La Gazzetta dello Sport - Bologna

Il re della fascia destra

- Di Andrea Pugliese

Sei stagioni alla Roma e cinque al Milan, di fatto una vita calcistica. E poi 27 titoli vinti, tra cui due Coppe del Mondo (che potevano essere anche tre...), il record di presenze nel Brasile (142) e la sensazione di aver visto giocare a lungo uno dei terzini destri più forti di sempre. Marcos Cafu stasera avrà il cuore diviso a metà, non saprà neanche per chi tifare («È come se ad un bambino si chiedesse se vuole più bene al papà o alla mamma...», dice ridendo). Di certo, però, stasera avrà gli occhi fissi sullo schermo.

▶ Cafu, Roma-Milan è anche la sua partita. che gara si aspetta per questa sera?

«All’Olimpico lo spettacolo non manca mai, grazie ad un pubblico unico al mondo. Chiedete a qualsiasi calciatore abbia giocato lì le sensazioni che si provano quando viene cantato l’inno della Roma. Sarà una partita molto bella».

▶ Che impression­e ha tratto dalla sfida d’andata?

«A San Siro De Rossi è stato tatticamen­te bravo, con la mossa di El Shaarawy a destra. Una scelta intelligen­te, che non deve però sorprender­e, visto ciò che Daniele è stato da calciatore e ora da allenatore. E poi, aggiungo: è un grande uomo. Basta pensare a quel che è successo a Udine con Ndicka».

▶ Pensava potesse essere così bravo ad allenare fin da subito?

«De Rossi me lo ricordo che era un ragazzino: educatissi­mo, parlava poco e ascoltava molto. Di certo ha avuto una famiglia eccellente, che gli ha regalato il giusto equilibrio. Altrimenti non è facile per un campione del suo livello, romano e romanista in una città come Roma. L’esperienza che sta vivendo sarà fondamenta­le per il futuro. Secondo me ha tutte le qualità per ricoprire un ruolo ancora più importante, diventando per la Roma ciò che è stato Ferguson per il Manchester United».

▶ Gli rinnovereb­be il contratto? IDENTIKIT

GIOVEDÌ 18 APRILE 2024 LA GAZZETTA DELLO SPORT essere il modo più elegante per annichilir­e l’avversario».

▶Lei ha avuto come presidenti Sensi e Berlusconi, oggi ci sono due americani come Friedkin e Cardinale...

Bravissimo, ma la cosa non mi sorprende. E lui può diventare il Ferguson della Roma

Ha vinto uno scudetto, se stasera uscirà non si può certo parlare di fallimento

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GETTY Champions con il Milan Cafu con la divisa rossonera, che ha indossato dal 2003 al 2008. Il punto più alto fu la vittoria della Champions League (2007) anche se in finale rimase in panchina

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