La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Conegliano resta sul trono d’Italia E adesso assalto alla Champions

- Di Davide Romani

La squadra di Santarelli chiude 3-1 la serie contro Scandicci: sette titoli tricolori in 12 anni, sei consecutiv­i

Conegliano, ancora tu. Un ritornello che ormai fa tendenza nella pallavolo italiana. Dal 2018 l’albo d’oro del campionato femminile è un semplice, ma non scontato, copia e incolla che solo la sospension­e della stagione 2019-2020 per pandemia da covid ha momentanea­mente interrotto. Ieri per la sesta volta consecutiv­a, la settima nella storia del club, la Prosecco Doc Imoco ha conquistat­o lo scudetto superando in gara-4 della finale tricolore la Savino del Bene Scandicci 3-1. Un trionfo figlio di programmaz­ione, idee e talento.

Dominio Fondato nel marzo 2012 in poco più di 10 anni il club presieduto da Pietro Maschio e Piero Garbellott­o ha scalato le gerarchie del volley nazionale e internazio­nale e oggi è un punto di riferiment­o di tutto il movimento. Con un gruppo di 270 sponsor che hanno sposato il progetto Conegliano, la società veneta ha messo in bacheca il 23° trofeo. Bacheca che si allarga ininterrot­tamente da 5 anni. Infatti la squadra allenata da Daniele Santarelli non perde un titolo in Italia dal 3 febbraio 2019 a Verona (Coppa Italia vinta da Novara allenata da Massimo Barbolini e in cui giocava Paola Egonu). Da allora 15 titoli: 5 scudetti, 5 Supercoppe, 5 Coppe Italia. «È un percorso lungo, meraviglio­so. Questo è uno scudetto meritato e bellissimo contro una squadra difficile da affrontare, in una serie di finale giocata in crescendo. Sono orgoglio di questo gruppo».

Numeri da capogiro

I successi di Conegliano non si fermano al campo da gioco, vanno oltre. Il seguito della squadra di Santarelli alimenta entusiasmo e raccoglie tifosi in continuazi­one.

Nonostante i tre trofei vinti fin qui in questa stagione siano maturati lontano dal palasport di casa (la Supercoppa a Livorno, la Coppa Italia a Trieste e questo scudetto a Firenze), il PalaVerde di Treviso, la casa delle pantere, in questa stagione ha fatto registrare numeri importanti. Media record di 4700 spettatori, 6 “tutto esaurito”, dieci volte sopra i 5000 spettatori, oltre 100.000 presenze stagionali. Numeri che non si vedevano da prima del covid. «La squadra appartiene a questo splendido pubblico - racconta emozionato coach Santarelli -. In ogni città ci ha seguito e sostenuto. Il coro di incoraggia­mento dopo il ko in gara-1 di finale è stata la nostra benzina».

Bandiera

Ma nello sponsor non bastano budget e sponsor per vincere e confermars­i negli anni. L’era Conegliano è figlia di idee e scommesse vincenti in grado di rinnovarsi e migliorars­i stagione dopo stagione. La prima intuizione risale all’estate 2013 quando il club, a un anno dalla sua nascita, puntò forte su Monica De Gennaro, allora libero emergente in uscita da Pesaro. L’azzurra c’è sempre stata in ogni successo di Conegliano e negli anni ha visto crescere il club. Attorno a lei, nel corso delle stagioni, l’Imoco ha perfeziona­to l’ossatura della squadra con la regista polacca Asia Wolosz (in Veneto

dal 2017) mentre in panchina 7 anni fa ha scommesso su Daniele Santarelli, assistente prima a Casalmaggi­ore e poi all’Imoco di Davide Mazzanti. Negli anni la scelta ha pagato tanto da far diventare il 42enne tecnico umbro, campione del Mondo 2022 con la Serbia e campione d’Europa con la Turchia, il 3° allenatore nella speciale classifica dei tecnici campioni d’Italia con 6 successi dietro a Sergio Guerra ( 11) e Loredana Lugli (8). Una striscia di vittorie che Conegliano non ha nessuna intenzione di interrompe­re. Il 5 maggio ad Antalya, in Turchia, può completare la stagione perfetta inseguendo la seconda Champions (la prima vinta nel 2021) nella finale da giocare contro Milano: «Festeggiam­o 48 ore e poi testa a quella partita» conclude il coach.

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