La Gazzetta dello Sport - Puglia
Adesso al Bari servono i gol Tocca a Mirco spingere tutti verso il ritorno alla vittoria
L’ultimo successo dei biancorossi, quello contro il Venezia, coincide con una prodezza dell’attaccante più esperto
occa a Mirco, ora più che mai. Riprendere il comando delle operazioni in prima linea e spingere il Bari verso i 3 punti. Come non succede da circa 2 mesi, da quando si è macchiato un percorso netto. Tocca ad Antenucci, fare quel che ha sempre fatto. E non soltanto a Bari. Gli tocca spedirla alle spalle del portiere avversario. Perché non può farlo Cheddira, ancora e sempre impegnato ai Mondiali in Qatar. Perché Salcedo sembra un tantino acerbo e il colombiano Ceter è sempre in bilico tra il rettangolo verde e l’infermeria. In attesa che il francese Scheidler si faccia più cattivo e determinante, come auspicano Polito e Mignani. Già, nel valzer delle punte biancorosse dovrebbe ballare anche Cristian Galano che, una volta, spadroneggiava in B. Una volta… e allora, il popolo biancorosso va sul sicuro. Anche sui social, il gol è soprattutto un affare di Antenucci.
TStrade parallele Chiamatele coincidenze. Ma il bomber molisano e il Bari si vogliono talmente bene da condividere fortune e miserie. La squadra di Mignani non vince da 6 turni, da Venezia, ovvero proprio dal giorno in cui Antenucci ha impresso il suo ultimo sigillo. Un digiuno lungo, ma non proprio inusuale nella sua storia biancorossa. L’anno scorso si è ridestato dal torpore a Campobasso (vinse il Bari 3-1), dopo 6 turni di buio pesto. Ma è altresì vero che durante quel periodo Antenucci ha provato anche la durezza della panchina per 3 turni. Scelta tecnica. Ancora più estenuante l’astinenza nella stagione precedente, quella gestita nella cabina dei bottoni da Gaetano Auteri e Massimo Carrera. Ebbene Antenucci ha fatto scena muta, complice un infortunio che lo ha tenuto un mesetto ai box, per 11 turni: dalla sfida con il Teramo a quella con la Vibonese. Una cosa è certa: lui è fin troppo smaliziato, per non saper gestire la lontananza dalla gioia piena. Conosce molto bene la vita e gli alti e i bassi dei tiratori scelti, per abbattersi. Quel che conta: i 55 bersagli collezionati con il Bari, oltre al malloppo di reti infilate nella sua infinita carriera, valgono come la polizza di garanzia più solida. Antenucci sa che i suoi conti sono sempre tornati, alla fine della corsa. E questa è la sua forza. Anche se in questa stagione sta agendo in un ruolo inedito per lui, da regista offensivo, Antenucci ha sempre a portata di mano l’interruttore realizzati in questo campionato di Serie B da Mirco Antenucci. L’attaccante biancorosso è andato a segno contro Parma, Perugia, Spal, Brescia e Venezia con la porta avversaria.
Espugnare Non sarà facile contro il Pisa, in forma smagliante. Ma in B non è facile contro alcun rivale. E allora, preoccuparsi troppo dell’avversario potrebbe rivelarsi penalizzante. Torna alla mente l’obiettivo dichiarato di recente dallo stesso Antenucci: «Dobbiamo assolutamente riprendere a espugnare il San Nicola. Troppo poco aver vinto soltanto una volta tra le nostre mura. Peraltro è doveroso, con il grande pubblico che ci ritroviamo e che ci sostiene sempre. Già, non è facile spiegarsi la carenza di risultati in casa. Ma abbiamo soltanto un modo per non chiedercelo più».