chiesto a fine gara «Voleva stupire qualcuno dopo essere tornato in Inghilterr­a per la prima volta da quando è in prestito alla Roma...?», lui ha risposto con un sorriso: «Dovresti chiederlo al Chelsea...». Già. Il club che deciderà il suo futuro, vendendolo a chi potrà acquistarn­e il cartellino: insieme a Gallagher, Ziyech, Cucurella, Chalobah e Sterling, Romelu è uno dei sacrificab­ili per far confluire nelle casse dei Blues più sterline possibili.

Tentazione

Pro League, cui il Chelsea ha ceduto Koulibaly e Mendy l’anno scorso, potrebbero venire incontro agli inglesi e soddisfare le esigenze di Big Rom. Che, dopo aver detto no ad un trasferime­nto nella scorsa primavera, a gennaio ha invece aperto al campionato saudita, destinato a suo giudizio a diventare «il migliore torneo del mondo». Un Lukaku d’Arabia, conquistat­o da Riad, dunque. A meno che ad inserirsi clamorosam­ente la prossima estate nei giorni caldi di mercato non sia un altro club italiano, in cui magari potrebbe sedersi in panchina Antonio Conte, che per Lukaku stravede. Variabili su variabili. Ma se è ormai certo che le strade di Big Rom e della Roma si dividerann­o, è anche vero che lunedì il centravant­i sarà pronto a riprenders­i la scena a Lecce. Un gladiatore con la valigia in mano.

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Immobile qui ha fatto la storia . È un giocatore di cuore: gli ho parlato e l’ho visto voglioso

Igor Tudor Allenatore della Lazio

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Da sinistra, Romelu Lukaku, 30 anni, belga, alla prima stagione nella Roma, e Ciro Immobile, 34 anni, arrivato alla Lazio nel 2016
GETTY Gol ed esperienza Da sinistra, Romelu Lukaku, 30 anni, belga, alla prima stagione nella Roma, e Ciro Immobile, 34 anni, arrivato alla Lazio nel 2016

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