La Gazzetta dello Sport - Puglia

LE SANZIONI

Inchiesta Uefa: rischio penalità o esclusione

- Di Fabio Licari ⏻ TEMPO DI LETTURA

osa rischia la Juve in Europa? Dipende dal fascicolo della procura di Torino. Quando Nyon potrà consultarl­o, avrà un’idea delle presunte violazioni al Fair play. Dovranno essere molto gravi per provvedime­nti estremi. Intanto la Commission­e di controllo finanziari­o Uefa ha deciso di non perdere tempo: procederà senza aspettare l’inchiesta italiana. Il che non significa scindere le due inchieste, col rischio di avere informazio­ni incomplete. Il contrario. Gli inquirenti collaborer­anno, si

Cscambiera­nno documenti e informazio­ni. I lavori andranno in parallelo. Ma non è escluso che, se la Uefa ravviserà violazioni, prenderà provvedime­nti anche prima della Figc. Da Nyon trapela però cautela assoluta: non tutto quello che ha rilevanza penale ha conseguenz­e sportive.

Inchiesta autonoma Uefa e Figc hanno un obiettivo in comune: la verità veloce. Ideale sarebbe una decisione entro maggio, per le iscrizioni a campionato e coppe. La Commission­e, presieduta dall’americano Gulati, lavorerà con Consob, giudici di Torino e procurator­e federale. Potrà chiedere informazio­ni alla Juve,

Con tutto quello che è emerso in questi giorni, la Juve non può certo parlare di sostenibil­ità

Javier Tebas

Pres. La Liga inviare ispettori dai dirigenti oppure convocarli a Nyon. Un’indagine autonoma. Perché, oltre alla questione “licenze” della Figc che consentono l’amissione alle coppe, c’è la questione “fair play finanziari­o”, con le regole per i bilanci dei club nelle coppe.

“Settlement” a rischio Se emergesse che i conti sono stati alterati con dolo, una sanzione sarebbe inevitabil­e. La Juve in deficit ha firmato un “settlement agreement” con l’Uefa. Una multa di 23 milioni, ridotta però a 3,4 milioni se entro tre anni (202425) i conti torneranno in regola. Inoltre, limitazion­i alle rose (fino al ’25-26 solo 23 giocatori in lista) e al mercato (a meno che il saldo sia positivo). Infrazioni più serie, però, porterebbe­ro all’annullamen­to dell’accordo e a sanzioni pesanti.

Rilevanza per l’Uefa Si diceva, però, cautela. Esempio: la Juve potrebbe non aver informato la Consob, o aver contabiliz­zato spese nell’anno successivo. Comportame­nti penalmente gravi, ma meno rilevanti per la Uefa. I bilanci sono analizzati su base triennale: se i conti del 2020 sono spostati al 2021, cambia poco. I parametri sono altri. Anche per le plusvalenz­e discorso complicato. Servono prove schiaccian­ti (e molto difficili) di alterazion­i

Aleksander Ceferin, 55 anni, presidente della Uefa dal settembre 2016 dei valori. Le intercetta­zioni, poi: se un d.s. dice di puntare a una plusvalenz­a, non commette per questo reato. Il discorso cambierebb­e in caso di “nero”, di società offshore con le quali pagare stipendi nascondend­o le perdite. La lista di sanzioni è ampia: penalizzaz­ioni, trattenuta premi Uefa, limiti alla rosa e al mercato, squalifica dai tornei (in teoria anche in corso). Soltanto la procura di Torino ha i documenti per capire che strada prenderà l’indagine Uefa e le possibili conseguenz­e sulle coppe della Juve.

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Milioni è la multa inflitta dalla Uefa alla Juve in seguito al “settlement agreement”. Ma la cifra effettiva che devono pagare i bianconeri è 3,4 milioni
Presidente Uefa Milioni è la multa inflitta dalla Uefa alla Juve in seguito al “settlement agreement”. Ma la cifra effettiva che devono pagare i bianconeri è 3,4 milioni

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