Come ad Anfield: in tribuna anche Steve Pagliuca

Solo un intoppo sui suoi piani di trasferimento può far mancare al copresidente Steve Pagliuca l’appuntamento con Atalanta-Liverpool. Il socio americano dei Percassi c’era anche ad Anfield e torna oggi in Italia, dove poi si fermerà almeno fino a sabato (vorrebbe vedere anche la partita dell’Under 23 contro la Pro Sesto), appositamente per questa partita. Suo figlio Joseph, ieri presente alla rifinitura assieme ad Antonio e a Luca Percassi, è a

Bergamo già da lunedì

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gli apprezzamenti, occhi italiani ed europei sempre più addosso, un futuro a Bergamo già firmato nel contratto ma da “riscrivere”, come ogni anno, a fine stagione. E anche «atterrare bene dopo un bel viaggio», come ha detto ieri, avrà il suo peso per determinare i suoi e gli altrui pensieri. Intanto, portare l’Atalanta in semifinale di Europa League, e mettendo in tasca lo scalpo dei Reds, sarebbe un ulteriore detonatore della sua credibilità, del suo appeal. A Liverpool continuano a parlare di lui come di un candidato attendibile per sostituire Klopp, ma non è il momento dice - per fare certi discorsi. Li allontana quando si parla di Koopmeiners, spedendo un messaggio-freccia con Juve e Napoli possibili destinatarie: «Certe voci si alimentano perché ci sono club fuori dalle coppe che dunque hanno poco da fare, e magari si chiedono se sia giusto che l’Atalanta sia nei quarti». Figuriamoci se le suggestioni riguardano lui: «Questo è il periodo degli accostamenti, essere collegato al Liverpool non può non essere piacevole, ma non possiamo farci distrarre da queste cose: dobbiamo concentrarci solo sulle prossime partite».

Il messaggio di De Roon

Dice “le prossime”, non “questa partita”. Perché Gasp si sente lanciato verso tutto: «Siamo in corsa in tre competizioni e non stiamo lasciando nulla per strada: sarà il nostro spirito domani e in tutto questo finale di stagione». Perché poi il senso di certe notti è semplice come a suo modo lo è il calcio che gioca De Roon: «Ad Anfield avevo detto ai compagni di godersi la serata e che il modo migliore per farlo è dare tutto». Per credere in tutto, anche in ciò che sembrava utopia: ma quando ricapita un’occasione così?

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