La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Italia all’ultimo test Baldanzi insegue l’Euro convocazione
Sfida all’Ucraina con vista sull’Europeo Il c.t. Nicolato pensa a novità in attacco
Ragazzi, siete pronti? All’Europeo mancano meno di tre mesi e oggi a Reggio Calabria gli azzurrini affrontano l’ultima partita di preparazione prima del raduno. L’Ucraina ha uno stile di gioco – tra sistema utilizzato e capacità di attaccare e comandare - che si avvicina a quello delle nostre avversarie (Francia, Svizzera e Norvegia). E vinse il Mondiale Under 20 nel 2019 dopo aver battuto proprio l’Italia di Paolo Nicolato in semifinale. Nel 2-0 in Serbia, nell’Italia c’è stato spazio per giocatori nuovi o meno utilizzati. Stavolta invece il c.t. metterà i titolari, almeno quelli che ha potuto chiamare. La rosa che prenderà parte all’Europeo ha già una forma abbastanza definita: «Abbiamo 7-8 giocatori su cui contiamo che in questo momento non ci sono – ha spiegato Nicolato -, ma è vero anche che in Serbia, e conto anche domani, si sono mostrati dei giocatori che possono avere l’ambizione di entrare nei 23. Poi sarà anche il campionato che ci darà indicazioni».
Chi c’è Si può provare già a cominciare a comporre la lista di chi ci dovrebbe essere. Tra i tre portieri, il titolare è di sicuro Carnesecchi, convocato qui ma trasferitosi nella Nazionale maggiore. Dietro di lui, probabilmente Turati e Caprile. Nella batteria dei difensori centrali, sono certezze Okoli, Lovato, Pirola e magari Scalvini. Il reparto sarà completato da Viti, Ruggeri e Carboni che hanno sfruttato l’occasione in Serbia. Sugli esterni a tutta fascia, due per parte: al momento Bellanova e Cambiaso per la destra, Parisi e Udogie per la sinistra. Zanoli in corsa. Il centrocampo è il reparto più ricco: Ricci – capitano stasera -, Salvatore Esposito, Fagioli recuperato dopo un piccolo problemino fisico a inizio raduno, Bove con buone possibilità, poi Rovella e Miretti che proprio per infortunio non hanno potuto essere convocati. L’attacco si regge sul più continuo, Lorenzo Colombo. Quasi sicuri anche Cancellieri e Cambiaghi. Ballerebbero, allo stato delle cose, più o meno tre posti.
Attacco Le necessità, come sempre, sono soprattutto davanti. I centravanti delle qualificazioni, Colombo a parte, si sono eclissati (Pellegri, Piccoli, Lucca) ma si sta facendo luce Mulattieri, non solo per la doppietta alla Serbia. «Sente il gol – ha confermato Nicolato – e abbiamo bisogno di giocatori così. Poi vedremo come arriverà a giugno, lui e gli altri, ma questa è una virtù importante: stamattina abbiamo incontrato Pippo Inzaghi che su questa caratteristica ha costruito una grande carriera». L’altra, vera grande speranza azzurra è Tommaso Baldanzi, il ragazzino dal dribbling facile: un posto per lui si dovrebbe trovare. Comunque a giugno la prima lista conterrà una trentina di nomi, altri hanno la possibilità di mettersi in mostra con l’Ucraina.
Valori La sfida ha naturalmente anche un altro significato, perché non si può dimenticare la situazione che stanno vivendo in patria i nostri avversari, particolare che non sfugge a un tecnico sensibile come Nicolato che su certi valori fonda lo spirito di spogliatoio: «Giocare con loro per noi è un momento importante, di crescita per tutti quanti. Credo molto nell’inclusione e credo che lo sport debba avere un valore che va oltre il risultato e la manifestazione sportiva in sé. Quindi ognuno fa le sue riflessioni, ma sono tutti ragazzi adulti, responsabili, consapevoli. Quindi non è una partita come le altre anche per noi».