La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Violenta turbolenza in volo Un morto e decine di feriti sul Boeing Londra-Singapore

L’aereo ha perso 1900 metri di quota Arresto cardiaco per la vittima Soccorsi a Bangkok

- Di Franco Carrella

Una tempesta assassina, foto e video che rendono l’idea del terrore vissuto, il drammatico bilancio di un morto e 54 feriti, di cui sette in condizioni gravi. Il panico ha accompagna­to il volo SQ321 Londra Heathrow-Singapore della Singapore Airlines, un Boeing 777-300ER decollato lunedì alle 23.38 italiane: sul mar delle Andamane, a ovest della Thailandia, l’aereo avvicinand­osi al Myanmar ha incontrato una forte turbolenza perdendo circa 1900 metri di quota in appena tre minuti. Vibrazioni paurose, scene di devastazio­ne. In quel momento c’erano decine di persone senza cintura, sbalzate impietosam­ente da una parte all’altra. Molti passeggeri (in totale 211, in prevalenza australian­i, oltre a 18 membri dell’equipaggio) lanciati contro le cappellier­e come testimonia­no le macchie di sangue - o colpiti da oggetti e bagagli, con traumi di varia natura, soprattutt­o tagli alla testa. Quindi i piloti hanno attivato il segnale d’emergenza dirottando a Bangkok (alle 10.45 di ieri in Italia). Sulla pista, i soccorsi delle ambulanze. La vittima - si verrà a sapere - è un cittadino britannico di 73 anni a cui è stato fatale un arresto cardiaco. Era assieme alla moglie. Per tutti gli altri, un incubo che non si potrà cancellare.

Fenomeno

Si è trattato - spiegano gli esperti di metereolog­ia della cosiddetta clean air turbulence (turbolenza in aria libera), un fenomeno violento, improvviso e doppiament­e pericoloso perché avviene in una zona priva di nuvole e pertanto non visibile

sui radar meteo di bordo. Manco a dirlo, casi che si fanno più diffusi a causa dei cambiament­i climatici, tra maggiore instabilit­à nelle correnti a getto e aumento della velocità del vento. Se si è seduti al proprio posto con la cintura ben allacciata e il tavolino chiuso, comunque, il rischio di farsi male è bassissimo: secondo le statistich­e, infatti, l’80% delle 146 persone ferite in modo “serio” a bordo di voli di linea dal 2009 al 2022 è composto da steward e hostess intenti a servire i pasti. Quando è stato colpito dalla sacca d’aria, il jet volava a 11.300 metri di altitudine. Singapore ha inviato una squadra di inquirenti per indagare sull’incidente. La compagnia, che ha messo a disposizio­ne un nutrito staff medico, è considerat­a tra le più affidabili e apprezzate al mondo, anche in fatto di sicurezza oltre che per gli standard qualitativ­i. In 51 anni, appena sette incidenti gravi, ma l’ultimo mortale rovinoso: nel 2000, un jet si schiantò dopo il decollo a Taiwan causando 83 vittime. Fu un errore del comandante che imboccò una pista chiusa al traffico e si sviluppò un incendio.

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AP Tempesta invisibile Il Boeing 777-300ER della tragedia appartiene alla Singapore Airlines

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