La Gazzetta dello Sport - Puglia
I Samurai Blue alla prova della mediana di Modric e soci
l Giappone viene preso a pallate dalla Germania nel primo tempo, poi va a vincere nel secondo. Fa harakiri contro Costa Rica per poi stendere la nobile Spagna e qualificarsi. Quale Giappone si troverà contro la Croazia? Se sarà quello che corre forte con tanta tecnica, spinto da un’innata euforia, i quarti non saranno un’utopia. Anche la Croazia non sempre ha la luna dritta e in attacco non ha un Suker. Con tutto il rispetto, se Livaja fa il titolare, significa che l’offerta scarseggia. Però in difesa c’è un ragazzino, Gvardiol, 20 anni, che fa stropicciare gli occhi e, in mezzo, c’è la mediana più forte del Mondiale: Brozovic, Modric e Kovacic. In stato di grazia Perisic. È tutta questa qualità che fa pendere la bilancia. Qualità ed esperienza. La Croazia era in campo nell’ultima finale mondiale.
Ignuno ha la sua Corea, noi italiani che amiamo strafare ne abbiamo addirittura due: quelle del 1966 e del 2002. Da ieri ce ne ha una anche l’Uruguay, mandato a casa dalla vittoria coreana sul Portogallo. Un’altra perla nel Mondiale delle sorprese. Anche per questo il Brasile dovrà metterci un minimo sindacale di attenzione, anche se ha nella memoria una Corea felice, quella che ospitò con il Giappone la Coppa del Mondo 2002. Sono passati 20 anni e la Seleçao non è mai stata così decisa a riempire il vuoto. Si è presentata con il tradizionale baule di talento, ma anche con una solidità europea che non sempre ha avuto: il cattedratico Casemiro davanti al fortino di Thiago Silva e Marquinhos. Il Brasile ha subìto un gol solo ieri, dal Camerun, al 92’ di una sconfitta che non fa male. Ha perso per il momento l’iconico Neymar, infortunato, ma ha trovato i gol preziosi di Richarlison e ha in panchina un carnevale di opzioni. Per quanto la Corea di Kim Min-Jae abbia il cuore leggero di chi ha già compiuto un’impresa e non ha nulla da perdere, è difficile assegnarle più del 20% dei possibilità, anche se Son, l’eroe mascherato, ha già cominciato a correre.
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