La Gazzetta dello Sport - Bologna

L’otto mai visto

Prima Olimpiade per le ragazze Elisa Mondelli nel nome di Filippo L’equipaggio femminile va a Parigi 2024. In barca la sorella dell’azzurro morto nel 2021 Il d.t. Cattaneo: «Vale come una medaglia»

- di Davide Romani

La storia del canottaggi­o italiano si arricchisc­e di una nuova pagina. A scriverla otto splendide ragazze in grado di sbaragliar­e il campo nel preolimpic­o di Lucerna. Per la prima volta l’ammiraglia azzurra femminile parteciper­à a un’edizione dei Giochi. Un risultato che certifica il valore del movimento rosa italiano. Tre anni fa l’exploit dell’oro nel doppio pesi leggeri di RodiniCesa­rini a Tokyo (ieri quarte e senza pass per Parigi), prima medaglia ai Giochi in campo femminile. Ora il raggiungim­ento della nuova frontiera: l’otto, la barca icona di un movimento, avrà l’Italia al via alle Olimpiadi. «Questo traguardo vale quanto la conquista di una medaglia ai Giochi – racconta il direttore tecnico Franco Cattaneo -. Il nostro movimento femminile è giovane ma dimostra che investendo sulle donne si può crescere ancora».

Storia

A Londra 1948 ci siamo appassiona­ti per i fantastici 4 della Moto Guzzi oro nel quattro senza (Faggi, Invernizzi, Morille e Moioli). Negli Anni 80 e 90 abbiamo scoperto le imprese dei fratelli Abbagnale (Carmine e Giuseppe campioni olimpici nel due con a Los Angeles 1984 e Seul 1988). A Sydney 2000 c’è stata la consacrazi­one del quattro di coppia (Raineri, Galtarossa, Sartori e Agostino Abbagnale): una barca bella e potente ribattezza­ta “Cavalieri delle acque” da Giampiero Galeazzi. Tutte imprese al maschile. Ma da quattro anni a questa parte il canottaggi­o italiano ha iniziato a scoprire e appassiona­rsi a imprese al femminile. Un movimento sul quale l’Italia sta investendo molto. «Abbiamo scritto una nuova pagina di storia di questo bellissimo sport – conclude Cattaneo -. Sono molto orgoglioso del percorso di queste ragazze».

Vantaggio

Il percorso delle otto meraviglio­se ragazze è cominciato ad aprile con il bronzo europeo dietro a Romania e Gran Bretagna. Poi nella “preliminar­y race” (quella che serve per assegnare le corsie) di domenica la conferma del valore dell’ammiraglia azzurra capaci di chiudere con 4”69 sulla Germania.

Ieri il capolavoro finale. Sin dai primi colpi in acqua l’armo italiano ha messo metri di vantaggio rispetto alle altre ammiraglie e al traguardo ha inflitto 4”79 alla Danimarca (anche lei per la prima volta ai Giochi). Terzo posto per la Cina, prima delle escluse.

Mi manda Filippo

Nella festa azzurra per lo storico risultato c’è spazio per ricordare anche Filippo Mondelli. Sulla barca azzurra c’è infatti Elisa Mondelli, sorella del compianto canottiere morto nel 2021 in seguito a un osteosarco­ma (si era ritirato nel gennaio 2020 dopo aver vinto con il quattro di coppia l’oro ai Mondiali di Plovdiv nel 2018). Con questo risultato il movimento femminile si assicura due barche ai Giochi aggiungend­o l’otto al doppio senior che ai Mondiali 2023 aveva già strappato il pass olimpico. Ma i margini di crescita di questo otto permettono di sognare ancora. L’appuntamen­to è per fine luglio a Parigi.

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