La Gazzetta dello Sport - Puglia
BRASILE CHE RISCH
ai sottovalutare l’imprevedibilità di un Mondiale, i colpi di coda che può generare. Il Brasile, già qualificato, ha perso con il Camerun e ha mantenuto la prima posizione nel girone per miglior differenza reti sulla Svizzera. Questione di un gol, uno soltanto, e il Brasile sarebbe finito secondo dietro gli svizzeri e sarebbe stato catapultato nella infernale parte destra del tabellone. È rimasto a sinistra, per fortuna sua, e ha davanti un’autostrada per le semifinali: la Corea del Sud negli ottavi e, nell’eventuale quarto di finale, la vincitrice di Croazia-Giappone.
Tite è caduto in una trappola diffusa nelle grandi manifestazioni, l’uso della terza partita, a qualificazione ottenuta, per avventurarsi in un turnover spinto. Rispetto alla gara d’esordio a Qatar 2022, gara in cui aveva schierato la Seleçao titolare, ha cambiato 11 giocatori su 11 e i tre infortunati – Neymar, Danilo e Alex Sandro – non c’entrano, nel senso che se fossero stati arruolabili, non li avrebbe impiegati. Una rotazione estrema che ha portato con sé un’unica buona notizia: la prestazione di Gabriel Martinelli, devastante in accelerazione a sinistra. Per il resto, approssimazione e presunzione. Il Camerun esce dal Mondiale con una vittoria storica che a Yaoundé e dintorni vale quanto una Coppa del Mondo e che resterà per anni nella memoria collettiva del Paese.
Solo Martinelli Nel Brasile un risiko di facce nuove, dal portiere Ederson all’ala sinistra Martinelli, ma parliamo di riserve per modo di dire. Ederson è il portiere del City di Guardiola e Martinelli (PT) 0R
CAMERUN (4-2-3-1) Epassy; Fai, Wooh, Ebosse, Tolo; Anguissa, Kunde (dal 23’ s.t. Ntcham); Mbeumo (dal 19’ s.t. Toko Ekambi), ChoupoMoting, Ngamaleu (dal 40’ s.t. Ngom Mbekeli); Aboubakar PANCHINA Ngapandouetnbu, Nkoulou, Ondoua, Nkoudou, Nsame, Bassogog, Gouet, Mbaizo, Hongla, Castelletto, Marou ALLENATORE Song ESPULSI Aboubakar al 48’ del s.t. per doppia ammonizione AMMONITI Tolo, Kunde e Fai per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 M
Q0
ARBITRO Elfath (Usa) VAR Hernandez (Spagna) NOTE Spettatori 85.986. Tiri in porta: 3-9. Tiri fuori: 2-8. Angoli: 3-11. In fuorigioco: 0-1. Recuperi: p.t. 4’; s.t. 9’ è primo in Premier con l’Arsenal. Il Camerun l’ha messa giù dura, con entrate ruvide, oltre il consentito. Nel primo tempo tre ammoniti in sequenza tra gli africani, due per “merito” di Rodrygo, ma il possibile sostituto di Neymar negli ottavi non è andato oltre questi strappi. Tanta velocità fine a se stessa, scarsa concretezza. Il ragazzo deve crescere nella mentalità. Nel primo tempo, e anche dopo, il Brasile è stato brillante sulla sinistra, grazie alla velocità e ai tagli di Martinelli. Se Tite cercava delle risposte, le ha avute qui, sulla fascia mancina. Martinelli deve confrontarsi con una concorrenza impossibile, a sinistra il titolare è Vinicius, sorta di intoccabile, anche se Tite è un c.t. che premia il merito. Nella prima frazione Brasile intraprendente con la forza dell’agilità, per aggirare la debordante corporeità del Camerun. Epassy, il portiere camerunese, è stato impegnato sul serio per due volte e sempre da Gabriel Martinelli, di testa e di destro. La sgasata di Martinelli a sinistra è stata la leva più usata dalla Seleçao. Evento storico al 48’, nel recupero. Cross da sinistra di Ngamaleu per Mbeumo appostato sul secondo palo: gran schiacciata di testa e volo imperiale di Ederson a deviare. Momento da incorniciare perché è stato il primo tiro nello specchio della porta concesso dal Brasile a Qatar 2022. Nelle precedenti due gare, contro Serbia e Svizzera, Alisson, il portiere titolare, non era mai stato sollecitato. Ederson si è assunto l’onere della prima parata in assoluto. Cinque tempi, 225 minuti recuperi esclusi, senza permettere conclusioni. A oggi la forza del
Brasile rimane concentrata qui, al di là della sconfitta di ieri e del gol subìto.
La grande beffa Il Brasile nella ripresa ha dominato, ha creato occasioni in serie, ma ha avuto il torto di non capitalizzarne neppure una. Pressapochismo, scarsa determinazione al tiro. Tite ha cercato maggior nerbo con i cambi. Sono entrati Bruno Guimaraes, Raphinha, Everton Ribeiro, Pedro, oltre a Marquinhos al posto dell’infortunato Telles. I nuovi però si sono allineati al sentimento di sufficienza davanti alla porta di Ebassy, come se vincere questa partita non fosse stato importante. Sulla lunga distanza è venuta fuori la fisicità del Camerun, undici decatleti, oltre che calciatori. Aboubakar si è speso il primo giallo con un placcaggio su Martinelli lanciato verso Ebassy, sempre grande per reattività. Nel recupero è partito il contropiede della grande beffa. Ngom Mbekeli è filato via sulla destra e ha servito un cross grazie a cui Aboubakar di testa ha battuto Ederson. Il capitano del Camerun si è tolto la maglia, ha ricevuto la seconda ammonizione ed è stato espulso. Poi la resistenza camerunese, in dieci e fino alla fine. Brasile stordito, ma Tite farà un buon uso di questa sconfitta. La utilizzerà per far capire a se stesso e ai giocatori che in un Mondiale non si può sottovalutare niente e nessuno, nemmeno la Corea, l’avversaria della Seleçao lunedì sera. Una Coppa del Mondo punisce la superficialità.
Protagonista Per il c.t. verdeoro la sola nota positiva è stato Martinelli, instancabile sulla fascia sinistra