La Gazzetta dello Sport - Lombardia
Il Real torna a dettare legge La Virtus lotta ma non basta
Il marciatore altoatesino si era appellato dopo la mancata riduzione della squalifica chiesta per la presunta collaborazione
Madrid vince dopo tre sconfitte di fila e va ai playoff. Bologna resta settima da sola
Cordinier 7 La sua velocità gli permette di arrivare più volte al ferro. Ed è anche il migliore a rimbalzo
Shengelia 5 Soffre fisicamente Yabusele sui due lati del campo, si scuote nel terzo quarto. roprio a Bologna, e nella sera in cui la Virtus non può schierare Daniel Hackett fuori per una contusione a un ginocchio, il Real Madrid torna la squadra che ha dominato la stagione. Dopo tre sconfitte consecutive in Eurolega, i campioni uscenti riprendono con autorità la loro marcia e raggiungono la qualificazione ai playoff con cinque partite ancora da giocare, mentre la Virtus resta sola al settimo posto, in seguito alla terza sconfitta in casa della stagione europea. Contro la difesa del Real, la squadra di Luca Banchi perde fluidità in attacco, non riesce a colpire da tre con le consuete percentuali, solo 4 su 19 alla fine, chiude con soli 7 tiri liberi tentati ma non crolla mai. «Il Real Madrid ha giocato una delle sue migliori partite dice Luca Banchi -. Sono orgoglioso dei nostri ragazzi e di quello che hanno fatto per dimostrare che per batterci bisogna giocare una grande partita».
PRitmo La produzione offensiva della Virtus è subito messa a dura prova dalla difesa e dalla fisicità del Real così, dopo il 2-0 (unico vantaggio della serata), inizia la rincorsa. Il Real Madrid ha presto 10 punti di vantaggio spinto dai 7 punti in cinque minuti di Guerschon Yabusele. Alessandro Pajola, alla partita numero 400 in maglia Virtus (a soli 24 anni), è fuori con due falli dopo meno di sei minuti. Sotto
REAL MADRID
Campazzo 10 (4/5, 0/4), Musa 10 (1/4, 2/4), Abalde 7 (1/1, 1/3), Yabusele 15 (3/4, 3/3), Tavares 6 (2/3); Hezonja 10 (1/4, 2/5), Alocen 2 (1/2, 0/2), Deck 7 (2/2, 1/3), Poirier 14 (5/6), Llull 8 (1/2, 2/6).
N.e. Gonzalez, Ndiaye. All. Mateo
ARBITRI Lottermoser, Nedovic, Udyanskyy
NOTE Tiri liberi: Virtus 6/7, Real 14/14. Rimbalzi: Virtus 28 (Cordinier 8), Real 39 (Poirier 8). Assist: Virtus 15 (Belinelli 5), Real 19 (Campazzo 4)
n altro no. Un altro ostacolo invalicabile sulla già tortuosa strada verso i Giochi di Parigi, probabilmente quello della resa definitiva. Anche secondo il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna, Alex Schwazer non ha diritto a una sospensione della squalifica di otto anni per doping. Dopo la decisione assunta lo scorso 10 novembre dall’Atlhetic Integrity Unit (Aiu) della federazione mondiale di atletica, l’ex azzurro e olimpionico della 50 km di marcia a Pechino 2008 aveva fatto ricorso al Tas, appellandosi contro il mancato sconto di pena, ma l’organismo giudiziario svizzero ha confermato di fatto «l’assenza dei presupposti». Schwazer, a questo punto, dovrà attendere il termine della sanzione, previsto per il 7 luglio (la squalifica è scattata l’8 luglio 2016, il giorno delle controanalisi positive), rinunciando così alla possibilità di provare a qualificarsi per la 20 km olimpica prevista il 1° agosto, a 39 anni.
UCondizioni Il marciatore vipitenese, in teoria, sarebbe ancora in tempo a centrare il minimo per i Giochi (i termini scadono il 30 giugno), ma lo stop agonistico durerà esattamente una settimana in più. Questo perché è stato scelto come punto di partenza della squalifica il momento delle controanalisi e non quello della positività (il 13 maggio) o della comunicazione all’atleta (21 giugno). Sono state disattese, in pratica, le stesse norme sportive antidoping ereditate dal codice Wada, secondo le quali «ove vi siano stati sostanziali ritardi nella procedura di dibattimento o in altri aspetti del controllo antidoping che non siano imputabili all’Atleta o ad altra Persona, l’Organismo giudicante competente può far decorrere la squalifica dalla data del prelievo del campione biologico o dalla data in cui si è verificata l’ultima violazione della normativa antidoping». Regole giuste, che in questo caso, però, non sono state applicate.
In gara
Alex Schwazer, che adesso ha 39 anni, a Roma nel maggio 2016 e, sotto, in azione
Fiducia Inoltre, non è stato tenuto nuovamente conto del presunto «aiuto sostanziale» che lo stesso Schwazer, secondo il comitato etico della federazione mondiale, avrebbe dato all’atletica segnalando un allenatore, squalificato a vita per doping reiterato, che per anni ha lavorato per conto di una federazione che fa parte della World Athletics e che è firmataria del Codice Wada. Da qui l’ipotesi di un nuovo ricorso? «Abbiamo preso atto con amarezza della decisione del Tas che ha rigettato l’appello finalizzato ad ottenere uno sconto della squalifica a suo tempo sancita - è l’analisi dei suoi legali -. Siamo convinti che Alex abbia diritto allo sconto richiesto per la collaborazione fornita nell’ambito delle normative antidoping vigenti e per questo ci riserviamo di esaminare le motivazioni in oggetto appena conoscibili per valutare eventuali nuove ulteriori iniziative giudiziarie. Restiamo fiduciosi che alla fine gli venga concessa questa opportunità legittima e meritata».
Già, ma quando? Molte delle domande sul caso sono ancora sul tavolo. All’età di 39 anni, oltretutto, non si ha più tempo per essere competitivi. Non si può pensare di ritrovare l’ex azzurro 1/1/2016
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