La Gazzetta dello Sport - Cagliari
Crippa, l’uomo dei record Suo anche quello dei 10 km Un filotto tutto italiano
In Germania vola in 27’08”. Dai 3000 alla maratona: Yeman ora ha tutti i sette primati nazionali
Yeman Crippa, l’uomo dei record: il 27enne trentino, adesso, detiene tutti i primati italiani che vanno dai 3000 alla maratona. Di sette, tra pista e strada, gliene mancava uno: quello dei 10 km. Ma era quasi una formalità. Si sapeva che, stante il suo valore, alla prima occasione utile lo avrebbe sgretolato. E infatti: il poliziotto di origini etiopi, ieri, correndo all’Adizero Road To Record nella tedesca Herzogenaurach in 27’08”, lo ha migliorato addirittura di 42”. Con una prestazione da incorniciare, ha spazzato via Pietro Riva e Yoghi Chiappinelli (oggi alla maratona di Amburgo per tentare la qualificazione olimpica) che lo detenevano in coabitazione dal 2022. Non solo: il limite europeo che dal 17 marzo è del francese Jimmy Gressier, è rimasto a un misero secondo. Per Yeman, intanto – che ha anche il record nazionale dei 5000 indoor - il progresso sul personale, ottenuto nella tradizionale gara di Bolzano il 31 dicembre scorso, è di 52”.
La gara Dell’azzurro, l’unico in gara con i guanti, crono a parte, a convincere è stato soprattutto l’atteggiamento. Nella prova organizzata dal suo sponsor tecnico su un circuito di 1,3 km da ripetere sette volte intorno alla casa madre dell’azienda, non particolarmente scorrevole per via delle tante curve e al cospetto di rivali altamente qualificati, ha fatto gara di testa sin dai primi metri, con un passaggio a metà gara in 13’40”. Ha ceduto qualcosa solo nel finale, chiudendo quarto – unico non africano tra i primi 11 - alle spalle dei keniani Nicholas Kipkorir (27’05”), ai piedi del podio nei 5000 dei Giochi di Tokyo e Sebastian Sawe (27’06”), iridato in carica della mezza, nonché del burundese Rodrigue Kwizera (27’07”).
Le prospettive Yeman, che dopo i successi in pista, col 2h06’06” di Siviglia, in febbraio ha capito di poter essere un maratoneta a tutti gli effetti, ha obiettivi stagionali chiari: la mezza degli Europei di Roma del 9 giugno, a cui tre giorni più tardi potrà far seguire la difesa del titolo sui 10.000 e, poi, i 42 km dell’Olimpiade di Parigi del 10 agosto. Il 18 maggio, accompagnato da coach Massimo Pegoretti, andrà a visionarne il percorso. Prima, però, domenica prossima, una nuova uscita sui 10 km al Parco di Monza. «Ero reduce da un proficuo mese di lavoro in quota a Ifrane, in Marocco – ricorda, affiancato dalla fidanzata Sofia – mi aspettavo un 27’30” o poco meno, non di andare così forte. Credevo che la preparazione per la maratona, sulle distanze brevi, mi avrebbe fatto perdere qualcosa a livello muscolare. Invece mi sono sentito bene, sempre in controllo, anche nelle ripartenze dopo le curve. Ho chiuso gli ultimi due chilometri in 5’20”, non è affatto male un doppio 2’40”. A un certo punto ho anche pensato di poter arrivare secondo, ho provato a riprendere Kipkorir e mi è costato un pochino: probabilmente il record europeo l’ho perso lì o forse quando c’è stata una sbandata nella prima parte di gara. Ma sono molto soddisfatto. Avere tutti i record, dai 3000 alla maratona, mi dice che sono un atleta completo ed è bellissimo. Ora questi tempi voglio migliorarli tutti...». Nelle altre gare, record del mondo nel miglio su strada del keniano vice iridato degli 800 Emmanuel Wanyonyi (3’54”5), successo in 30’03” della keniana Agnes Ngetich nei 10 km e nei 5, con 14’38”, miglior crono all-time under 20 dell’etiope Medina Eisa.