La Gazzetta dello Sport - Cagliari
SANREMO SUPERMAN
Estavolta la Sanremo diventa una sfida nel vento. Il braccio di ferro dei giganti, da Pogacar a Van Aert e Van der Poel, si annuncia ancora più stressante e teso. Gli ultimi 80 km si pedaleranno sull’Aurelia con la compagnia di folate di vento che toccheranno i 45 km all’ora. E in generale il vento sarà a favore in tutto il tratto lungo il mare.
Questa è una caratteristica propria della Sanremo. Qui il vento diventa importante come la strategia e la tattica, perché averlo contro sfavorisce chi attacca e invece a favore trasforma la corsa in un rodeo. In questo garantisce Paolo Bettini, che è pilota d’aereo: «La perturbazione nell’entroterra richiama venti che soffieranno trasversali dal mare per poi diventare pienamente a favore dalla zona dei Capi. E sarà a favore anche sull’Aurelia dopo il Poggio e sull’arrivo in via Roma, tra i palazzi». Tradotto: si annuncia una giornata dove i rapporti e la potenza nelle gambe conteranno, eccome. Per Ganna è un’ottima notizia: se parte col vento a favore, chi lo prende? Per Van Aert e Van der Poel è meglio per non sentire Ewan a ruota: non si rimonta col vento da dietro. La Classicissima, insomma, non si smentisce. E possiamo dire che c’è già chi ha vinto ieri, e sono stati i tifosi, la gente che in piazza ad Abbiategrasso (prima partenza da fuori Milano in 116 anni) ha applaudito le 25 squadre e i 175 beniamini: saggia la decisione degli organizzatori di rispolverare la presentazione. A conferma che il ciclismo non deve mai dimenticarsi di scendere in mezzo alle sue radici, che sono quelle popolari nel senso più nobile del termine.
POGACAR
VAN AERT
VAN DER POEL
PEDERSEN
ALAPHILIPPE
MOHORIC
E applauditissimo è stato lui, Tadej Pogacar, il fenomeno senza limiti chiamato ancora una volta all’appuntamento con la storia. Un boato ha accolto il suo arrivo sul podio. Dopo due Tour, la Liegi-Bastogne-Liegi e due Giri di Lombardia, dopo 9 successi in 13 giorni/gara nel 2023, dopo prestazioni esuberanti in volata e salita: provarci sì, ma fermarlo non sarà facile.
▶Pogacar, Sanremo? che cos’è per lei la
«La classica più difficile di tutte. E io vengo spesso qui, il Poggio lo faccio tante volte in allenamento partendo da casa mia a Montecarlo. Ed è la più tosta da vincere, ci sono così tante varianti e ogni cosa può accadere, ci sono veramente dei trabocchetti dovunque. Io il percorso lo conosco benissimo. La Sanremo è sempre un giorno duro, lungo, un punto di incontro tra una grande tappa di un giro e una classica».
▶ Ma lei si considera il favorito?
«No, uno dei molti, però proverò a sorprenderli. Sapete che cosa vi dico? Qui non c’è una strategia perfetta, in una squadra bisogna essere tutti al massimo, correre davvero come squadra e trovare energie più fresche possibili su Cipressa e Poggio. So che mi attaccheranno, ma sono abituato ormai, vedremo come
Il record di scalata: 5’46” Tadej Pogacar, 24 anni, attacca sul Poggio alla Sanremo 2022 con Wout Van Aert, 28. Il record di scalata, sui 3,7 km di ascesa, è di Giorgio Furlan, vincitore nel 1994: 5’46” mi sentirò in corsa, potrebbe anche rivelarsi un vantaggio da un certo punto di vista… Di sicuro come squadra vogliamo vincere, non importa come».
▶Come si immagina di vincere?
«Arrivare da solo è il modo più spettacolare, in particolare su un traguardo così speciale come Via Roma. L’adrenalina di fare una volata dopo 300 km di corsa è ancora un’altra cosa speciale: io sono pronto a lottare e a combattere per vincere».