La Gazzetta dello Sport - Puglia
I talenti del futuro sulla scia di Moser Pantani e Simoni
Da Aosta a Forlimpopoli, una crono e 3 arrivi in salita: è il nuovo tracciato per gli Under 23
Il percorso Si attraversano cinque regioni. Il dislivello sarà di 13mila metri, 1000 in più del 2023
La corsa è preceduta dalle gare giovanili della Cycling Cup, maschili e femminili
Dagnoni Federciclismo
È il nostro secondo anno di fila da organizzatori, e vogliamo ripartire con grandi motivazioni
Bellino Rcs Sport
Francesco Moser, Giovanni Battaglin, Marco Pantani e Gilberto Simoni sono tra i campioni italiani nell’albo d’oro del Giro Next Gen, nato nel 1970 come Giro d’Italia per la categoria dilettanti e oggi la più importante rassegna mondiale per Under 23. L’edizione 2024, organizzata da Rcs Sport e presentata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, si terrà dal 9 al 16 giugno: otto tappe, dalla Valle d’Aosta (la partenza è da Aosta) all’Emilia-Romagna (traguardo finale a Forlimpopoli) dopo aver toccato Piemonte, Lombardia e Veneto.
Dislivello Saranno ventinove le squadre al via, ognuna di sei corridori: 986 chilometri con un dislivello di 13.050 metri, mille in più rispetto allo scorso anno, quando vinse il norvegese Johannes Staune-Mittet che ora corre nella squadra di Vingeggard, il Team Visma-Lease a Bike, ed è uno dei più promettenti ciclisti del momento. Si parte il 9 giugno da Aosta con una cronometro di 11 chilometri e una salitella a metà percorso. Giulio Grosjacques, assessore al Turismo, Sport e Commercio della Valle d’Aosta, è entusiasta: «La nostra è una regione a grande vocazione sportiva e questa viene esaltata da eventi come il Giro Next Gen, che è veicolo di promozione per il nostro territorio in quanto tocca alcuni dei punti cardinali della regione. Si parte da Aosta, che nel 2025 compierà 2050 anni dalla fondazione e che ci auguriamo di festeggiare con una tappa del prossimo Giro, e la corsa toccherà Aymavilles, dove si trova uno dei castelli più belli del nostro patrimonio culturale, Courmayeur, che ospita lo Skyway del quale siamo molto orgogliosi, Saint-Vincent, una delle località termali più importanti, e Verrès, il maggior polo industriale».
Valore Paolo Bellino, a.d. di Rcs Sport, ha ricordato come non si debba soffermarsi solo sull’evento agonistico: «Vogliamo che l’appuntamento acquisti sempre più importanza anche perché è una grande opportunità per la promozione del territorio, come già accade per le nostre corse professionistiche, maschili e femminili». Per il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, «le categorie giovanili sono fondamentali per lo sviluppo del movimento ed è grazie a queste competizioni che nascono i campioni del futuro. Tra i progetti c’è la Cycling Cup, una serie di gare giovanili, maschili e femminili, che anticiperanno l’arrivo della corsa. Sarà bello vedere questi giovani provare l’emozione di pedalare sugli stessi percorsi battuti poche ore dopo dai loro colleghi più grandi».
Salite Negli otto giorni di gara vanno segnalati i tre arrivi in salita: Pian della Mussa (Torino, terza tappa), la Cima Coppi del Giro Next Gen a 1800 metri; Fosse (Verona, sesta tappa), 9 km di ascesa al termine della frazione più dura, 3100 metri di dislivello, attraverso gli insidiosi saliscendi della Valpolicella; Zocca (Modena, settima tappa), dove va scalato l’Appennino. Ma attenzione all’ultima tappa, una piccola Nove Colli sulle strade della Romagna con la salita di Bertinoro.
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