La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Zeman, prima sconfitta Questa volta Messina gli regala una delusione

Il boemo anche qui è stato idolo nell’anno in cui lanciò Schillaci Decide Balde: battuto il Pescara

- Di Piero Rizzo TEMPO DI LETTURA

FOGGIA-MONOPOLI FRANCAVILL­A-JUVE STABIA GIUGLIANO-AVELLINO LATINA-POTENZA MESSINA-PESCARA PICERNO-CERIGNOLA TURRIS-GELBISON VITERBESE-TARANTO OGGI

FIDELIS ANDRIA-CROTONE CATANZARO-MONTEROSI 1-0 3-1 2-4 0-0 1-0 2-0 1-0 0-0

ore 14.30 ore 17.30

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli 6,5; Berto 6,5, H. Balde 6, Ferrara 6,5, Celesia 6,5 (dal 42’ s.t. Marino s.v.); Konate 6,5, Fiorani 6 (dal 13’ s.t. Mallamo 6); Kragl 6 (dal 43’ s.t. Trasciani s.v.), I. Balde 7,

Ragusa 6 (dal 36’ s.t. Zuppel s.v.); Perez 6 (dal 36’ s.t. Versienti s.v.). (Lewandowsk­i, Grillo, Iannone, Curiale, Ferrini, Salvo, Napoletano, Ortisi). All. Raciti 6,5

PESCARA (4-3-3) Plizzari 6; Cancellott­i 5,5 (dal 40’ s.t. Crescenzi s.v.), Brosco 6, Mesik 6, Milani 5,5; Germinario 6 (dal 37’ s.t. Aloi s.v.), Palmiero 6, Mora 5,5; Merola 5,5 (dal 37’ s.t. Delle Monache s.v.),

Lescano 5 (dal 41’ s.t. Vergani s.v.), Kolaj 5 (dal 19’ s.t. Cuppone 5,5). (Sommariva, D’Aniello, Catena, Boben, Desogus, Ingrosso).

All. Zeman 5,5

ARBITRO Mirabella di Napoli 5,5 NOTE paganti 426, abbonati 995, incasso non comunicato. Ammoniti I. Balde, Celesia, Milani, Palmiero, Ragusa e Mallamo. Angoli 11-4 lla terza curva, è arrivata la sbandata. Zdnek Zeman incassa la prima sconfitta alla guida del Pescara. Destino beffardo. Già, perché dopo un pareggio e una vittoria, il boemo ha perso proprio a Messina, una delle città in cui il tecnico, una vita fa, ha lasciato una traccia indelebile. Lui, a cui bastò una sola stagione per accendere i sogni dei tifosi e ritagliars­i un posto nell’epica del calcio in riva allo Stretto. Zeman sbarcò in città nel giugno del 1988, accolto dallo scetticism­o generale. Anche perché ereditava la pesantissi­ma panchina di Franco Scoglio: un altro semidio, da queste parti, al punto che la città gli ha intitolato lo stadio. Zeman, però, riuscì in poco

Aa farsi accettare, poi amare e infine idolatrare. Si tratta, per intenderci, della stagione che consacrò Totò Schillaci. autore quell’anno di 23 reti. Zeman riuscì anche nell’«impresa» di lasciarlo in panchina, ogni tanto. Quando un giornalist­a gli chiese lumi sulla caterva di gol realizzati da Schillaci, lui rispose contrariat­o: «Sono pochi. Con il mio gioco ne avrebbe dovuti fare il doppio».

La partita E così il ritorno di Zeman - da avversario - a Messina è finito male per il Pescara. Proprio il Messina lo aveva corteggiat­o in estate: alla Gazzetta il presidente Sciotto aveva persino rivelato di avergli offerto «un contratto a vita», specifican­do che non lo avrebbe mai esonerato, nemmeno se le avesse perse tutte. «È vero», ha confermato Zeman alla fine della gara. Che il

Che ricordi

Messina ha vinto con merito, grazie al gol partita di Ibou Balde, arrivato all’alba della ripresa. Sesto squillo per lo spagnolo: tutti gol realizzati dall’arrivo di Raciti in panchina. Il Pescara, dal canto suo, non ha fatto nulla per provare a rimediare. Salvo in un’occasione, con Brosco che ha costretto Fumagalli a fare un mezzo miracolo. Poi solo Messitempo na, che ha avuto più di una chance per raddoppiar­e. Poco male, perché resta la sostanza di 3 punti pesantissi­mi. Il Messina, che in casa non vinceva ormai dal 22 gennaio, adesso è a soli due punti dalla salvezza diretta.

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Zdenek Zeman, 75 anni, allenò il Messina nel 1988-89 in B

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