La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Tonali guai inglesi Scommesse anche sul Newcastle Ma forse basterà lo stop italiano
L’ex milanista, deferito dopo l’autodenuncia, aveva effettuato anche 50 puntate sulla Premier Ma un’ulteriore sanzione potrebbe essere compresa in quella già comminata dalla Figc
Rischia un nuovo stop. Ma dalle prime indiscrezioni - e pare lo scenario più plausibile - la Federazione inglese che ieri l’ha deferito potrebbe decidere che Sandro Tonali abbia già pagato abbastanza con la squalifica di 10 mesi inflittagli dalla Figc che scade il 27 agosto, nonostante abbia scommesso su 50 partite inglesi dal 12 agosto al 12 ottobre. Sarà una commissione indipendente della FA a stabilirlo nelle prossime settimane, dopo che ieri sono state formalizzate le accuse contro il giocatore del Newcastle. Sono nuove e diverse rispetto a quelle della Figc, la cui indagine si era fermata al trasferimento in Inghilterra, ma confermano che Tonali aveva un serio problema con le scommesse e che ha continuato a giocare in modo compulsivo anche quando è arrivato a Newcastle. E lo ha fatto, sostiene la Football Association, fino al giorno in cui i Carabinieri si sono presentati a Coverciano dove era in ritiro con la Nazionale per notificargli l’avviso di garanzia.
Denuncia Tonali ha scommesso, ma si è anche autodenunciato. È stato lui, rientrato in Inghilterra mentre aspettava la squalifica della Figc, ad avvisare la Federcalcio inglese che aveva continuato a puntare anche a Newcastle. La sua collaborazione con gli inquirenti, parte del suo processo di redenzione, è stata piena, con gli avvocati e il giocatore sentiti più volte e con il telefono del centrocampista a disposizione dell’indagine, proprio come era stato in Italia. Tonali nei due mesi in cui ha assaggiato la Premier avrebbe scommesso 50 volte: avrebbe puntato anche sulle partite del Newcastle, ma giocandosi sempre la vittoria della sua squadra, proprio come aveva fatto quando era prima al Brescia e poi al Milan, come aveva ammesso di aver fatto con la Figc. E sempre in scommesse combinate, con il risultato vincente dei Magpies (su cui avrebbe puntato in non più di cinque occasioni) ogni volta parte di una schedina più ampia. Nel periodo dell’accusa, il Newcastle ha giocato in tutto 11 partite. La piena collaborazione, l’ammissione di avere un problema di ludopatia e la terapia già cominciata come da accordo con la Figc, oltre all’atteggiamento generale verso le scommesse in Inghilterra, fanno pensare che la commissione indipendente possa optare per una sanzione lieve, ammesso che decida di imporla. E che questa finisca per essere in ogni caso assorbita dalla squalifica italiana cominciata il 27 ottobre 2023 ed estesa a livello mondiale dalla Fifa. Non è scontato, però.
Procedimento Tonali avrà tempo fino al 5 aprile per rispondere alle accuse, ma in realtà l’ha già fatto: il deferimento è un atto formale. L’ex milanista dovrà valutare se comparire di persona davanti alla commissione o inviare un memorandum scritto, in cui oltre a rispondere alle accuse dovrà mostrare di aver cominciato un percorso di guarigione, partito già prima dell’accordo con la Figc, che prevede anche in Inghilterra la sua partecipazione ad iniziative contro la dipendenza da scommesse. Servirebbe un caso estremo, una puntata contro la sua squadra che dalle prime indiscrezioni non sembra esserci, per allungargli la squalifica. È anche per questo che il Newcastle non si aspetta un inasprimento delle sanzioni e che questo nuovo deferimento potrebbe risolversi con una multa o una squalifica che non cambi il fatto che dal 28 agosto Tonali potrà tornare a giocare. Dopo aver realizzato nel modo peggiore di avere un problema con le scommesse così grave da metterne a rischio la carriera, dopo aver mostrato di aver fatto tutto quello che doveva per voltare pagina.
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