La Gazzetta dello Sport - Puglia
Quel sogno... di un blitz a Malta Ma è alla Pinetina il piano rinascita
lentezza prima di sfrecciare al massimo. Piuttosto che interrompere la graduale ripresa fisica già innescata alla Pinetina, in questo periodo l’attaccante ha aggiunto un lavoro riabilitativo costante. È stato seguito praticamente 24 ore su 24 da medici e fisioterapisti belgi, con sedute doppie fra mattina e pomeriggio. Al netto dei gol divorati giovedì sera, il risultato del lavoro precedente regala motivi di ottimismo: dopo 3 mesi l’ariete è riuscito a stare in campo 45’ senza conseguenze. L’altra volta, in campionato, era andata peggio: dopo aver riassaporato il campo dopo due mesi, a fine ottobre contro la Samp, era rientrato subito ai box per un risentimento alla cicatrice sul bicipite femorale della coscia sinistra.
Basta tossine Dei 10 giorni di riposo a cui un reduce del Mondiale avrebbe più o meno diritto, Rom ne godrà la metà: tra martedì e mercoledì sarà a Milano, poi diritto ad Appiano, proprio per conservare il carburante incamerato e rimettersi in forma nel tempo più breve possibile. Una volta messo del tutto alle spalle l’infortunio, a Romelu e all’Inter tocca il compito di perfezionare scatto, velocità, reattività, destrezza: tutto ciò che è mancato al momento opportuno in Qatar. Il belga è atteso quindi da un programma speciale: Inter-Napoli del 4 gennaio è una gara per il vero Lukaku. Tra l’altro, lo staff di Martinez gli ha consigliato di continuare a esercitarsi in gruppo e, anche da questo suggerimento, nasce l’idea di una carrambata a Malta, sempre tra martedì e mercoledì. Sarebbe anche un’ulteriore dichiarazione d’amore verso il nerazzurro, la manifestazione plastica di questa voglia matta di Inter, ma l’ultima parola spetterà al club: nessuna forzatura per salire su quell’aereo, conta solo che Romelu butti via fino all’ultima tossina.