La Gazzetta dello Sport - Bologna
Linari «SCUDETTO SUPER MA ADESSO LA NON DEVE FERMARSI CI ASPETTA LA STORIA»
Il difensore giallorosso e capitano dell’Italia «Presto spero di festeggiare con De Rossi»
Atratti iconica, spesso decisiva, sicuramente preziosa in ogni angolo della sua vita, calcistica e non. Elena Linari è uno dei segreti della Roma femminile che venerdì ha festeggiato il suo secondo tricolore consecutivo. Ed è uno dei segreti perché se c’è una che non si accontenta mai, anche quando vince, è proprio lei...
▶ Linari, che gioia è stata vincere un altro scudetto?
«Straordinaria, non era mai successo che la Roma vincesse due titoli di fila. Sono orgogliosa, speriamo sia l’inizio di una bella storia. La volontà è di fare sempre meglio, migliorandoci ancora. È un titolo che volevamo, ora aspettiamo di festeggiarlo sul campo con i nostri tifosi».
▶ Il vostro è stato un dominio assoluto. C’è stato un momento in cui avete capito che eravate davvero le più forti di tutte?
«Le partite di Champions ci hanno dato la consapevolezza della nostra qualità. Esattamente come i momenti di difficoltà, mi vengono in mente le sconfitte in Supercoppa con la Juventus o quella con l’Inter. Queste partite ci hanno dato la carica giusta. Poi ci vuole anche un po’ di fortuna, ma la fortuna aiuta sempre gli audaci».
▶E un attimo in cui avete avuto paura di non farcela?
«Quando hai grandi ambizioni come le abbiamo noi, la paura di cadere c’è sempre. Però tanto più è alta, tanto più è grande la voglia di arrivare. Hanno contato la resilienza e l’unione del gruppo, la panchina è sempre decisiva nella vittoria di un campionato».
Una gioia immensa, costruita da un gruppo unito. Il segreto? La nostra panchina
L’obiettivo è crescere ancora e prenderci delle gioie anche a livello europeo
▶▲ra c’è anche la finale di Coppa, contro la “sua” Fiorentina...
«Per migliorarci sempre, dopo lo scudetto dobbiamo vincere anche la Coppa Italia. Ma sappiamo che non sarà facile, la Fiorentina sta dimostrando di essere una squadra forte».
▶ Quanto è stato importante avere con voi sempre lo splendido pubblico del Tre Fontane?
«Per chi viene da un passato come il nostro, avere così tanti tifosi è meraviglioso. Ci sono stati anche in partite meno importanti. La nostra è una grande famiglia, li ringraziamo di cuore».
▶ Per lei è il sesto scudetto. In che posizione lo colloca?
«Questo ha un sapore speciale, è la prima volta che ne vinco due consecutivi. Vincere aiuta a vincere, c’è solo un po’ di rammarico per non essere arrivati ai quarti di Champions, tornando a giocare all’Olimpico. Ma abbiamo dimostrato di poterci stare».
▶ In questa stagione ha già segnato 8 reti, per un difensore non sono proprio poche...
«Un ulteriore stimolo a confermarmi a certi livelli. Cerco di aiutare la squadra in ogni modo. Fare gol non è la mia priorità, ma se vengono sono più felice».
La fascia mi rende orgogliosa, ma in azzurro ci sono tante leader, non solo io
▶Il c.t. Soncin l’ha scelta come nuovo capitano della Nazionale...
«Ne sono orgogliosa, ma non credo che in Nazionale ci sia solo un capitano o un leader, ma tanti. È un grande onere, ma anche un onore. È il sogno di quando ero bambina, ma devo dimostrare di poterla portare in modo adeguata, con dei valori e dei principi».
Siamo più vicini ai tornei top. Spero che la mentalità della Roma adesso sia d’esempio
▶Nella classifica all-time azzurra lei è a 107, davanti ha solo Carta, Girelli e Morace a 136. Ci si può arrampicare fin lassù?
«Ci proverò, l’obietitvo è quello. Sono una che non si accontenta, raggiunto un traguardo vado sempre a caccia di uno nuovo. Toccherà a me permettere al c.t. di continuare a chiamarmi. E con il cuore spero che il blocco azzurro della Roma cresca ancora».
▶ Lei ha giocato anche in Spagna e in Francia. Oggi il calcio italiano dove si colloca in Europa?
«Ci stiamo avvicinando alle principali realtà internazionali, oggi siamo il 5° campionato (dietro Spagna, Francia, Germania e Inghilterra, ndr). Servirà investire ancora di più nei vivai e permettere alle giocatrici di dedicarsi solo a questo. Spero che la mentalità della Roma possa essere d’esempio».
▶ De Rossi ha detto che vi invidia, che le vere campionesse siete voi. E che lei è una malata di calcio...
«E ha ragione (e ride, ndr ). Ci è molto vicino, è un ragazzo d’oro Scherzando mi ha chiesto se potevo dargli uno dei miei scudetti... Gli auguro di raggiungere l’Europa che conta. È uno ambizioso, speriamo di festeggiare presto qualcosa insieme».
▶ Per chiudere, cosa è rimasto nel suo cassetto dei sogni?
«Vincere il triplete e fare sempre meglio con la Roma in Europa. E qualificarmi con la nazionale per il prossimo Europeo, in Svizzera. Poi si vedrà...».
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