La Gazzetta dello Sport - Lombardia
AL MONDIALE
Nonostante l’eliminazione al Mondiale nella fase a gironi con la Serbia, Vlahovic è nella storia serba. È stato il terzo a segnare al suo esordio da titolare al Mondiale con la Serbia, dopo Sasa Ilic e Nikola Zigic nel 2006. nami societario, che ha portato alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Cda (da Nedved ad Arrivabene), sembra intimorire Dusan. Per Vlahovic la lettera d’addio di Agnelli è stato un fulmine a ciel sereno come per tutti i compagni, ma nei giorni scorsi è stato
rassicurato dalla società e da Allegri. «Ne abbiamo parlato ha detto il serbo -. Mi hanno detto quello che è capitato e avevo letto sui giornali. Vediamo ora quando torno in Italia, non ho capito bene che cosa sia successo. Mi ha fatto grandissimo piacere avere Agnelli come presidente. Preoccupazioni? Io sono un calciatore, sono concentrato sul campo». Esattamente quello che allenatore e dirigenti hanno chiesto e continueranno a chiedere a Dusan e compagni. Cuore e testa focalizzati sul lavoro per isolarsi dalle questioni extra campo (intercettazioni e timori di eventuali penalizzazioni) e continuare la risalita pre Mondiale avviata proprio dal gol di Vlahovic nel derby contro il Torino. Da quel momento, anche in assenza di DV9, la Juventus ha svoltato e con sei vittorie consecutive è passata dall’ottavo al terzo posto. Il prossimo passo è ambizioso, ma non impossibile: completare la rimonta scudetto: «Affronteremo partita per partita, siamo a 10 punti dal Napoli che gioca un grandissimo calcio. Ma la Juve assicura Vlahovic - non molla mai. Lotteremo fino alla fine».
Per me è stato un grande onore aver avuto Andrea Agnelli come presidente
La guida
dei bianconeri Massimiliano Allegri, 55 anni, è tornato sulla panchina della Juventus nel 2021 dopo due stagioni sabbatiche, lontano dal calcio