La Gazzetta dello Sport - Bologna

De Giorgi fino al 2026 «Ma non mi fermo: punto a Los Angeles»

Il c.t. spiega: «Dopo Parigi, i Giochi 2028 lavorando su giovani e valori positivi»

- Di Davide Romani

Italia e Fefè De Giorgi rilanciano per altri due anni. Alla vigilia dell’estate che dovrebbe portare gli azzurri a giocarsi una medaglia alle Olimpiadi di Parigi (manca solo l’ufficialit­à della qualificaz­ione che arriverà attraverso il ranking mondiale al termine della Nations League a fine giugno) la Federazion­e e il presidente Giuseppe Manfredi hanno annunciato il rinnovo con il commissari­o tecnico fino al 2026.

L’▶De Giorgi, il matrimonio azzurro continua. Nessun dubbio?

«È una cosa che mi inorgoglis­ce, mi responsabi­lizza. Desideravo fortemente proseguire perché volevo dare continuità a un percorso di risultati, di lavoro sui giovani e di valori positivi che cerchiamo di sviluppare all’interno della nostra squadra».

▶È già stato a Parigi per un sopralluog­o in vista dei Giochi oppure per scaramanzi­a aspetta a recarsi in Francia?

«Sì, sono già andato perché da allenatore non credo più a queste cose. Anche se in Polonia si interrogan­o se organizzar­e altri eventi a Katowice (lì l’Italia di De Giorgi ha vinto l’Europeo 2021 e il Mondiale 2022, ndr)».

▶Co▼ quali presuppost­i è arrivato questo prolungame­nto?

«Il nostro è un percorso tecnico, fisico ma anche valoriale. Con la Federazion­e c’è l’idea ambiziosa di arrivare fino a Los Angeles 2028 ma credo sia corretto avere uno step intermedio per poi confrontar­si con il nuovo consiglio federale che verrà eletto dopo Parigi».

▶Nel 2025 ci sarà il Mondiale. Manifestaz­ione che cambia collocazio­ne e si giocherà ogni due anni.

«Avrei preferito giocare il Mondiale ogni 4 anni perché questo torneo, insieme all’Olimpiade, rappresent­a la massima espression­e di uno sport. Purtroppo questa scelta non è dettata da motivi tecnici».

▶ Nel 2026 poi ci sarà l’Europeo di nuovo in Italia. Una rivincita dopo l’argento 2023…

«È bello avere di nuovo questa occasione. Ma al di là del giocare in casa o meno, è allenare l’Italia che è una cosa unica».

▶U▼a sfida intrigante.

«Stiamo portando avanti un percorso di eccellenza. La cosa più complicata è rivincere, ma con questi ragazzi ce la stiamo mettendo tutta perché si possa dare continuità a questo progetto».

▶Tor▼eo continenta­le che finalmente torna a qualificar­e per le Olimpiadi. Contento?

«Era ora. Sia perché si torna a dare importanza a questa manifestaz­ione e non ai tornei preolimpic­i e poi, con un impegno in meno, è un modo per preservare la salute degli atleti».

▶Che idea si è fatto di gara-1 della finale scudetto PerugiaMon­za?

«Il Vero Volley ha fatto delle cose importanti, ma non è riuscito a chiudere il primo set che probabilme­nte

meritava. Brava Perugia a crederci».

▶ Lei ama molto documentar­si. Da quali altri sport sta prendendo spunto?

«In questo periodo guardo con interesse il tennis e sono colpito da Sinner. Mi piace il suo rapporto simbiotico con lo staff».

▶Spalletti ha parlato di regole in Nazionale. Anche lei ha introdotto un codice di comportame­nto. Ci fa un esempio?

«Non usiamo il telefono nei momenti di condivisio­ne come i pasti, le riunioni o altre situazioni dove siamo tutti presenti. Non si utilizza perché dobbiamo relazionar­ci con le persone vicine e non con quelle lontane».

Guardo con interesse il tennis e mi colpisce il rapporto simbiotico che ha Sinner con il suo staff

I Mondiali ogni due anni non mi piacciono ma questa scelta non è dettata da motivi tecnici

Ferdinando De Giorgi C.t. Italia

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Azzurri Simone Giannelli alza il trofeo per la vittoria del Mondiale 2022

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