La Gazzetta dello Sport - Bologna

«Più bravi in Europa perché in campionato è tutto esasperato»

- Di Fabio Licari

i Europa League il “mito” Dino Zoff ne ha vinte due, quando si chiamava ancora Coppa Uefa: una da portiere nell’inferno di Bilbao, 1977, e l’altra in panchina, nel derby con la Fiorentina, 1990, sempre in bianconero.

D▶Sorpre⏻o da due italiane in semifinale?

«La percentual­e è sorprenden­te: la metà. Il nostro calcio non dà il massimo in campionato ma in Europa si riscatta».

▶ Il campionato più “tutto” del mondo, la Premier, ha soltanto l’Aston Villa, noi Roma, Atalanta e Fiorentina...

«Nelle coppe riusciamo a esprimerci al meglio. La A è il torneo dell’esasperazi­one, frammentat­o da sceneggiat­e, falletti leggeri che diventano enormi, ricerca del possesso. In Europa certe cose non puoi permettert­ele. E le qualità non ci mancano».

▶ Ha visto Roma-Milan?

«Partita anomala, l’espulsione ha costretto la Roma a difendersi un po’ ma sempre controllan­do. I problemi del Milan s’erano già visti contro il Sassuolo».

▶ Merito di De Rossi?

«Io credo nei numeri: visto dove ha preso la Roma, e dove l’ha portata, direi che ha grandi meriti. Non so in concreto cos’abbia fatto, ma non è giusto dire che l’ha resa più offensiva, perché attaccare non significa vincere: ha dato equilibrio».

▶ L’Atalanta ha fatto l’impresa.

«Clamoroso eliminare il Liverpool. Per la verità loro avevano avuto diverse occasioni in casa, ma il 3-0 non ammette alibi».

▶Per la Roma c’è il Leverkusen campione di Germania.

«Sarà bello scoprire una tedesca che non sia sempre il Bayern. Sono molto curioso di vedere De Rossi alle prese con una sfida di livello ancora più alto».

▶ Atalanta-Marsiglia dovrebbe essere più abbordabil­e.

«L’Atalanta si fa rispettare. Ma non dite che è una squadra ‘europea’ perché attacca. E il Real Madrid? Il City non faceva uscire, ma ha vinto con merito».

▶ Il solito discorso contro giochisti… difensivis­ti

«Per qualcuno era difensiva anche l’Italia di Bearzot. Mi trovi un Mondiale in cui una squadra ha segnato tanti gol su azione. Ma Bearzot non godeva della benedizion­e di tutta la stampa e allora… Solo lui poteva fare quella cosa in quel contesto».

▶Lei ha vinto la Coppa Uefa e la Coppa Italia nel ’90.

«Le pare poco? La Coppa Italia a San Siro contro il grande Milan degli olandesi. E la Coppa Uefa contro la Fiorentina».

▶ Eppure non è bastato per restare sulla panchina della Juve.

«Non mi hanno esonerato: non hanno confermato il contratto in scadenza. Si sono lasciati convincere… mediaticam­ente, poi si sa com’è finita».

▶ Due ricordi delle due Coppe Uefa vinte?

«Nel ’77 a Bilbao è stata battaglia, campo caldissimo, loro che attaccavan­o, il portiere basco Iribar che mi somigliava… Nel ’90 abbiamo vinto bene all’andata, in casa, con la Fiorentina, chiudendo il discorso prima del ritorno».

▶ Vincevamo sempre la Coppa Uefa, poi niente. Perché?

«Non è che la sottovalut­iamo, è che non ci riusciamo, gli altri sono cresciuti. Ma questo potrebbe essere l’anno buono».

▶ Siamo favoriti?

«Roma e Atalanta hanno grandi chance, come la Fiorentina in Conference. Non conosco benissimo il Leverkusen, ma Alonso sta facendo un bel lavoro: se non giochi bene non vinci tanto».

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 ?? ?? Il trionfo in Coppa Uefa con la Juve nel 1990
Dino Zoff solleva con Stefano Tacconi la Coppa Uefa vinta nel 1990 con la Juve dopo la finale con la Fiorentina: 3-1 in casa, 0-0 in trasferta è nato a
Mariano del Friuli il 28 febbraio 1942. È stato uno dei più grandi portieri della storia del calcio: cresciuto nell’Udinese, poi il Mantova, il Napoli e dal 1972 al 1983 la Juventus. Con l’Italia è stato campione d’Europa ’68 e del Mondo ’82. È stato il c.t. dell’Italia dal 1998 al 2002 ed allenatore di Juventus, Lazio e Fiorentina
Il trionfo in Coppa Uefa con la Juve nel 1990 Dino Zoff solleva con Stefano Tacconi la Coppa Uefa vinta nel 1990 con la Juve dopo la finale con la Fiorentina: 3-1 in casa, 0-0 in trasferta è nato a Mariano del Friuli il 28 febbraio 1942. È stato uno dei più grandi portieri della storia del calcio: cresciuto nell’Udinese, poi il Mantova, il Napoli e dal 1972 al 1983 la Juventus. Con l’Italia è stato campione d’Europa ’68 e del Mondo ’82. È stato il c.t. dell’Italia dal 1998 al 2002 ed allenatore di Juventus, Lazio e Fiorentina
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