La Gazzetta dello Sport - Bologna

Bentegodi con 25 mila tifosi Baroni: «Dubbi in attacco»

Cioffi: «Salvi a 36-37 punti» Sarà assente solo Giannetti

- 16 Chiesa, 22 Berardi, 34 Perilli, 19 Vinagre, 38 Tchatchoua, 42 Coppola, 37 Charlys, 6 Belahyane, 21 Dani Silva, 80 Cisse, 10 Mitrovic, 7 Tavsan, 9 Henry, 11 Swiderski, 99 Bonazzoli Baroni Centonze-Tchatchoua 60-40%, LazovicBon­azzoli 70-30% nessuno Fol

(fr.vell) Il Bentegodi stasera sarà una bolgia in una partita non facile che la Digos monitora con attenzione. Fino a ieri erano stati venduti più di 25 mila biglietti. Il tecnico dell’Hellas Marco Baroni ieri ha dato la carica: «Lottiamo con i nostri tifosi. Giochiamo contro un avversario con valori tecnici importanti. Non dobbiamo ripetere gli errori fatti contro Genoa e Atalanta. Serve attenzione. Duda è recuperato. In attacco ho dei dubbi, ma chi non parte dal via entra. E’ il nostro motto»

«Come la vedo? Tesa. Dura mentalment­e. Perché tutte e due le squadre hanno un disperato bisogno di punti». Per Gigi Delneri Verona-Udinese, la delicata sfida salvezza che si gioca questa sera (20.45) al Bentegodi, non è una partita normale, ma è una partita speciale. L’esperto tecnico friulano ha allenato i gialloblù (nella stessa città ha compiuto anche il miracolo Chievo, oggi scomparso) dal 2015 al 2016 e poi ha guidato l’Udinese dal 2016 al 2017. Friulano, vive nella splendida Aquileia. E oggi seguirà con attenzione il suo “derby”. «Quasi certamente davanti alla tv – dice –: non credo che andrò, anche se l’Udinese, soprattutt­o in avvio di stagione, l’ho vista parecchio dal vivo».

«Il Verona ha immesso energia nuova dopo la rivoluzion­e di gennaio in cui ha venduto tanti giocatori di spessore. Ha, però, preso dei calciatori interessan­ti e ha aggiunto, col lavoro di un tecnico come Baroni, intensità, densità e pure qualità. La difesa a quattro che lui interpreta­va bene con il Lecce si è rivelata fondamenta­le. Ha saputo cambiare sistema rispetto ai predecesso­ri che avevano sempre giocato diversamen­te».

Ha dato intensità e densità. E la difesa a quattro si è rivelata una mossa importante

▶Chi le piace in questo Verona che non molla mai?

«Certamente Folorunsho. E’ un calciatore di alto livello che sta facendo bene, tanto da guadagnars­i anche la convocazio­ne in Nazionale, ma anche Noslin, arrivato a gennaio, sta mostrando

ALLENATORE

DIFF.

PANCHINA

BALLOTTAGG­I

SQUAL. IND.

ALLENATORE BALLOTTAGG­I

DIFFIDATI SQUALIFICA­TI INDISPONIB­ILI

«La serenità. Che in questo momento non c’è né all’Udinese e nemmeno al Verona perché la tensione è normale che regni. Lo 0-0 non basta. Può non servire a nessuno. Ma in questo tipo di sfide, che sono delle finali, partite della vita, o chiamatele come volete, servono nervi saldi, ma soprattutt­o tanta positività. Le motivazion­i sicurament­e non mancano. L’Udinese non poteva pensare di trovarsi nella

(n.a.) «La realtà dice tra i 36 e i 37 punti». È questa la quota salvezza secondo Gabriele Cioffi e, consideran­do che all’appello dell’Udinese ne mancano 8, a Verona i bianconeri devono raccoglier­e qualcosa. Di fronte c’è un’Hellas «forte sulle seconde palle e nei duelli». Al seguito dei bianconeri ci saranno circa 2 mila tifosi. «Il loro calore sarà decisivo» dice il tecnico. Non ci sarà il difensore Giannetti, fermato da una lesione muscolare al retto femorale della coscia destra.

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