La Gazzetta dello Sport - Bologna
GIOVEDÌ SU NETFLIX
I maschi e impossibile».
ianna Nannini si è commossa quando ha visto per la prima volta il film Sei nell’anima di Cinzia TH Torrini, da giovedì su Netflix. Soprattutto rivedendo le scene dell’ultimo saluto al padre e quando, a 7 anni, la maestra di canto la caccia dal coro. Era stato uno shock per la piccola Gianna, che da subito però - ha mostrato tenacia e passione per la musica, non ha mollato, anche contro il volere del papà. In Sei nell’anima si raccontano i primi 30 anni della rocker toscana (interpretata dalla convincente Letizia Toni), la sua infanzia a Siena, il trasferimento a Milano dove incontra Mara Maionchi (Andrea Delogu), la prima a credere in lei, i fallimenti, il successo in Germania con America e poi la crisi. Nel 1983, infine, Gianna esce dal tunnel.
G▶Nella sua autobiografia “Cazzi miei”, da cui è tratto il film, lei descrive il 1983 come l’anno della rinascita. Cosa è accaduto?
«Sono stata vittima di uno stato psicotico molto grave, ma non indotto dalle droghe — racconta Nannini —. Mi sono trovata quasi sperduta fuori dall’utero materno. Ho sperimentato la vera follia, il non capire chi sei. Per fortuna ne sono uscita. Ero in Germania, stavo cercando di realizzare il nuovo album e il mio manager voleva che sfornassi a tutti i costi una hit. È stata una forzatura e una violenza che mi ha travolto».
▶ Oggi ha ancora paura?
«No, ma in quel momento ero preoccupata. Mi raccolsero da terra durante un concerto a Colonia, dopo un attacco d’asma. Devo ringraziare Carla (la compagna di una vita, ndr) che mi ha salvata. Da quel momento sono
andata in altre dimensioni che mi hanno aiutato a tornare lucida e a non avere paranoie e attacchi di panico. Dopo, sì, ho scritto un sacco di hit, da a Bello
▶ Che effetto le fa il film?
«Mi sono emozionata e mi sono riconosciuta in Letizia. È una forza della natura. Pensavo che il progetto naufragasse perché non trovavamo l’attrice giusta che mi interpretasse. Poi, tra duemila ragazze, è arrivata questa attrice pistoiese straordinaria, che ha lavorato per un anno e mezzo sul corpo e la voce. Molte delle canzoni sono cantate da lei».
▶ Il suo mantra è «Non comprometterti mai, sei tutto ciò che hai».
«È anche il mantra di Janis Joplin. Sono partita da Siena per Milano con il suo poster in valigia. Credo avessimo due vite parallele. Non l’ho incontrata, ma capivo che aveva sofferto come me: anche lei se n’è dovuta andare via dai genitori».
▶Suo padre, quando vide la copertina di “America”, si vergognò.
«Non voleva assolutamente che intraprendessi la strada della cantante, per lui era un mestiere da ragazza poco di buono. Ma non è mai stato violento».
▶ “Sei nell’anima” non è un film celebrativo. Che cosa rappresenta?
«Non è un film per ricevere applausi, ma per condividere, soprattutto con i più giovani, un problema simile al mio e rispettare chi si trova a un bivio, in un tunnel da cui non riesce a uscire. Tutti nella vita, prima o poi, si trovano ad un bivio».
⏻ TEMPO DI LETTURA 2’45’’
Ho vissuto la vera follia, il non capire chi sei. Per la musica ho subito delle forzature
Arriva il film biografico
Il film su Gianna Nannini esce su Netflix giovedì 2 maggio: nel cast anche Andrea
Delogu,
Max Pisu e Maurizio Lombardi. La regista è Cinzia TH Torrini, già dietro la macchina da presa in molte serie tv