La Gazzetta dello Sport - Lombardia
«DUCATI HA TUTTO PER VINCERE ANCHE NEL CROSS QUI PER SALIRE ANCORA IN SELLA» Il GP di Argentina non si disputerà Fatali i tagli di Milei Chi è
Il campione ora consulente del nuovo team: «Sorpreso dalla Desmo 450 MX» Team manager? «Preferisco continuare a guidare»
«Sono felicissimo». È quasi l’alba, lo sguardo di Antonio Cairoli dai 1900 metri del Rifugio 5 laghi che domina Madonna di Campiglio, si perde dietro le cime delle Dolomiti del Brenta. A #Campioniinpista, la presentazione per la stagione 2024 della Ducati nella località trentina, al fianco delle Desmosedici di Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini e alle Panigale V4 S Superbike di Alvaro Bautista e Nicolò Bulega, un ruolo di rilievo lo ha avuto anche Tony. Anzi, Ducatony come il campione siciliano ha “marchiato” la tuta, col 9 volte iridato ex KTM, a svelare con Alessandro Lupino, la Desmo 450 MX che sotto la regia di Paolo Ciabatti segna il debutto di Ducati nel cross: il campionato italiano quest’anno, il Mondiale nel 2025 (quando la moto sarà commercializzata), il Supercross nel 2026.
3Cairoli, il 2024 segna la svolta per due grandi campioni: Marc Marquez ha lasciato la Honda, lei la KTM. Entrambi per Ducati.
«Non è stata una decisione facile. Per Marc forse è stato più semplice, veniva da una situazione poco competitiva. La mia, invece, era al top. Ma essere in una squadra italiana, con un progetto così intrigante, mi attraeva molto». 1 2
3L’ha convinta anche la possibilità di salire in moto e fare gare, chance che in KTM non c’era.
«Fare il team manager come nel 2023 non era quello che volevo. Diciamo che, come ruolo, mi è stato quasi imposto. Probabilmente sarà il futuro, ma per ora non mi trovo bene in quella posizione. A me piace ancora tanto guidare. Ho preferito scegliere dove si stava anche in sella».
3 Cosa ha imparato?
«È stato molto difficile, la mentalità di un pilota non va bene per fare il team manager. Devi essere molto più diplomatico, pensare di più agli altri… Non è facile cambiare mentalità, ma sono stato ricambiato dall’aver avuto un pilota come Andrea Adamo con il quale abbiamo vinto il Mondiale MX2. Abbiamo fatto una bella sorpresa a tutti, nessuno si aspettava che vincesse il titolo».
3 La Sicilia ha il suo erede.
«È una storia fantastica, non era mai successo che due siciliani vincessero il Mondiale cross. Sono contento di averlo trascinato a questa impresa».
3 Che margine di crescita ha?
«Molto grande. È giovane e può Il GP di Argentina non ci sarà. Nell’aria da giorni, la conferma ieri dalla Dorna: i tagli del governo di Javier Milei (nella foto) rendono impossibile allestire la gara che avrebbe dovuto essere il 7 aprile a Termas de Rio Hondo. Il GP non sarà rimpiazzato: tre settimane di buco tra Portimao (24/3) e Austin (14/4). migliorare tanto. Certo, la MX2 non è la MXGP, ma lui ha tutto per diventare ancora più forte».
3È stato lei ad andare verso la Ducati, o sono stati gli uomini di Borgo Panigale a cercarla?
«Diciamo che siamo andati uno verso l’altra. C’erano queste voci di un ingresso nel mondo del cross, ma nulla di concreto fino a metà 2023, non sapevo quanto ci fosse di vero. Poi ci siamo visti con Paolo, abbiamo parlato e la trattativa si è intensificata».
3Corrado Maddii, che gestirà la struttura, dice che iniziando a lavorare con la Ducati, si è reso conto di quanto bravi siano.
«Si vede che è un reparto corse fatto da persone appassionate e molto reattive. Altre aziende sono più grandi – anche KTM ha assunto molta gente –, ma con tante persone che decidono, diventa anche più difficile fare sviluppo. In Ducati il gruppo è compatto, se si decide una cosa, si fa, e si fa velocemente. Lavorare in sintonia è fondamentale, e con un gruppo di lavoro ristretto diventa più facile fare grossi salti di qualità».
3Dicono che la Desmo 450 MX vada già fortissimo.
«L’ho provata dopo che era andata in pista tre-quattro volte sullo sterrato e mi ha sorpreso subito. Era come se avesse già girato tantissimo, non solo al banco».
3 Vede Ducati replicare nel cross quanto fatto in MotoGP?
«Sicuramente sì. Le carte sono quelle giuste. Ovviamente nel cross il pilota fa molto più la differenza rispetto alla strada, quindi dovranno scegliere bene».
3Dicono che lei nel 2025 voglia correre nel Mondiale.
«Per ora non c’è questa possibilità, non ci ho ancora pensato e attualmente non mi interessa. Intanto, se la moto cresce bene, se lo sviluppo funziona, qualche gara dell’Italiano potrei farla».
Manager Non volevo, mi è stato quasi imposto. Forse in futuro, ora non è il mio ruolo
Adamo Il titolo di Andrea è una storia fantastica. Nessuno se l’aspettava La Sicilia ha due iridati
In Ktm ero al top, ma un progetto così intrigante mi attraeva molto
Ciabatti Con Ducati ci siamo cercati. Ho incontrato Paolo e la trattativa è partita veloce
Debutto Il 16 marzo a Mantova è previsto che corra solo Lupino, ma se servisse fare sviluppo...
Se la moto cresce potrei anche fare qualche gara dell’Italiano
3La vedremo al fianco di Lupino al debutto nell’Italiano Prestige del 16 marzo a Mantova?
«A Mantova ci sarò, ma non credo in pista. Per ora è previsto Lupino, ma se all’ultimo minuto ci sarà qualche novità da sviluppare... Le gare sono importanti anche per questo».
3 Se un anno fa le avessero detto che avrebbe lasciato KTM per la Ducati, ci avrebbe creduto?
«No. Ma è stato tutto così veloce, che dodici mesi fa solo a pensarci sarebbe stato irreale».
3 Quindi oggi è...?
«Felicissimo». 3’59”