La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Pecchia, scatta il conto alla rovescia Palermo, poi Lecco la A è all’orizzonte Gran finale
Il tecnico frena le ansie «Ora niente calcoli» Al Barbera oggi arriva il presidente Krause
«Quante partite mancano alla fine del campionato? Cinque. E dunque ci sono in palio quindici punti. Non è il caso di fare conti. Io dico: zero calcoli, e andiamo in campo per vincere. Questa dev’essere la nostra filosofia». Fabio Pecchia, alla vigilia della partenza per Palermo, non veste i panni del ragioniere e non studia il calendario per capire quando, dove e come il suo Parma potrebbe raggiungere la promozione. È l’esperienza a guidarlo, e anche la consapevolezza che un gruppo giovane come quello che ha a disposizione deve vivere con leggerezza il momento, lasciarsi trascinare dall’entusiasmo e non volare troppo con la fantasia.
Situazione
Inevitabile, però, che la gente di Parma qualche calcolo abbia cominciato a farlo. Il vantaggio di otto punti sul Venezia,
che è terzo in classifica, autorizza a ragionare in questo senso. Con cinque partite da disputare, se gli emiliani ne vincono tre sono in Serie A. Altra ipotesi: possono bastare due vittorie nelle prossime due gare, sperando che il Venezia non faccia altrettanto oppure che il Como (secondo a cinque punti di distanza) non batta la Feralpi o la Samp. Quest’ultima opzione, come si vede, è vincolata ai risultati delle avversarie e le combinazioni sono numerose. I tifosi del Parma possono augurarsi di festeggiare la promozione sabato 27 aprile, al Tardini, al termine della sfida contro il Lecco, ma è necessario che si verifichino una serie di risultati favorevoli. Delle prossime cinque gare gli emiliani ne disputeranno tre in trasferta (a Palermo, a Bari e il derby a Reggio Emilia all’ultima giornata) e due in casa (contro il Lecco e contro la Cremonese). Considerato il ritmo tenuto fino a questo punto del campionato dalla squadra di Pecchia, si può tranquillamente affermare che non si tratta di ostacoli insormontabili.
Carica «Tutto il gruppo è a disposizione - conclude l’allenatore -. Tutti dentro e tutti pronti a lavorare per raggiungere l’obiettivo. A Palermo sarà un confronto di alto livello e noi dovremo andare oltre le nostre possibilità». La gestione della squadra è sempre la solita: formazione top-secret perché ogni giocatore deve sentirsi coinvolto fino all’ultimo minuto, non ci sono titolari e non ci sono riserve, lo testimoniano i gol realizzati in questa stagione dai cosiddetti «subentranti». Questo è il metodo di Pecchia e, anche grazie a questo metodo, il Parma ha costruito una marcia finora trionfale. In tribuna a Palermo, a spingere i suoi ragazzi verso il traguardo, ci sarà anche il presidente Kyle Krause in arrivo dagli Stati Uniti.