La Gazzetta dello Sport - Puglia
«Sì, Del Piero è l’uomo giusto per questa Juve post tsunami»
n po’ allenatore e un po’ gestore. Massimiliano Allegri lo è sempre stato, in questi anni, ma nella seconda parte di stagione dovrà essere ancora di più psicologo, motivatore e riferimento per i giocatori. Dopo lo tzunami di lunedì, con le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Cda – dall’a.d. Arrivabene al vice presidente Nedved – John Elkann ha affidato la centralità della guida sportiva al tecnico: «Allegri sarà il punto di riferimento», ha spiegato l’a.d. di Exor, la cassaforte della famiglia e del club bianconero. Il “Conte Max” avrà accanto il d.s. Federico Cherubini e probabilmente anche Giovanni Manna (d.s. dell’U23) e Marco Storari verranno coinvolti e avvicinati maggiormente alla prima squadra. Ma Allegri, per precisa volontà di Elkann, dovrà essere ancora più il leader della Juve, in campo in fuori. Non un manager alla sir Alex Ferguson, leggendario guru del Manchester United, ma più di un semplice allenatore. Un lider Maximo.
UAl telefono Allegri, abituato ad esaltarsi nella tempesta, si è già calato nel ruolo affidatogli da Elkann. Martedì il livornese si è messo al telefono assieme a Cherubini per spiegare la situazione societaria e rasserenare i giocatori, spiazzati dalla lettera d’addio di Andrea Agnelli, ricevuta direttamente sul cellulare e senza alcun preavviso da parte del club. Con i bianconeri sparsi in diverse parti del mondo – tra Europa, Usa, Dubai, Maldive e Qatar per il Mondiale – le telefonate di rassicurazione sono proseguite anche negli ultimi giorni. Il messaggio inviato a Bonucci e compagni è stato semplice e chiaro. Del tipo: per noi non cambia nulla, quando tornate si riparte per vincere.
Alla Continassa Il resto Allegri lo dirà di persona a partire da martedì (6 dicembre), quando il primo gruppo di giocatori - gli italiani più Pogba, Cuadrado e Soulé – riprenderà ad allenarsi alla Continassa. Dalla prossima
Il tecnico dovrà tenere il gruppo focalizzato solo sulla rimonta, senza far entrare nello spogliatoio intercettazioni e timori di penalizzazioni
Tacchinardi. Come vedrebbe il ritorno di Del Piero alla Juventus?
«Ale sarebbe la persona giusta al momento giusto: la Juventus farebbe bene a ripartire da lui dopo lo tsunami degli ultimi giorni con le dimissioni di Andrea Agnelli e di tutto il Cda».
▶Perché è così convinto?
«Perché la Juventus, dopo il ribaltone societario, ha bisogno di una figura calcistica di spessore - e juventina - da affiancare a grandi professionisti come il d.g. Maurizio Scanavino e il presidente Gianluca Ferrero. Per quel ruolo vedrei bene solo Buffon, Chiellini, Marchisio e Del Piero, che sarebbe la scelta migliore in questo momento. Ale ha smesso di giocare da un po’ e ha fatto il suo percorso: sarebbe importante come