La Gazzetta dello Sport - Lombardia
BARI al playout Cuore e batticuore Brescia piegato E ora la Ternana
Sibilli torna al gol dopo due mesi Poi il guizzo dell’eterno Di Cesare
Il Bari torna a vincere dopo 83 giorni e guadagna l’accesso ai playout: se la vedrà con la Ternana, giovedì match di andata al San Nicola. In quanto al Brescia, ha dovuto chinare il capo davanti a un rivale ben più motivato e ha pensato soprattutto al primo turno dei playoff (contro il Catanzaro, in Calabria). Decisamente burrascoso, tuttavia, il prepartita per il tifosi della squadra di Maran che hanno dato vita ad accesi scontri con le forze dell’ordine: 4 agenti sono rimasti feriti, uno di loro ha rimediato un trauma toracico.
Scelte Nel Bari inizialmente sono rimasti in panchina Maita e Puscas, non al top della condizione fisica. Si è rivisto (bene) Maiello nel vivo della manovra in coppia con Benali, mentre Achik (preferito a Morachioli, out per un fastidio a una caviglia), Acampora e Sibilli hanno agito da immediato supporto a Nasti. Nel Brescia Rolando Maran, ex di turno, non ha rischiato i diffidati Cistana, Jallow e Paghera, ha lanciato Bisoli da centrale difensivo e, in prima linea, si è affidato essenzialmente a Bianchi (l’acciaccato Moncini è rimasto a casa).
Cannoniere Il Bari, spinto da oltre 20.000 tifosi (fin troppi i petardi lanciati dalla curva nord), ha impostato il match a ritmi alti non avendo alternative alla conquista dei 3 punti. Prima Maiello, poi Achik, quindi Sibilli ci hanno provato senza fortuna. L’occasione più ghiotta in avvio è capitata sulla testa di Benali, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il suo tentativo è rimasto nel limbo delle buone intenzioni. Il
non è rimasto a guardare, prova ne sia una botta dalla distanza di Galazzi deviata in angolo da Pissardo. Spingi, spingi, il Bari ha trovato il gol nel modo più rocambolesco con il suo capocannoniere: il tiro cross di Sibilli dalla trequarti non è raccolto da Nasti, ma ha lasciato di stucco Lezzerini. Per Sibilli (era a secco da oltre 2 mesi) è l’undicesimo sigillo stagionale. Il Brescia ha reagito subito, ma ha potuto solo recriminare per un presunto fallo in area di Achik su Bertagnoli (proteste anche di Maran, ammonito) e per una punizione di Galazzi, appena fuori misura.
Infinito Dopo l’intervallo il Brescia ha accennato a una reazione, alzando il baricentro. Zero conclusioni. Troppo timido, piuttosto l’avvio dei padroni di casa che hanno guadagnato terreno solo dopo una decina di minuti. Fino al raddoppio firmato dall’infinito Di Cesare che, a un passo dai 41 anni (li compirà tra 12 giorni), su cross di Maiello ha dapprima tentato un colpo di testa poi, sul rimbalzo, ha inventato un sinistro al volo velenoso per Lezzerini. Lo stesso Di Cesare, mai domo, ha sfiorato il bis con un colpo di testa ravvicinato. Dopo un diagonale, di poco imBrescia