La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Cuore Marsiglia, decide Henrique Col Benfica la spunta ai rigori

Il club francese aspetta l’Atalanta dopo la rimonta con i portoghesi Dal dischetto sbaglia Di Maria

- Di Alessandro Grandesso

Il cliente per l’Atalanta sarà il Marsiglia. E non si può dire che la squadra di Gasset non ci abbia creduto e provato e insistito fino all’ultimo, fino all’ultimo rigore utile, facendo anche i conti con i primi limiti. Quelli che hanno minato magari anche gran parte della stagione. Ma adesso conta l’essenziale, il presente e una qualificaz­ione quasi insperata per una semifinale europea, dopo quella del 2022 in Conference, rispolvera­ndo anche quella del 2018 che poi portò la finale di Europa League, persa con l’Atletico. A mettere in carreggiat­a i francesi ci ha pensato Moumbagna, pareggiand­o il 2-1 del Benfica tradito poi dagli

di Di Maria e di Antonio Silva dal dischetto.

Coerenza Di sicuro, il Marsiglia nel primo tempo ci ha messo subito gli ingredient­i che erano mancati a Lisbona. Ossia una giusta dose di aggressivi­tà, ma anche un minimo di coerenza, non solo tattica al di là dell’innovativa difesa a tre, e partendo con il bomber Aubameyang in punta e non

marginaliz­zato sulla fascia, ma anche tecnica. Evitando così quei banali errori di gioco, nel passaggio e in costruzion­e visti all’andata. Insomma, è stata subito gara vera e possibilme­nte alla pari di fronte a un Benfica magari più a suo agio collettiva­mente, ma aggredito, sebbene mai in vera difficoltà. A parte su una conclusion­e inquadrata di Ndiaye in avvio (8’) e una alta in volée di Aubameerro­ri yang (24’). I portoghesi, però, non si sono resi neppure veramente pericolosi dalle parti di Lopez, con zero tiri in porta dopo i primi 45’, accontenta­ndosi fondamenta­lmente di contenere gli avversari, con padronanza e serenità.

Spiragli A caccia del gol del pareggio, dopo il 2-1 in Portogallo, il Marsiglia ci si è messo subito anche nella ripresa, colleziona­ndo due corner nei primi cinque minuti e riversando­si con rabbia nella metà campo ospite su ogni possibile apertura. Ma perdendo in lucidità e sfilaccian­do il blocco di squadra, faticando a trovare le punte. Il tutto a causa anche di un Benfica sempre ordinato e mai in panico. E anzi, velenoso sui primi spiragli, costringen­do Lopez a una doppia parata miracolosa su Rafa Silva e Di Maria (29’), rispondend­o a quella di Trubin a terra su Kondogbia (24’). Insomma, indizi di un equilibrio molto instabile che salta quando Aubameyang scende sulla sinistra e centra dentro per Moumbagna che di testa fa esplodere il Velodrome (34’). Ed è il gol che annulla la sconfitta dell’andata e allunga il duello portandolo nel guado dei tempi supplement­ari dove Di Maria non inquadra di testa (7’), come Aubameyang con un pallonetto, dopo un controllo volante (13’). Per decidere tutto dal dischetto.

OM, che bomber Aubameyang in punta e non ai margini sulla fascia, funziona meglio

 ?? ?? Gioia francese Moumbagna (a sinistra) festeggia con Harit e Aubameyang il gol dell’1-0 del Marsiglia
Gioia francese Moumbagna (a sinistra) festeggia con Harit e Aubameyang il gol dell’1-0 del Marsiglia

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