La Gazzetta dello Sport - Cagliari
L’INTERVISTA
E’l’anno del ranocchio. «Mi piace l’idea della ragazza che bacia la rana e la trasforma in un principe. È una sorpresa di Pasqua», spiega Ernst Knam, chef del cioccolato. Come si usa dire, bisogna baciarne molti prima di trovare il nobiluomo, ma se il ranocchio è di cioccolato l’impresa diventa più piacevole. E la rana è l’ultima invenzione, la proposta per questa Pasqua. «È lui il creativo, è un vulcano, bisogna sempre stargli dietro», racconta la moglie Alessandra, che ha una sua linea, Frau Knam. Alessandra ha cominciato lavorando nel settore dell’amministrazione, del commerciale e della comunicazione. Poi, durante la pandemia, la svolta. «Ho messo le mani in pasta, su suggerimento di Ernst, ed è nata la mia figura in pasticceria: prima il profilo Instagram, poi un libro che abbiamo scritto insieme, i programmi tv. Com’è lavorare insieme? Bellissimo e divertente». Si sono conosciuti 14 anni fa, ora hanno due figli. Per il primo invito a cena, Ernst ha portato una torta al frutto della passione e mango. «Molto apprezzata». Si vede.
Da Marchesi Il tedesco Knam è un fan sfegatato del Bayern Monaco e in Italia tifa Inter. Ha studiato con Gualtiero Marchesi prima di scegliere la strada del cioccolato e della pasticceria. I programmi tv lo hanno reso popolarissimo, ma sono trent’anni che crea e sorprende con abbinamenti che a qualcuno possono sembrare azzardati. «Se conosci i materiali nulla è azzardato. Nel cioccolato con la colatura di alici si sente il mare, il sale, e per me non c’è niente di azzardato. Così come nell’abbinare il cioccolato bianco all’astice». Indubbiamente è Knam lo sperimentatore di famiglia. «Con il mestiere che faccio devo pro