La Gazzetta dello Sport - Cagliari

SANREMO SUPERMAN

- Di Luca Gialanella

Estavolta la Sanremo diventa una sfida nel vento. Il braccio di ferro dei giganti, da Pogacar a Van Aert e Van der Poel, si annuncia ancora più stressante e teso. Gli ultimi 80 km si pedalerann­o sull’Aurelia con la compagnia di folate di vento che toccherann­o i 45 km all’ora. E in generale il vento sarà a favore in tutto il tratto lungo il mare.

Questa è una caratteris­tica propria della Sanremo. Qui il vento diventa importante come la strategia e la tattica, perché averlo contro sfavorisce chi attacca e invece a favore trasforma la corsa in un rodeo. In questo garantisce Paolo Bettini, che è pilota d’aereo: «La perturbazi­one nell’entroterra richiama venti che soffierann­o trasversal­i dal mare per poi diventare pienamente a favore dalla zona dei Capi. E sarà a favore anche sull’Aurelia dopo il Poggio e sull’arrivo in via Roma, tra i palazzi». Tradotto: si annuncia una giornata dove i rapporti e la potenza nelle gambe conteranno, eccome. Per Ganna è un’ottima notizia: se parte col vento a favore, chi lo prende? Per Van Aert e Van der Poel è meglio per non sentire Ewan a ruota: non si rimonta col vento da dietro. La Classiciss­ima, insomma, non si smentisce. E possiamo dire che c’è già chi ha vinto ieri, e sono stati i tifosi, la gente che in piazza ad Abbiategra­sso (prima partenza da fuori Milano in 116 anni) ha applaudito le 25 squadre e i 175 beniamini: saggia la decisione degli organizzat­ori di rispolvera­re la presentazi­one. A conferma che il ciclismo non deve mai dimenticar­si di scendere in mezzo alle sue radici, che sono quelle popolari nel senso più nobile del termine.

POGACAR

VAN AERT

VAN DER POEL

PEDERSEN

ALAPHILIPP­E

MOHORIC

E applauditi­ssimo è stato lui, Tadej Pogacar, il fenomeno senza limiti chiamato ancora una volta all’appuntamen­to con la storia. Un boato ha accolto il suo arrivo sul podio. Dopo due Tour, la Liegi-Bastogne-Liegi e due Giri di Lombardia, dopo 9 successi in 13 giorni/gara nel 2023, dopo prestazion­i esuberanti in volata e salita: provarci sì, ma fermarlo non sarà facile.

▶Pogacar, Sanremo? che cos’è per lei la

«La classica più difficile di tutte. E io vengo spesso qui, il Poggio lo faccio tante volte in allenament­o partendo da casa mia a Montecarlo. Ed è la più tosta da vincere, ci sono così tante varianti e ogni cosa può accadere, ci sono veramente dei trabocchet­ti dovunque. Io il percorso lo conosco benissimo. La Sanremo è sempre un giorno duro, lungo, un punto di incontro tra una grande tappa di un giro e una classica».

▶ Ma lei si considera il favorito?

«No, uno dei molti, però proverò a sorprender­li. Sapete che cosa vi dico? Qui non c’è una strategia perfetta, in una squadra bisogna essere tutti al massimo, correre davvero come squadra e trovare energie più fresche possibili su Cipressa e Poggio. So che mi attacchera­nno, ma sono abituato ormai, vedremo come

Il record di scalata: 5’46” Tadej Pogacar, 24 anni, attacca sul Poggio alla Sanremo 2022 con Wout Van Aert, 28. Il record di scalata, sui 3,7 km di ascesa, è di Giorgio Furlan, vincitore nel 1994: 5’46” mi sentirò in corsa, potrebbe anche rivelarsi un vantaggio da un certo punto di vista… Di sicuro come squadra vogliamo vincere, non importa come».

▶Come si immagina di vincere?

«Arrivare da solo è il modo più spettacola­re, in particolar­e su un traguardo così speciale come Via Roma. L’adrenalina di fare una volata dopo 300 km di corsa è ancora un’altra cosa speciale: io sono pronto a lottare e a combattere per vincere».

▶Che cosa pensa dell’altro favoritiss­imo Wout Van Aert?

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Appuntamen­to sul Poggio
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