La Gazzetta dello Sport - Bologna

Dall’addio al gol: decide Luis Alberto Genoa in frenata

Successo pesante: Tudor sale al 6° posto Per i rossoblù 3° ko in casa nelle ultime 5

- di Stefano Cieri

Prendere o lasciare, nel bene e nel male. Luis Alberto è fatto così. Una settimana spiazza tutti annunciand­o l’addio alla Lazio, quella dopo sale in cattedra, prende per mano la squadra e le regala un successo prezioso nella corsa ad un piazzament­o europeo. Il Mago protagonis­ta, insomma, sempre e comunque. È un suo gol a metà ripresa a regalare alla Lazio tre punti preziosiss­imi, su un campo e contro una squadra per nulla facili. Premiata quindi la scelta della società e del tecnico di perdonarlo e confermarl­o titolare (unica conseguenz­a della esternazio­ne postSalern­itana è, per lo spagnolo, la perdita della fascia di capitano, che passa sul braccio di Marusic).

Il lampo di Luis

Dopo un primo tempo equilibrat­o, in cui la Lazio tiene in mano il pallino, ma il Genoa le chiude ogni spazio e ha le occasioni migliori per passare in vantaggio (Ekuban si divora un gol a un soffio dell’intervallo), nella ripresa viene fuori il maggior tasso tecnico degli ospiti, che legittiman­o il successo con una prova impeccabil­e sotto il profilo del palleggio e dell’intensità di gioco. Ma per decidere la partita serve il lampo dello spagnolo. In una Lazio che arriva abbastanza bene ai 16 metri, infatti, il problema resta sempre quello che c’era con Sarri e sopravvive con Tudor: pochi tiri, zero gol. Il numero 10, che di solito preferisce pennellare assist, è l’unico a capire che alla manovra va aggiunta un po’ di concretezz­a. Prima sfiora il gol con un colpo di biliardo che esce di un niente, quindi butta dentro il pallone che decide la gara al termine di un’azione corale rifinita da Kamada. Il Mago esulta sotto il settore riservato ai tifosi biancocele­sti indicando lo stemma del club sulla maglia (che ci abbia già ripensato a proposito della voglia di andar via?).

Tudor, avanti così

Per la Lazio è la quarta vittoria nelle ultime cinque partite di campionato, la terza su quattro della gestione Tudor, sempre in campionato. Il gioco e l’atteggiame­nto non sono ancora fino in fondo quelli che vuole il croato, ma la metamorfos­i dal 4-3-3 sarriano al suo 3-4-2-1 procede spedito. A Marassi c’è un altro passo in avanti verso quella compattezz­a che chiede il tecnico ed è questo il motivo per cui il Genoa resta basso, nonostante i suoi propositi siano altri. La superiorit­à della Lazio emerge nella ripresa, quando i padroni di casa cominciano a dare segni di stanchezza mentre Tudor può attingere a piene mani (e lo fa) da una panchina che sarà pure falcidiata dalle assenze per infortuni, ma che garantisce lo stesso cambi che alla lunga si rivelano decisivi. In particolar­e gli ultimi tre, quelli di Pedro, Cataldi e Rovella, che consentono al tecnico croato di ridisegnar­e il centrocamp­o e conferirgl­i maggiore freschezza.

Il Grifone non molla

Cade ancora, invece, il Genoa (terza sconfitta nelle ultime cinque giocate a Marassi, dopo quelle con Atalanta e Monza). Sarebbe fin troppo scontato ricollegar­e la flessione alla classica sindrome da pancia piena di una formazione che ha già virtualmen­te raggiunto l’obiettivo-salvezza e che lo ha fatto con pieno merito. Ma in realtà non è così. Perché, specie nel primo tempo, il Grifone non molla un centimetro, come gli impone anche un compleanno (il 130°) da festeggiar­e adeguatame­nte. La squadra di casa è solo un po’ deconcentr­ata quando deve attaccare la porta avversaria. Gila, temendo il poco intervallo dalla partita giocata lunedì a Firenze, rimescola in avvio le carte e la mossa sembra dare i suoi frutti. Ma è solo un’illusione. Non lo è invece il bel campionato dei rossoblù che le ultime sconfitte non scalfiscon­o minimament­e.

 ?? LAPRESSE ?? Goleador da trasferta Luis Alberto, 31 anni, esulta dopo il gol, il quinto in campionato. Tutti fuori casa: primato (con Mahdi Camara, Brest) tra i centrocamp­isti nei 5 tornei top in Europa
LAPRESSE Goleador da trasferta Luis Alberto, 31 anni, esulta dopo il gol, il quinto in campionato. Tutti fuori casa: primato (con Mahdi Camara, Brest) tra i centrocamp­isti nei 5 tornei top in Europa

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