La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Gaviria secondo Bettiol, test positivo «In Riviera ci sarò»

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Dopo la caduta alla Strade Bianche ieri si è rivisto in corsa Alberto Bettiol. Il toscano della Ef Education Easy

Post, 29 anni, ha completato la MilanoTori­no e alla fine le sue sensazioni sono positive: «Mi sono ripreso, mi sono allenato bene e questa corsa è servita per fare chilometri e ritmo gara. Sabato non sarò tra i favoriti, ma per la Sanremo ci sono», ha detto il vincitore del Giro delle Fiandre 2019. ARRIVO

1. Arvid DE KLEIJN (Ola, Tudor Pro Cycling Team) km 192 in 3.59’02”, media 48,194 km/h (record: precedente Paolini 1976, 47,351 km/h);

2. Fernando Gaviria (Col, Movistar)

3. Casper Van Uden (Ola, Team Dsm)

4. Einhorn (Isr); 5. Moschetti; 6. Bouhanni (Fra); 7. Meeus (Bel); 8. Vendrame; 9. Aberasturi (Spa); 10. Groenewege­n (Ola); 11. Reynders (Bel); 12. Serrano Rodriguez (Spa);

13. Maestri; 18. Girmay (Eri); 33. Cavendish (Gb); 61. Bettiol a 19”. sigli ai suoi corridori. «Molto si giocherà sulla Cipressa e sul Poggio. In quel momento le squadre che hanno ambizioni si devono far trovare pronte. Corridori come Pogacar sono capaci di fiammate e se non sei davanti rischi di pagare il conto». Se i punti dove si deciderà la corsa sono due – Cipressa e Poggio -, la rosa dei pretendent­i si allarga a tre secondo il campione svizzero che si rammarica per non aver anticipato il suo arrivo in Italia («Peccato non essere in ammiraglia a festeggiar­e con la squadra, ero a casa a pedalare sui rulli...»). «Il mio favorito è Wout Van Aert. Alla Tirreno-Adriatico ha lavorato per testare la gamba e aiutare Roglic a vincere la classifica finale. Mi sembra che abbia la condizione giusta. Poi ci sono Van der Poel e Pogacar. Anche loro in questi giorni hanno dimostrato di stare bene, soprattutt­o lo sloveno. Più difficile per gli sprinter, anche se la variabile vento potrebbe stravolger­e i piani di tanti».

Finale Cancellara si sofferma poi sull’analisi dei chilometri conclusivi del primo Monumento della stagione. «Certo, l’anno scorso l’azione di Mohoric ha sorpreso tutti. Credo che arrivare in cima con 10” significhe­rebbe mettere una bella ipoteca per la vittoria. Ma il problema è un altro: non so se sul Poggio si riesce a fare un’azione che permette di scollinare con un vantaggio del genere». Sabato conoscerem­o le risposte a questi dubbi, intanto Cancellara è al settimo cielo per la prima vittoria della sua squadra. «Il ciclismo è organizzaz­ione e velocità, e qualcuno dei ragazzi che ha corso la MilanoTori­no è già in viaggio per andare a correre in Francia».

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