La Gazzetta dello Sport - Cagliari
La Bce conferma la linea Tassi su di mezzo punto «Banche, il sistema è solido»
Lagarde sicura: «L’inflazione resta troppo alta» Credit Suisse: dopo il crollo ipotesi-spezzatino
Le sigle, già nei giorni scorsi, avevano protestato per essere state convocate dall’esecutivo a cose fatte e non preventivamente, durante la stesura della bozza. Anche il segretario della Cisl Luigi Sbarra, prima più distaccato rispetto alla linea aggressiva di Cgil e Uil, ha parlato di mobilitazione ed è stato invitato da Landini a creare un fronte unitario. L’occasione per ribadire il dissenso è stata il congresso Cgil di Rimini, in cui la neo segretaria del Pd Elly Schlein ha sottolineato che è «una baggianata dire che si abbassano le tasse a tutti» e ha ribadito l’urgenza del salario minimo, «una battaglia da sempre del M5S», ha aggiunto il leder CinqueStelle Giuseppe Conte, secondo cui quella del governo è «una riforma recessiva». E la “battaglia” in Parlamento prosegue: non solo lungo il sentiero del testo-cornice del nuovo fisco.
PARTE IL PROCEDIMENTO DELL’AUTORITÀ PER LE COMUNICAZIONI
Segretario generale del Cgil
Giuseppe Conte ggi una nuova stretta, domani, forse, una frenata. Gli osservatori leggono questa linea nella scelta di ieri della Banca Centrale Europea: come programmato, i tassi d’interesse salgono di mezzo punto. Portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,50%, quello sui depositi al 3% (il livello più alto dal 2008) e quello sui prestiti marginali al 3,75%. Ma «l’elevato livello di incertezza — spiega la Bce — rafforza l’importanza di un approccio dipendente dai dati nelle decisioni sui tassi d’interesse, che saranno determinate dalle valutazioni sulle prospettive di inflazione». In sostanza, la Bce non ha voluto preannunciare le prossime mosse: la numero uno Christine Lagarde ammette miglioramenti sul fronte dell’inflazione core (calcolata, cioè, senza tenere conto dei beni soggetti a forte volatilità) ma non ancora sufficienti a garantire un ritorno al target del 2% nel medio periodo. La Bce stima che l’inflazione in area euro scenda infatti al 5,3% nel 2023, al 2,9% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. E se, da un lato, spiega Lagarde, «l’economia dovrebbe riprendersi nel corso dei prossimi trimestri», non è possibile «in questo momento definire quale sarà il percorso dei tassi di interesse» e «l’inflazione dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo lungo».
OLe rate Critico il nostro governo: «La Bce non si sta muovendo nella giusta direzione, anche se c’è stato un inizio di ripensamento», dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. In Italia, peraltro, si consolida la fase di rallentamento dell’inflazione: l’indice dei prezzi al consumo è salito a febbraio dello 0,2% su base mensile e del 9,1% su base annua, dati migliori delle attese. Anche se accelerano i prezzi del carrello della spesa (+12,7%). Secondo il Codacons, comunque, l’aumento dei tassi d’interesse rappresenta una crescita media da 35 euro a rata per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. E Facile.it spiega: «Se l’incremento Bce si riflettesse in maniera speculare sull’Euribor, la rata di un mutuo a tasso variabile standard passerebbe dai 456 euro di gennaio 2022 ai 693 del secondo trimestre 2023». Mentre alcune banche dell’Eurozona, ammette la Bce, potrebbero risultare vulnerabili al rialzo dei tassi.
I dollari Ma ieri Francoforte ha affrontato anche il caso-Credit Suisse, respingendo il timore di contagi: la Bce è pronta a rispondere, se necessario, per preservare stabilità e prezzi. «Le banche dell’area euro — spiega il vice di Lagarde, Luis de Guindos — hanno livelli patrimoniali ben più alti rispetto a dieci o quindici anni fa, posizioni di liquidità robuste, sopra i requisiti minimi». Intanto la linea di credito fino a 50 miliardi di franchi concessa a Credit Suisse dalla Banca nazionale svizzera ha determinato, alla Borsa di Zurigo, un maxi rimbalzo del + 19%. Si parla, comunque, di quello che, nel 2007, era l’ottavo istituto più quotato al mondo e che ora è crollato al 155° posto: «Con le valutazioni correnti — scrive il Financial Times —ècome se avesse perso un’intera Goldman Sachs». E ora emerge l’ipotesi dello “spezzatino” per evitare il default di una istituzione che, negli anni, ha accumulato guai: spionaggio interno, riciclaggio del denaro di trafficanti di cocaina, costosi passi falsi. E Ubs sarebbe contraria a una fusione. Intanto le Borse respirano: Piazza Affari chiude a +1,38%. Mentre, negli Usa, la segretaria al Tesoro Janet Yellen spiega: «Su Silicon Valley Bank le autorità sono intervenute per prevenire un serio rischio di contagio». Ma ora la Casa Bianca lavora al salvataggio della First Republic Bank con l’aiuto dei più grandi istituti del Paese. Operazione da 30 miliardi di dollari. E la Fed ha annunciato di averne prestati quasi 12 alle banche Usa da domenica.
La delega è un progetto recessivo per il Paese. Pronti a scendere in piazza con i sindacati o da soli
di Draghi Christine Lagarde, 67 anni, francese, è a capo della Bce dal novembre
2019, quando ha sostituito Mario Draghi: ieri ha annunciato che la Bce prevede un Pil di Eurolandia in crescita dell’1% quest’anno, contro lo 0,5% del 2022