La Gazzetta dello Sport - Lombardia
L’EVOLUZIONE DELLA DIVISA
1911 Gli inizi
Lavorata a mano in lana; assorbiva l’acqua ed era molto pesante
2010 Scudetto
Ecco lo scudetto Fifa, per la prima volta riconosciuto alla nazionale campione del mondo, da indossare fino al Mondiale 2010
1934 Bi-campioni
La maglia è scollata a «V», con questa l’Italia vincerà due titoli mondiali nel 1934 e nel 1938
2012 Colletto bianco
Il colletto diventa bianco con bordini rosso e verdi, intarsi su un azzurro più tenue, il numero è davanti in bella evidenza con sponsor e logo
1968 Trionfo
Tessuto, maglina, una volta era così. Pulita: solo azzurro forte e lo scudetto a sinistra. Così Gigi Riva vinse il suo Europeo
2013 Ecosostenibile
Maglia ecosostenibile, tessuto in poliestere, il colletto presenta dettagli bianchi e i profili delle maniche richiamano il Tricolore
1970 Azzurro
Si torna ad un azzurro più intenso dopo il disastro del Mondiale ’66 dove la maglia era più chiara
2021 Vincente
La maglia del secondo Europeo vinto, Puma, è ispirata al rinascimento e alla storia dell’Italia, Colletto e maniche scuri. Fu creata anche una terza verde
1982 Campione
La maglia dell’avventura spagnola, con lo storico successo sulla Germania Ovest, ha il colletto a polo col tricolore
1990 Collo a V
Identificata come la maglia di Totò Schillaci per il Mondiale Italiano. Targata Diadora, stile Polo, il collo è a V
2000 Elastica
La maglia azzurra è superaderente, per scoraggiare le trattenute è estensibile come un elastico
2006 Mondiale
Un mix di materiali sintetici molto leggeri che favorisce la traspirazione