La Gazzetta dello Sport - Cagliari

PAROLA DI «SENTE L’AMORE DELLA GENTE LO SLAM NON L’HA CAMBIATO» SINNER uno di voi

Alle 20 la semifinale con Medvedev «Dopo il ko agli Australian Open Daniil avrà studiato altre soluzioni: ma Jannik ha pronte più opzioni»

- Di Federica Cocchi INVIATA A MIAMI (USA) F.co. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tiene i piedi per terra, rispetta le persone e si diverte a fare il suo lavoro

L’attitudine È il ragazzo di sempre, con lo stesso carattere, perché ha basi solide in famiglia

uasi due ore di allenament­o sotto il sole di mezzogiorn­o a Miami: 28 gradi, a tratti anche 30. Jannik Sinner si è preparato così, senza battere ciglio, per la semifinale che lo vede in campo oggi alle 20 italiane contro Daniil Medvedev. Il russo si allenava in contempora­nea due campi più in là: qualche scambio, un po’ di servizi e via. Per il nostro numero 1 servizi e risposte con uno sparring, poi una buona mezzora di cesti con coach Darren Cahill. Tanti slice di rovescio, tante volée di dritto, senza sconti. È senz’altro questa una delle qualità che il tecnico australian­o apprezza di Sinner, l’impegno e la dedizione costante. Vittoria o sconfitta, caldo o freddo, stanco o fresco. Non molla di un centimetro.

Darren, questo povero ragazzo è sfigurato dalla fatica...

Q

«(Ride) Ma no, lui è abituato. Questo è l’allenament­o che facciamo sempre per preparare una partita. Ci siamo allenati quasi sempre alla stessa ora, lavorando sugli aspetti che vanno perfeziona­ti. Si gioca un match difficile, importante».

▶Sinner contro Medvedev: ormai è un classico, siamo alla sfida numero 11.

«Immagino che Daniil sia a caccia di risposte, esattament­e come faceva Jannik quando era sotto di sei sconfitte contro di lui. Avrà studiato nuove soluzioni in questi due mesi».

▶ Che partita vi aspettate?

«A Melbourne per i primi due set aveva fatto una partita quasi perfetta. Non ci immaginava­mo che avrebbe giocato in maniera così aggressiva e così a lungo. Però era anche molto stanco fisicament­e. Questa volta pensiamo che avrà

Numero 3 lo stesso atteggiame­nto aggressivo e lo mischierà un po’ col suo gioco classico. Ci siamo preparati per due o tre diverse opzioni, vedremo se avremo avuto le intuizioni giuste».

Sono passati due mesi da quella straordina­ria vittoria all’Australian Open. Che cosa è cambiato?

«Lo Slam non lo ha cambiato, Jannik è sempre lo stesso ragazzo, con lo stesso atteggiame­nto, la stessa attitudine in campo e in allenament­o. E questo è successo per le sue basi molto solide in famiglia. Non solo è lo stesso di prima del trionfo a Melbourne, ma non è cambiato rispetto a quando è diventato un giocatore di tennis. Ha i piedi per terra, rispetta le persone e si diverte a fare il suo lavoro. Questo è il suo segreto».

LA POPOLARITÀ «È difficile che ora possa andare in giro senza essere riconosciu­to, ma è un ottimo prezzo da pagare quando sali al top»

▶La

gente adesso lo riconosce ovunque...

«Certo, da questo punto di vista molte cose sono cambiate, è difficile che possa andare in giro per strada o al ristorante senza essere riconosciu­to, ma è il prezzo da pagare quando diventi un grande giocatore. Ed è un ottimo prezzo».

Anche qui a Miami c’era tanta Italia per lui.

«L’amore della gente lo nutre, gli piace, Jannik sente l’affetto delle persone e lo trasforma in energia».

Quando siete via per molto tempo cosa gli piace fare?

«È un ragazzo di 22 anni molto normale. Ha invitato qui il suo migliore amico per passare insieme un paio di settimane. Giocano troppo) Jannik dopo aver superato Machac.

Due facce In questa crescente rivalità contro Sinner, Medvedev ha vissuto per intero i due sentimenti opposti che solo il tennis sa regalare: l’esaltazion­e e la frustrazio­ne. Prima le vittorie in serie, poi l’incubo della continua sconfitta. Dal bianco al nero, fino a questo undicesimo incontro, in semifinale al Masters 1000 di Miami . Una volta, quando incrociava l’italiano, Daniil camminava sulle nuvole, addirittur­a sbadigliav­a in faccia al rivale e ai tifosi, quasi per ribadire che la sfida con l’italiano rischiava di diventare noiosa (l’episodio delle Finals 2021 ha fatto storia). Dopo le sei vittorie consecutiv­e, però, la tendenza è stata invertita e Medvedev ha sbattuto contro un muro nelle ultime quattro occasioni: «Jannik gioca ogni volta meglio - ha detto Meddy dopo i quarti -. Colpisce la sua sicurezza, in questo torneo qualche volta è stato in difficoltà, ma è sempre riuscito a restare in piedi e a trovare una soluzione, così fanno i grandi campioni». E allora come invertire la tendenza? «Dovrò dare il 100%. Spero di riuscirci meglio dell'ultima volta».

alla playstatio­n, vanno un po’ al golf, tirano qualche palla, ridono e scherzano. È un ragazzo fortunato, sa di esserlo e lo apprezza fino in fondo».

▶Jannik

ha detto che gli piace talvolta lavorare con lei e Simone Vagnozzi a periodi alterni.

«Fisicament­e qui ci sono solo io, ma con Simone lavoriamo sempre in assoluta continuità. Ci sentiamo, analizziam­o la partita, e questo dà grande serenità al giocatore perché sa che comunque tutti noi ci occupiamo di lui».

Il vostro team ha davvero qualcosa di speciale, si respira armonia. Qual è il segreto?

«Abbiamo grande rispetto. Ognuno con il proprio ruolo, ci confrontia­mo, discutiamo e cerchiamo sempre di trovare la soluzione migliore per Jannik».

▶Ora da Sinner tutti si aspettano solo vittorie.

«Arriverann­o vittorie e sconfitte. Una volta Agassi mi ha detto: "Se in una stagione vinci un titolo Slam, allora è una grande stagione, qualunque cosa ci sia stato prima o dopo". E Jannik lo sa».

LE PROSPETTIV­E «Una volta Agassi mi disse: “Se in una stagione vinci un titolo Slam, allora è una grande stagione...”»

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Jannik Sinner, 22 anni, attuale n. 3 al mondo, suo miglior ranking di sempre, in carriera ha vinto 12 tornei con un bilancio di 208 successi e 75 sconfitte. Nel 2024 è 18-1
AFP Il segreto Jannik Sinner, 22 anni, attuale n. 3 al mondo, suo miglior ranking di sempre, in carriera ha vinto 12 tornei con un bilancio di 208 successi e 75 sconfitte. Nel 2024 è 18-1
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Il russo Daniil Medvedev, 28 anni, attuale n. 4 al mondo e 1 nel febbraio 2022, in carriera ha vinto 20 tornei con un bilancio di 349 successi e 139 sconfitte.
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Numero 4 Il russo Daniil Medvedev, 28 anni, attuale n. 4 al mondo e 1 nel febbraio 2022, in carriera ha vinto 20 tornei con un bilancio di 349 successi e 139 sconfitte. Nel 2024 è 16-3 GETTY

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