La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Cournooh da urlo Brescia si rilancia Milano distratta «Noi senza energie»

Quattro triple della guardia, altro colpo dopo la Coppa. Messina: «Può capitare»

- di Andrea Tosi

Si scrive Cournooh, si pronuncia Cuono come risalta sulla maglia da gioco, si legge Mvp e capocannon­iere. Milano lo subisce in lungo e in largo e anche il fenomeno Napier deve chinare la testa davanti a lui. A 32 anni, il jolly di origine ghanese, nato in provincia di Verona, produce la partita che vale una carriera, spesa cambiando 13 squadre, anche di alto livello come Siena (ai tempi), Cantù, le due bolognesi, prima di trovare la sponda giusta a Brescia. La sua scintilla accende la squadra di coach Magro, in crisi nel primo quarto senza gli acuti di Della Valle e Petrucelli, quando l’Olimpia sembra travolgerl­a toccando un facile +14 (7-21). Ma quando Cournooh/Cuono entra in campo la partita e la fiducia di Brescia cambiano radicalmen­te. Le sue triple ricuciono il divario con tanto di sorpasso nel secondo quarto, alla pausa ha già 12 punti.

Bestia nera È solo l’inizio di una serata magica che conferma Brescia come bestia nera dell’Olimpia: dopo averla eliminata in Coppa Italia, alzando poi il trofeo, si ripete in una partita difficile che poteva, con un risultato avverso, precipitar­la in zona retrocessi­one. Milano si mostra troppo sicura di sé e forse anche troppo frettolosa di chiudere la gara per risparmiar­e energie in vista delle trasferte di Istanbul (domani) e Tel Aviv (giovedì), il viaggio della speranza in Eurolega. Ma sbaglia i calcoli giocando due quarti centrali molto poveri, inutile la rimonta fino a -6 nel rush a testa bassa, alla fine deve incassare il sesto ko in campionato che favorisce la fuga per il primato della Virtus Bologna. Ma per lo scudetto c’è tempo.

Febbre notturna Infatti Cournooh/Cuono non ha proprio voglia di lasciare strada ai campioni d’Italia. Il suo esempio scalda la mano anche di Gabriel che nel terzo quarto imbuca 4 triple di fila per l’allungo a +16 di padroni di casa. Poi nell’ultimo periodo mette in ritmo anche Della Valle e Petrucelli, che si sbloccano con una tripla a testa per tenere a distanza i sussulti di

Napier e compagni, a tratti quasi frastornat­i. «La storia della mia squadra dice che giochiamo meglio partite di questo tipo - riflette Magro, visibilmen­te emozionato e con gli occhi lucidi per la febbre che lo ha colpito in nottata -. Per non è stato facile, mi sono dovuto imbottire di farmaci ma ne valeva la pena. Siamo stati bravi a tenere il vantaggio quando sono si sono presentati fantasmi di Pesaro e con Lubiana che ci sono costati sconfitte amare. Ora cerchiamo di fare bene anche con Napoli e Verona». Sull’altra spona Messina non deve arrabbiars­i: «Compliment­i a Brescia, ha giocato bene e vinto con pieno merito - riconosce il tecnico dell’Olimpia -. Abbiamo cominciato la partita molto bene nel primo quarto poi progressiv­amente ci siamo spenti contro la loro fisicità e aggressivi­tà in difesa. Alcuni miei giocatori erano in debito di energie. A un certo punto avevamo la spia della riserva accesa. Sapevamo che poteva succedere perché abbiamo speso davvero molto in questo momento della stagione. Adesso proviamo a riposare per andare a Istanbul e giocare una buona partita con l’Efes».

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CIAM Schiaccian­te David Cournooh, 32 anni, guardia di Brescia, sta viaggiando a 8,3 punti di media in campionato con un massimo di 23
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