La Gazzetta dello Sport - Cagliari
«Io e Penelope giocavamo a fare le stiliste»
Ora Monica e la sorella da Oscar lo fanno davvero. Hanno creato con Geox una capsule per ogni donna
orelle, artiste, donne. Monica e Penelope Cruz hanno disegnato insieme una capsule collection per la primavera/estate di Geox. Monica, ballerina, ha danzato per anni nella compagnia di Joaquin Cortes: il palcoscenico, i costumi, le scarpe fanno parte della sua vita. La creatività è nel dna di famiglia, lei danzatrice e Penelope attrice, premio Oscar e musa di Pedro Almodovar.
Monica, ci racconta com’è nata questa collezione?
▶
S
«Io e mia sorella ci divertiamo molto a lavorare insieme quando possiamo e siamo appassionatissime di moda fin da bambine. Con Geox è stato tutto molto semplice perché condividiamo la stessa filosofia: qualità sia nei materiali che nelle tecnologie, e uno stile contemporaneo che si addice a ogni donna».
▶Le scarpe sono tra gli accessori più amati dalle donne, costrette
a fare i conti con una vita sempre di corsa.
«Proprio per questo abbiamo pensato a modelli che andassero bene dalla mattina in ufficio fino a sera, per un appuntamento con le amiche per un aperitivo. Siamo tutte sempre di corsa, ma non significa che dobbiamo trascurarci o essere troppo formali».
▶Quando avete iniziato a appassionarvi
alla moda?
«Fin da bambine ci divertivamo a disegnare modelli, a creare outfit. Ricordo che ritagliavamo le foto dalle riviste e componevamo i vari pezzi per creare un abito o un completo. Una passione cresciuta nel tempo e diventata in occasioni come questa anche un lavoro. Creare è una cosa che ci univa da bambine, e lo fa anche adesso che siamo più... grandi. È stato bello collaborare,
fare riunioni, confrontarci».
▶Vi scambiavate i vestiti? «Certo! La nostra stanza era un laboratorio creativo, ci divertivamo a creare abbinamenti, a prestarci vestiti e accessori».
▶ La danza l’ha influenzata nella sua creatività?
«Noi ballerini siamo molto creativi e ci divertiamo ad adattare gli indumenti che usiamo per le prove. Tagliamo i pantaloni, li accorciamo con le forbici, lo stesso facciamo a volte con i body, le maglie. A me è sempre piaciuto molto, come ho amato anche gli abiti di scena».
▶ C’è un colore che fa da filo conduttore a questa collezione? «A me piacciono tutti i colori ma non sono legata a nessuno in particolare. La nostra collezione si rivolge a donne che hanno esigenze molto diverse: l’eleganza, la comodità, e anche la voglia di un po’ di colore. Non tutti gli accessori pratici devono essere per forza di colori neutri. Si può osare un fucsia o un arancio o una stampa animalier».
Insomma sembra di capire che avete disegnato una collezione che rispecchia molto la vostra personalità, di donne dinamiche e attente alle tendenze del momento.
▶ «Sì, io mi sento una donna come tante. Che deve correre a prendere la figlia a scuola, poi in teatro o alle prove. Io e Penelope abbiamo voluto pensare a tutte le donne, a tutti i corpi, a tutte le età. Donne, e basta».