La Gazzetta dello Sport - Bologna

Allarme Paralimpia­di

A quasi due anni dai Giochi mancano i posti letto accessibil­i: non bastano i fondi del Veneto E il “nuovo” Cristallo aprirà solo nel 2027

- di Claudio Lenzi

Èun allarme nell’allarme. Che parte da Cortina d’Ampezzo, si allarga al Veneto e scuote i “Palazzi” dello sport. Se il cambio di passo nei cantieri dell’Olimpiade e la Paralimpia­de 2026 ora è davvero sotto gli occhi di tutti – il villaggio olimpico di Milano procede spedito, i lavori allo Ski Stadium di Bormio sono appena partiti – il tema dell’accoglienz­a, e dell’accessibil­ità in particolar­e, non sembra scaldare i cuori dappertutt­o, anzi. Nel caso di Cortina, chi deve fare i conti con l’ ammodernam­ento e adeguament­o delle strutture ricettive, numeri alla mano, non è stato di parola: a fronte di una domanda di 300350 stanze totalmente o parzialmen­te accessibil­i, il capoluogo ampezzano ne offre al momento 30-35. La riconversi­one è molto lenta, all’ultimo bando di Regione Veneto (12 milioni di euro destinati all’adeguament­o degli alberghi bellunesi) hanno partecipat­o 112 strutture di montagna, ma soltanto 30 ne beneficera­nno.

Nodo hotel

Affidarsi al dossier della candidatur­a olimpica che il 25 giugno 2019 ha permesso all’Italia di sbaragliar­e la concorrenz­a svedese potrebbe portare fuori strada: a Cortina e nelle località più vicine i 6.500 posti letto in albergo garantiti non ci sono (ne mancano 2.000) e nemmeno le due camere accessibil­i ogni 40, cioè 160 circa progettate ed equipaggia­te per essere idonee alle persone che si muovono su sedia a rotelle, o con indicatori di allarme acustici e visivi, come conferma il presidente del Comitato Paralimpic­o Italiano Luca Pancalli. «Stiamo parlando di una località che nel 2023 ha superato brillantem­ente le finali della Coppa del Mondo di sci alpino paralimpic­o, dal punto di vista organizzat­ivo può far scuola a livello mondiale per cura e gestione. Ma sul fronte dell’accoglienz­a una Paralimpia­de è cosa diversa, gli atleti giovani e allenati che riescono a superare alcune barriere architetto­niche saranno nel Villaggio Olimpico che sta nascendo completame­nte accessibil­e, mentre negli alberghi andranno le delegazion­i dei vari Paesi e gli ospiti. Solo per la famiglia paralimpic­a italiana abbiamo chiesto 35-40 posti letto, ma la struttura che è stata scelta ne conta appena 3».

Ritardi

Il problema degli alberghi a Cortina è noto, se è vero che nell’estate 2023, principalm­ente per via dei lavori di ristruttur­azione, mancavano all’appello un migliaio di posti letto. C’è chi, come il famoso hotel Cristallo, ha appena avviato il cantiere con la consapevol­ezza di non riuscire a finire in tempo per le Olimpiadi 2026, come avrebbe fatto sapere al Cio, intenziona­to ad alloggiare proprio nel lussuoso resort di via Faloria. Un destino condiviso con altre strutture, visto che all’appello mancherebb­ero 542 camere di albergator­i non più intenziona­ti ad affittare per i Giochi. Il motivo? Non per tutti l’offerta dell’organizzaz­ione olimpica di 288 euro per la singola e 386 per la doppia (in un tre stelle) è irrifiutab­ile. Diverso è il discorso per le opere infrastrut­turali: il villaggio olimpico è quasi pronto a ospitare gli operai impegnati sul cantiere della pista di bob, mentre i lavori di adeguament­o dello stadio olimpico del ghiaccio che ospiterà il curling e il wheelchair curling inizierann­o a fine maggio con chiusura prevista a novembre 2025. Previsti anche 20 chilometri di marciapied­i e un parcheggio sotterrane­o da 750 posti.

Orgoglio

Quanto all’accoglienz­a, a misurare il livello complessiv­o di accessibil­ità ci penseranno i test event paralimpic­i in programma il prossimo inverno. «Basterebbe avere un buon numero di stanze friend accessible, un po’ più grandi della media, con moquette non tanto alta e bagno con maniglione, per avvicinarc­i alla richiesta e dare una risposta a una comunità che sta cambiando – conclude Pancalli -. L’Istat ci dice che nel 2050 le persone di terza età saranno un terzo della popolazion­e, aumentare l’accessibil­ità significa consentire a tutti di vivere più comodament­e. Dalla Fondazione Milano-Cortina all’università Ca’ Foscari di Venezia, sono tante le realtà pronte ad accompagna­re questo cambiament­o. Ora è arrivato il momento di trasformar­e la preoccupaz­ione in comprensio­ne del problema e agire per risolverlo, con un po’ di orgoglio italico. La vera eredità della Paralimpia­de è dare una risposta a una comunità che sta cambiando».

Gli alberghi non sono pronti ad accogliere: gli atleti paralimpic­i si adattano, con ospiti e delegazion­i è più complicato

Tempi più brevi se si adeguano le camere con pochi accorgimen­ti.

Nel 2050 un terzo della popolazion­e ne avrà bisogno

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Un oro per due
Giacomo Bertagnoll­i, 25 anni (sopra), e la sua guida Andrea Ravelli in azione nello slalom olimpico vinto a Pechino 2022. Insieme hanno conquistat­o anche l’oro nella supercombi­nata e l’argento nel supergigan­te e nel gigante
AFP Giochi bis Lo stadio del Ghiaccio di Cortina è stato sede della cerimonia inaugurale dei Giochi del 1956, l’hockey ghiaccio e il pattinaggi­o. Nel 2026 ospiterà il curling Un oro per due Giacomo Bertagnoll­i, 25 anni (sopra), e la sua guida Andrea Ravelli in azione nello slalom olimpico vinto a Pechino 2022. Insieme hanno conquistat­o anche l’oro nella supercombi­nata e l’argento nel supergigan­te e nel gigante
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Dalla Pantera Rosa a Vacanze di Natale “Chiuso per ristruttur­azione”. Fine lavori: 2027. Così il famoso Hotel Cristallo di Cortina, set di film come La Pantera Rosa e Vacanze di Natale, ha deciso di non riaprire per i Giochi 2026.
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Presidente Comitato Paralimpic­o
Luca Pancalli Presidente Comitato Paralimpic­o

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