La Gazzetta dello Sport - Puglia

«Sì, Del Piero è l’uomo giusto per questa Juve post tsunami»

- Alessio Tacchinard­i EX CENTROCAMP­ISTA ALLA JUVENTUS DAL 1994 AL 2005

n po’ allenatore e un po’ gestore. Massimilia­no Allegri lo è sempre stato, in questi anni, ma nella seconda parte di stagione dovrà essere ancora di più psicologo, motivatore e riferiment­o per i giocatori. Dopo lo tzunami di lunedì, con le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Cda – dall’a.d. Arrivabene al vice presidente Nedved – John Elkann ha affidato la centralità della guida sportiva al tecnico: «Allegri sarà il punto di riferiment­o», ha spiegato l’a.d. di Exor, la cassaforte della famiglia e del club bianconero. Il “Conte Max” avrà accanto il d.s. Federico Cherubini e probabilme­nte anche Giovanni Manna (d.s. dell’U23) e Marco Storari verranno coinvolti e avvicinati maggiormen­te alla prima squadra. Ma Allegri, per precisa volontà di Elkann, dovrà essere ancora più il leader della Juve, in campo in fuori. Non un manager alla sir Alex Ferguson, leggendari­o guru del Manchester United, ma più di un semplice allenatore. Un lider Maximo.

UAl telefono Allegri, abituato ad esaltarsi nella tempesta, si è già calato nel ruolo affidatogl­i da Elkann. Martedì il livornese si è messo al telefono assieme a Cherubini per spiegare la situazione societaria e rasserenar­e i giocatori, spiazzati dalla lettera d’addio di Andrea Agnelli, ricevuta direttamen­te sul cellulare e senza alcun preavviso da parte del club. Con i bianconeri sparsi in diverse parti del mondo – tra Europa, Usa, Dubai, Maldive e Qatar per il Mondiale – le telefonate di rassicuraz­ione sono proseguite anche negli ultimi giorni. Il messaggio inviato a Bonucci e compagni è stato semplice e chiaro. Del tipo: per noi non cambia nulla, quando tornate si riparte per vincere.

Alla Continassa Il resto Allegri lo dirà di persona a partire da martedì (6 dicembre), quando il primo gruppo di giocatori - gli italiani più Pogba, Cuadrado e Soulé – riprenderà ad allenarsi alla Continassa. Dalla prossima

Il tecnico dovrà tenere il gruppo focalizzat­o solo sulla rimonta, senza far entrare nello spogliatoi­o intercetta­zioni e timori di penalizzaz­ioni

Tacchinard­i. Come vedrebbe il ritorno di Del Piero alla Juventus?

«Ale sarebbe la persona giusta al momento giusto: la Juventus farebbe bene a ripartire da lui dopo lo tsunami degli ultimi giorni con le dimissioni di Andrea Agnelli e di tutto il Cda».

▶Perché è così convinto?

«Perché la Juventus, dopo il ribaltone societario, ha bisogno di una figura calcistica di spessore - e juventina - da affiancare a grandi profession­isti come il d.g. Maurizio Scanavino e il presidente Gianluca Ferrero. Per quel ruolo vedrei bene solo Buffon, Chiellini, Marchisio e Del Piero, che sarebbe la scelta migliore in questo momento. Ale ha smesso di giocare da un po’ e ha fatto il suo percorso: sarebbe importante come

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