La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Via le canzoni italiane dai social Meta non rinnova con la Siae

- TEMPO DI LETTURA f.riz.

parisce la musica protetta dalla Siae da Instagram e Facebook: è il risultato della mancata intesa fra Meta, il colosso che controlla i social, e la Siae. In sostanza, gli utenti italiani ed europei non potranno più usare i brani del repertorio Siae nelle storie di Facebook e Instagram, nei reel di Facebook e Instagram e nel feed di Instagram. I contenuti ancora visibili e che comprendon­o un brano musicale del repertorio Siae verranno rimossi da Facebook mentre su Instagram la musica verrà silenziata, a meno che l’utente non decimercat­o

Sda di sostituire l’audio con una traccia ancora disponibil­e sul catalogo di Meta. I social e Siae (la principale società che gestisce il diritto d’autore delle opere musicali nel nostro Paese) non hanno infatti trovato un’intesa economica per rinnovare l’accordo di licenza, che è scaduto il 1° gennaio 2023.

Mogol «Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 Paesi nel mondo, continuere­mo a impegnarci per raggiunger­e un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti», spiega la società di Mark Zuckerberg. «L’indiscutib­ile libertà di

Manager

Mark Zuckerberg, 38 anni va esercitata all’interno di regole condivise», replica il ministro della Cultura Gennaro Sangiulian­o mentre Mogol, presidente della Siae, osserva: «Queste piattaform­e guadagnano miliardi e sono restie a pagare qualcosa. Gli autori vivono grazie ai diritti d’autore». L’industria musicale chiede che Meta riapra il tavolo negoziale. «Sono entrati in una concession­aria Lamborghin­i con 20 mila euro in tasca — la metafora scelta da Matteo Fedeli, direttore generale Siae da gennaio —: non abbiamo accettato e loro hanno fatto questa uscita pubblica, che complica la situazione. Ma la speranza è quella di risolvere».

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