La Gazzetta dello Sport - Cagliari

SIGNORA TI RICONQUI

PER RIPRENDERS­I LA JUVE IN BALLO C’È IL FUTURO

- Di Fabiana Della Valle TORINO

I

l 2024 sarà senza dubbio un anno speciale per Federico Chiesa: sposerà la sua Lucia, la modella con cui fa coppia fissa, dopo la romantica proposta con l’immancabil­e anello a Venezia. Prima però ci sarà un Europeo dove difendere il titolo di campioni e ancora più a ridosso un finale di stagione con la Juventus in cui il numero 7 desidera ritagliars­i un ruolo da protagonis­ta. Come era successo a inizio campionato, quando fece 4 gol nelle prime 5 partite, e molto di più di quanto è accaduto nell’ultimo periodo, tra guai fisici, prestazion­i altalenant­i e una modesta vena realizzati­va. A 2 mesi scarsi dal termine del 2023-24 per Chiesa è arrivato il momento di rimettersi al centro del villaggio bianconero. Lo spera la Juventus, che ha un disperato bisogno dei suoi big per non rischiare di fallire la qualificaz­ione alla prossima Champions League (mancarla sarebbe un bagno di sangue dal punto di vista economico, oltre che un insuccesso sportivo) e per cercare di tornare a sbaciucchi­are un trofeo. Lo vuole Chiesa, che sa fin troppo bene che cosa si prova quando si vince e da quanto tempo non succede, visto che fu lui a griffare l’ultimo trionfo, la Coppa Italia conquistat­a nel 2021. L’obiettivo è tornare a essere leader, come lo è stato in passato sia nella Juventus sia in azzurro, per convincere la Signora a puntare ancora su di lui, per il presente e per il futuro.

Rabbia e leadership Fede è il primo a essere arrabbiato quando in campo non riesce a dare il massimo. I fischi dell’Allianz Stadium al momento della sua sostituzio­ne con il Genoa lo hanno colpito nel profondo, perché lui ha sempre avuto un rapporto caldo con i tifosi. Un anno fa, dopo il gol segnato al Friburgo negli ottavi di Europa League (il secondo stagionale), chiese scusa al popolo bianconero: «Io ci voglio essere, voglio dare una mano alla squadra e alla società per quello che mi hanno dato in passato. Purtroppo negli ultimi due anni non sono riuscito… anche adesso che sono ritornato dall’infortunio, non sono al massimo», raccontò. Non lo è neppure ora sebbene sia clinicamen­te a posto, lo dicono i dati che Fede ha esaminato in maniera minuziosa con lo staff. Sa che deve dare di più e non vuole deludere il club che più di tutti ha creduto in lui, investendo 60 milioni per portarlo via alla Fiorentina. Chiesa è un istintivo, uno che a volte si fa prendere dalla smania di volere tutto e subito. Invece in campo ci vuole pazienza, soprattutt­o quando la condizione non è al top e anche le cose più semplici possono diventare complesse. Però basta fermarsi a ragionare a mente fredda per rendersi conto che la stagione non è tutta da buttare via: Fede ha segnato 7 gol tutti in campionato e solo un anno (il 2020-21) ne aveva totalizzat­i di più in maglia bianconera (8 più uno con la Fiorentina prima del trasferime­nto). Significa che gliene bastano 2 per battere il suo record in campionato e 3 per andare in doppia cifra ed eguagliare il suo primato (10 nel 2019-20).

La trattativa Il contratto, in scadenza nel 2025, può essere rinnovato per un’altra stagione

Ritorno al passato Chissà se Igor Tudor, che era il secondo di Andrea Pirlo quando l’ex viola sbarcò alla Continassa e domani farà il suo debutto in panchina con la Lazio, riuscirà a risvegliar­e antiche e benefiche sensazioni. Con la coppia di ex bianconeri al timone Chiesa ha vissuto la sua stagione di grazia, con 14 centri complessiv­i (miglior risultato di

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