La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Amorim punta su Pote Leader, bomber e star E sul gioco in verticale

Il tecnico 38enne ha in Gonçalves il miglior talento Occhio alle fasce: Edwards e Trincao sono pericolosi

- TEMPO DI LETTURA di Iacopo Iandiorio TEMPO DI LETTURA

Per questo non potrà permetters­i di mollare nulla, nemmeno la Coppa Italia, dove in semifinale troverà l’Inter e punta a prendersi la rivincita della scorsa stagione, quando Simone Inzaghi soffiò ad Allegri il trofeo in finale.

Esperienza e trofei L’Europa però resta un tabù da sfatare per i bianconeri, perché un trofeo internazio­nale manca in bacheca dalla Supercoppa europea del 1997. Per riuscire nell’impresa Allegri s’affiderà a chi sa come si vince e ha maturato negli anni parecchia esperienza nelle competizio­ni europee. Prima di tutto Angel Di Maria, che finora in Europa League è stato il più prolifico, con 4 reti realizzate. E poi Danilo, che come il Fideo ha trionfato in Champions League (con il Real Madrid) e sa come s’affrontano le sfide più importanti. Senza dimenticar­e Filip Kostic, alla prima stagione in bianconero che con l’Eintracht un anno fa ha conquistat­o l’Europa League. L’esperienza come antidoto contro la spregiudic­atezza dello Sporting, che ha eliminato la favorita Arsenal trascinand­ola fino ai calci di rigore: tra gli uomini di Allegri ce ne sono diversi che hanno vissuto una o tutte e due le finali di Champions perse: Bonucci, Alex Sandro e Cuadrado, oltre a Pogba che con lo United vanta anche un successo in Europa League. Altri, come Locatelli e Chiesa, sono saliti sul tetto d’Europa con la maglia azzurra. Max ha tanti uomini ai quali affidarsi per tentare una nuova impresa e spera di averli tutti al top. Sarà un aprile di fuoco, con la Signora impegnata su tre fronti. Dopo l’ultima fatica di domani sera contro l’Inter, la sosta servirà per recuperare le energie e cominciare a prepararsi al meglio allo sprint finale. Il 31 maggio in fondo non è poi così lontano, ma per arrivarci la Juve deve superare ancora 4 prove. Cominciand­o dallo Sporting, che Madama affronterà il 13 aprile nella sfida d’andata dei quarti.

2 Le finali

europee di Allegri alla guida della Juventus, entrambe in Champions: nel 2015 il ko di Berlino contro il Barcellona di Messi e nel 2017 la sconfitta di Cardiff contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo

4 I successi

stagionali nelle coppe europee dei bianconeri: uno nei gironi di Champions, nella gara casalinga contro il

Maccabi Haifa, e tre in Europa League tra Nantes (1) e Friburgo (2) opo il Benfica si torna a Lisbona. Brutto cliente, questo Sporting, rivale cittadino di quelle Aquile che hanno eliminato i bianconeri dalla Champions. Ed è proprio un club da Champions, così come la Juve, anche lo Sporting. L’ha persa a novembre nelle condizioni ideali: in casa, gli bastava un pari contro l’Eintracht (battuto a Francofort­e 3-0...), eppure ha perso 2-1 a meno di 20 minuti dalla fine, dopo essere andato in vantaggio. Ma non si è abbattuto e ha “investito” seriamente sulla Europa League. Nei playoff ha sbattuto fuori il Midtjyllan­d danese, che nei gruppi aveva rifilato 5 gol alla Lazio. E negli ottavi ha superato la regina della Premier, l’Arsenal, vincendo ai rigori all’Emirates, dopo il pari (2-2) a Lisbona. Insomma, non è agevole incontrarl­o. Infatti nelle ultime 11 partite ha perso soltanto una volta, col Porto, che l’ha battuto anche in Coppa di Lega, poi ha messo di fila 7 vittorie e 3 pari.

DEurogol In campionato è attardato, al quarto posto, a 5 punti dallo Sporting Braga, terza posizione utile per i playoff di Champions, eppure ha vinto 16 gare su 24, ma ne ha perse 6. Insomma, non ama le mezze misure. Ma i biancoverd­i di Ruben Amorim - 38 anni, qui da 3 stagioni (ex regista del Benfica, costato 10 milioni per liberarlo come tecnico dal Braga nel 2020), nel 2021 giovanissi­mo “scudettato” dopo 19 anni di attesa all’Alvalade - hanno giocatori di molto talento. Su tutti Pote, al

Pote Pedro Goncalves, 24 anni

l’anagrafe Pedro Gonçalves, 24 anni, così detto “ciotola” o “pentola “come lo chiamavano in famiglia da piccolo perché aveva sempre fame ed era cicciotell­o, all’Emirates a segno con un gol leggendari­o da 50 metri, meraviglio­so, finora 12 reti in campionato e 17 in stagione, in realtà regista e leader. Valore di mercato già sui 30 milioni, contratto fino al 2026, piace in Premier.

Alternativ­e Sulle fasce gli esterni sono l’ex Tottenham Edwards, 24 anni, l’uomo dei cross (ne ha fatti 16 in 4 gare di EL) e l’ex Barcellona Trincao, 23 anni. Ma può giocare anche Pote a sinistra, inserendo magari in mediana l’uruguayano Ugarte, per un centrocamp­o più di copertura, o si sposta Edwards da falso 9, al posto di Paulinho, ex Braga, titolare da dopo il Mondiale, 14 reti in stagione. Alternativ­e anche il brasiliano Arthur Gomes e sulla fascia sinistra Nuno Santos, 8 gol in stagione. Anche in difesa Amorim ha le sue varianti: di recente ha giocato con l’olandese St. Juste, ex Mainz, a destra, e Inacio a sinistra, togliendo Matheus Reis, terzino più di spinta. Ha una rosa da 24,4 anni di età media, con un vivaio sempre florido, vedi il 18enne attaccante delle Azzorre Chermiti.

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