La Gazzetta dello Sport - Bologna
CARLETTO BEFFA PEP
E chi vince tra i maestri ha le mani sulla Champions
è un duello benaugurante per il vincitore. E Ancelotti, potrà toccare ferro, ma adesso è il favorito per la finale di Londra, Wembley. Sì, ok c’è ancora il Bayern da superare ma... Certo, questa sfida ai quarti di finale è arrivata un po’ troppo presto per due club così. Ancelotti deve aver studiato a lungo l’Arsenal di Mikel Arteta che a fine marzo ha bloccato il City sullo 0-0 a Etihad. Perché De Bruyne ci mette ben 76 minuti per segnare e trovare il pari, e grazie soltanto a un errore del buon Rudiger, che all’andata aveva dominato il duello col bomber norvegese Haaland, e anche al ritorno non ha demeritato fin lì.
Maestri
Ancelotti, col cappottone elegante, a bordo campo resta fermo come una statua per quasi mezzora, non si scompone durante tutto il primo tempo, con le solite gomme da masticare in bocca, unico segno di preoccupazione o nervosismo. Guardiola invece si agita tanto, come al solito, fa avanti e indietro davanti alla sua area tecnica, alza le braccia, chiama i suoi, accompagna le azioni, stimola finanche i raccattapalle a far presto, per recuperare. Pep e Carlo ancora contro, alla sfida numero 12 fra i due, con i precedenti favorevoli per lo spagnolo, 6 vittorie a 3, ma fra le 6 vittorie ce ne sono 4 quando Ancelotti era all’Everton, diciamo un po’ più facili. In Europa invece siamo a 8 incroci fra i due tecnici e siamo 3 a 2 per l’italiano. La conclusione ai rigori per le statistiche vale un pareggio, quindi l’equilibrio fra i due
Barcellona
Manchester City
Milan
Real Madrid col match ieri non è stato mutato.
L’Etihad
Alla vigilia dell’andata Pep, che ha affrontato il Real Madrid ben 25 volte (13 a 5 suo favore il conto dei trionfi) aveva detto: «Eliminare il Madrid due volte di seguito in Champions è quasi impossibile, il vantaggio è che abbiamo il ritorno in casa». Il City, prima della doppia sfida col Real, era l’unica squadra in questa Champions ad aver solo vinto, 8 gare su 8, sempre segnando 3 gol. Ancelotti ha subìto la “legge del 3” anche al Bernabeu, tre reti prese all’andata. Ma a Manchester ha finalmente trovato la via per limitare i danni. Pressing sì, ma nella sua metà campo, alla Cholo Simeone di un tempo, senza scoprirsi troppo come l’anno scorso, quando perse 4-0. O come nel 2022 quando qui finì 4-3 sempre per i Citizens. Perché l’Etihad non ha mai regalato una vittoria al Real Madrid. In cinque match in precedenza i blancos hanno sommato tre sconfitte (l’altra nel 2020) e due pari nel 2016 e nel 2012. E anche ieri era pari.
Record anti-madridista
Il City all’Etihad in Champions League non perde dal settembre del 2018, contro il Lione nei gironi. Cioè ben 31 partite di fila con 28 successi! Quello di ieri non è, come abbiamo detto, un ko statistico. Ma per Guardiola e i Citizens fa comunque tantissimo male .
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